Investire in azioni o in ETF? Cosa scegliere?
Quali sono le differenze tra Azioni ed ETF? In cosa conviene investire?
Vuoi la risposta diretta?
La risposta diretta è:
Investire in azioni, se hai le giuste competenze e sufficiente tempo a disposizione.
Se invece non hai né il tempo, né le competenze, probabilmente gli ETF sono più adatti alle tue necessità.
Ora che hai la risposta alla tua domanda andiamo a vedere più nello specifico il perchè di questa risposta.
Per aiutarti a farti un’idea di quello di cui andremo a parlare ho preparato questa tabellina riassuntiva. Se non capisci alcuni termini non preoccuparti. Ne parleremo in maniera più approfondita tra pochissimo.
Azioni | ETF | |
Competenze richieste | Analisi tecnica e fondamentale, pianificazione finanziaria | Pianificazione finanziaria |
Tempo di gestione | Richiede aggiornamento costante | Ridotto |
Rendimenti | Dipendono dalla prestazione della singola azienda | Dipendono dalla prestazione del mercato di riferimento |
Aspetti fiscali | Si possono bilanciare plus e minusvalenze | Gestione efficiente dei dividendi |
Costi di mantenimento | Nulli | 0,1-0,5% all’anno |
Prima di scendere nei dettagli del confronto tra azioni ed ETF però vorrei assicurarmi che tu abbia ben chiaro cosa sono le azioni e gli ETF.
Cosa sono le azioni?
Le azioni sono quote di partecipazione al capitale sociale di una società. Acquistando azioni diventiamo in tutto e per tutto soci di una società e acquistiamo quindi tutti i diritti e doveri. Per esempio acquistiamo il diritto di votare all’assemblea degli azionisti o di partecipare alla eventuale distribuzione degli utili (cioè a percepire i dividendi).
Di fatto diventare azionista non ti dà alcun altro vantaggio o svantaggio.
Sicuramente ora però ti starai chiedendo:
Se acquisto azioni di una società, e la società fa qualcosa di illegale o va in bancarotta ci vado di mezzo anche io?
La risposta è NO. Non puoi perdere più del capitale che hai investito (a meno che non utilizzi derivati per investire in azioni). Anche se la società fallisce e ha debiti non verranno a riscuotere da te. Anzi sarai te eventualmente a poter aver diritto ad un risarcimento. Se la società va in fallimento infatti gli asset aziendali vengono venduti per pagare i debiti dell’azienda. Se rimane qualcosa dopo che tutti i debiti sono stati saldati, allora potrebbe essere che anche tu percepirai un piccolo “rimborso” per il capitale che hai perso. Sappi però che sarai proprio l’ultimo a ricevere i soldi (a meno che tu non abbia azioni privilegiate).
Anche dal punto di vista della responsabilità civile e penale, devi sapere che non sei responsabile di ciò che l’azienda fa. Anche in caso di denunce, investigazioni, ecc… non sarai in alcun modo coinvolto. Solo il management dell’azienda è responsabile dell’operato dell’azienda stessa. Essendo che gli azionisti partecipano solamente con il loro capitale, non hanno alcuna responsabilità sulle azioni del management.
Esempi di azioni
- Azioni Apple
- Azioni Ryanair
- Azioni Tesla
- Azioni Amazon
- Azioni Facebook
Cosa sono gli ETF?
Gli Exchange-Traded-Funds (ETF) sono una sottocategoria dei fondi di investimento. Investendo in un ETF è come se stessi investendo in un indice. Se acquisti le quote di un ETF è come se stessi investendo contemporaneamente in tutte le azioni, le obbligazioni o materie prime (e certe volte anche derivati) a cui l’ETF fa riferimento.
Ad eccezione degli ETF a gestione attiva, come gli ETF multi-asset, che però sono pochissimi, gli ETF fanno sempre riferimento ad un indice di borsa, e quindi hanno una composizione ben definita.
Per esempio, se investi 1000€ in un ETF sullo Standard & Poor’s 500, conosciuto anche come S&P500, l’indice che include le 500 più importanti aziende americane, è come se suddividersi i tuoi 1000€ tra tutte e 500 le aziende secondo le percentuali descritte dall’indice (vedi immagine qui sotto).
Quindi nel caso investissi 1000€ in un ETF sul S&P500:
- circa 55€ andrebbero in azioni Apple
- circa 52€ andrebbero in azioni Microsoft
- circa 39€ andrebbero in azioni Amazon
- circa 22€ andrebbero in azioni Facebook
- ecc…
Ci sono diversi tipi di ETF. La distinzione fondamentale che devi assolutamente conoscere è che gli ETF possono essere a distribuzione o ad accumulazione:
- gli ETF a distribuzione staccano dei dividendi periodici
- negli ETF ad accumulazione il valore dividendo viene incluso nel prezzo della quota del fondo
Gli ETF a distribuzione vengono generalmente utilizzati per generare entrate passive dai propri investimenti. Gli ETF ad accumulazione invece servono per far crescere il capitale all’interno del portafoglio di investimento sfruttando i vantaggi fiscali legati al fatto che non paghi le tasse sui dividendi e quindi aumenti l’effetto interesse composto.
Se vuoi scoprire di più su questi strumenti ti consiglio di leggere questi 2 articoli:
Esempio di ETF
Sono sicuro che qualche esempio pratico ti aiuterà a fare un po’ di chiarezza sui concetti. Andiamo a vedere alcuni esempi di ETF e di indice di borsa corrispondente.
ETF | TER* | Descrizione dell’indice |
iShares Core MSCI World UCITS ETF USD (Acc) | 0,22% | L’indice MSCI World replica i titoli azionari di 23 paesi sviluppati di tutto il mondo.. |
iShares Core MSCI Emerging Markets IMI UCITS ETF (Acc) | 0,18% | L’indice MSCI Emerging Markets Investable Market (IMI) replica i titoli azionari dei mercati emergenti di tutto il mondo. |
Vanguard FTSE All-World UCITS ETF (USD) Accumulating | 0,22% | L’indice FTSE All-World replica i titoli azionari dei paesi sviluppati ed emergenti di tutto il mondo. |
Xtrackers MSCI World Momentum Factor UCITS ETF 1C | 0,25% | L’indice MSCI World Momentum replica i titoli azionari di 23 paesi sviluppati di tutto il mondo con un elevato momentum del prezzo. L’indice è composto da titoli che hanno registrato incrementi dei prezzi negli ultimi 6 e 12 mesi. |
iShares Nasdaq 100 UCITS ETF (Acc) | 0,33% | L’indice Nasdaq 100 replica una selezione di 100 titoli azionari scelti tra i titoli non finanziari quotati sulla borsa NASDAQ. |
iShares Core S&P 500 UCITS ETF (Acc) | 0,07% | L’indice S&P 500 replica i 500 titoli azionari statunitensi ad alta capitalizzazione. |
Xtrackers MSCI China UCITS ETF 1C | 0,65% | L’indice MSCI China replica le società cinesi più grandi e liquide quotate sulla Borsa Valori di Hong Kong (titoli H, titolo B, Red Chips e P Chips) |
*TER= Total Expense ratio = Costo medio annuo stimato
Confronto azioni e ETF
Ora che abbiamo fatto un po’ di chiarezza su cosa sono le azioni e gli ETF possiamo finalmente andare a confrontarli più nello specifico
Competenze richieste
Azioni
Investire in azioni richiede delle competenze finanziarie piuttosto avanzate. Per investire in azioni bisogna essere in grado di leggere un bilancio ed avere delle competenze di calcolo minime. Richiede anche delle competenze informatiche minime, come per esempio la capacità di creare ed elaborare un foglio di calcolo in Excel o Google Fogli.
Oltre alle competenze di “analisi fondamentale” (appunto saper leggere e analizzare un bilancio), l’investimento in azioni richiede anche un minimo di competenze di analisi tecnica (cioè saper leggere i grafici dei prezzi e analizzare i pattern).
Quindi se stai pensando di investire in azioni basandoti sui consigli che trovi qua e là sui forum, sui gruppi Facebook o su eToro, o sui principali siti di finanza, sappi che non basta. Se vuoi investire con coscienza, devi fare le tue analisi, o avere qualcuno di fidato che fa le analisi per te. Nel secondo caso però devi avere cieca fiducia e, in ogni caso, sapere un minimo come arriva ad i risultati che produce.
Oltre alle competenze di analisi tecnica e fondamentale è fondamentale avere anche competenze di wealth management in generale. Bisogna cioè essere in grado di elaborare una strategia di investimento e creare un portafoglio di investimenti con il giusto rapporto di rischio-rendimento, che permetta di raggiungere i tuoi obiettivi di investimento.
ETF
Investire in ETF richiede delle competenze generalmente inferiori rispetto all’investimento in azioni. La differenza sostanziale sta nel fatto che nel caso degli ETF non è necessario fare alcuna analisi fondamentale visto che, di fatto, non esiste un bilancio e non è possibile fare una stima dei guadagni futuri.
Ugualmente, nella strategia di investimento con ETF non si cerca di fare market timing, ma anzi si cerca di evitarlo diluendo gli ingressi sul mercato nel tempo (strategia PAC). Di conseguenza, investendo con ETF è possibile anche trascurare l’analisi tecnica.
In generale quindi le uniche competenze necessarie sono quelle legate alla creazione del portafoglio, allo studio della strategia di ingresso e alla gestione del rischio.
La competenza più importante per investire in ETF è la comprensione del concetto di diversificazione e di asset allocation.
Tempo richiesto per la gestione
Azioni
Le azioni richiedono una gestione periodica che può variare in funzione della strategia di investimento prescelta. Se per esempio ci si basa sulle news può essere molto time-consuming e può diventare praticamente giornaliera. Se invece ci si affida solamente ai bilanci, la gestione diventa trimestrale (visto che è la frequenza con cui vengono aggiornati i bilanci). Ogni 3 mesi dovrai quindi verificare se le stime di crescita che avevi fatto sono state rispettate o se invece c’è stato qualche imprevisto. In ogni caso dovrai aggiornare i tuoi fogli di calcolo e ricalcolare il tuo nuovo prezzo di riferimento per le azioni. Questo per ogni società che hai in portafoglio.
ETF
Non per niente l’investimento in ETF è generalmente definito passive investing. Solitamente l’unica attività richiesta per la gestione di un portafoglio di ETF è l’acquisto periodico (mensile, trimestrale o semestrale solitamente) e il ribilanciamento del portafoglio (per ristabilire il giusto peso tra le asset class, esempio 50% azioni e 50% obbligazioni, e quindi il giusto profilo di rischio)
Rischi
Azioni
Abbiamo già fatto qualche accenno sui rischi legati all’investimento in azioni. Come ti ho già brevemente anticipato il valore delle azioni può andare a 0€ se la società fallisce. In ogni caso però non potrai mai perdere più di quanto hai speso per acquistare le azioni (a parte le commissioni che il broker può chiederti per vendere le azioni)
ETF
Come ti ho anticipato gli ETF sono legati ad un indice di investimento. Come ti ho detto questi indici decidono in quali azioni deve investire l’ETF. Quello che non ti ho detto però è che gli indici vengono aggiornati periodicamente dalle società che creano gli indici, tipo:
- FTSE, per l’indice sul mercato italiano FTSE MIB
- Standard and Poor’s, per l’indice sul mercato americano S&P500
- MSCI, per l’indice del mercato globale MSCI World
- Foxberry, per l’indice sull’industria e le tecnologie legate all’alimentazione.
Queste società rivedono periodicamente (di solito trimestralmente o semestralmente) il paniere di titoli aggiornando la lista delle azioni ed i loro pesi, ribilanciando appunto l’indice.
Questo vuol dire che tutte le società con performance pessime, avranno un peso sempre minore all’interno dell’indice e verranno quindi piano piano espulse.
Anche nel caso di fallimenti clamorosi e crolli nel valore delle azioni di una società presente nell’indice, sarai esposto solo per il peso che l’azione aveva all’interno dell’indice (raramente sopra il 2-3%, a meno di aziende enormi o indici molto specifici).
Rendimenti
Azioni
I rendimenti delle azioni possono essere veramente esorbitanti. Se per esempio investi in azioni di aziende a piccola capitalizzazione (aziende “piccole”) il potenziale di crescita è veramente alto. Attento però:
I rendimenti vanno di pari passo con i rischi.
Se le attese sull’azienda non vengono rispettate gli investitori non ci penseranno due volte a vendere le loro azioni di quella “piccola azienda dal grande potenziale”. Quindi ricorda: a grandi attese di crescita corrispondono grandi possibilità di crescita del valore delle azioni, ma anche alte probabilità di calo del valore.
Se investi nelle grandi aziende invece i rendimenti saranno, con ogni probabilità, molto più vicini a quelli del mercato, cioè a quelli degli indici.
Ciò non toglie che il reward per quelli che riescono a individuare il “cavallo vincente” sia decisamente più alto che per altre forme di investimento (come per esempio l’investimento in ETF)
ETF
Come abbiamo appena visto, investire in ETF può avere rendimenti minori rispetto all’investimento in azioni. Questo è vero, ammettendo però che si sia in grado di scegliere i titoli vincenti. Se fosse così facile però lo farebbero tutti. Come ti ho dimostrato in questo articolo (Fondi attivi VS Fondi passivi), anche le grandi società di investimento, con centinaia o migliaia di analisti non sono in grado di battere il mercato (cioè gli indici) nel lungo termine.
Quindi se pensi di essere speciale ed di essere in grado di battere il mercato, non posso che augurarti buona fortuna.
Con gli ETF quindi non si ottiene nulla in più, nulla in meno che le performance del mercato di riferimento.
Vuoi investire nel mercato delle crypto in generale? Investi in un ETF sulla blockchain. Non otterrai la stessa performance che avresti ottenuto se avessi investito nell’ultima moneta in trend, ma avrai comunque cavalcato l’onda di questo mercato in crescita.
In altre parole se investi in ETF, ottieni rendimenti medi. Né i migliori, né i peggiori.
Aspetti fiscali
Sia le azioni che gli ETF sono tassati al 26%, sia dal punto di vista delle plusvalenze (quando vendi ad un prezzo più alto rispetto a quello di acquisto) che dal punto di vista dei dividendi.
Azioni
Il vantaggio fiscale delle azioni sta nel fatto che rientrano nella categoria dei redditi diversi. Di conseguenza è possibile bilanciare le plus e minusvalenze senza alcun problema e quindi risparmiare sulle tasse.
ETF
Le plusvalenze legate agli ETF rientrano invece nei redditi da capitale, di conseguenza non è possibile bilanciare plus e minusvalenze. Le minusvalenze da ETF possono però essere recuperate per bilanciare plusvalenze dalle azioni.
Il vantaggio degli ETF però è che è possibile reinvestire automaticamente i dividendi per acquistare nuove quote dell’ETF senza essere soggetti alla tassazione sui dividendi in Italia. Basta scegliere un ETF ad accumulazione.
Un altro grande vantaggio fiscale legato agli ETF è che solitamente le società che li gestiscono hanno degli accordi che gli permettono di abbattere la doppia tassazione dei dividendi. Normalmente infatti si pagano le tasse sui dividendi sia nel paese di origine dell’azienda che nel paese di origine dell’investitore. Tuttavia grazie agli ETF spesso si riesce a non pagare le tasse nel paese di origine. Un bel vantaggio!
Costi di mantenimento
Azioni
Una volta acquistate, le azioni non hanno nessun altro costo, salvo costi di gestione applicati dal tuo broker.
ETF
Gli ETF hanno un costo annuo (TER) che viene applicato dal gestore del ETF. Questo costo però è generalmente molto basso. Parliamo dello 0,2-0,5% all’anno generalmente. Questo costo non viene applicato in un momento specifico ma viene spalmato su tutti i giorni di negoziazione. Ogni giorno il gestore ridurrà il valore delle quote di uno 0,0001% (ovviamente non è propriamente questo il valore) come commissione di gestione.
Azioni o ETF: cosa scegliere?
Ti ho presentato brevemente tutti i pro ed i contro degli ETF e delle azioni. Adesso dovresti esserti fatto un’idea di quale dei due strumenti fa per te.
Se ancora non ti fossi convinto, ti do un ultimo consiglio.
Pensa alle competenze di cui disponi, a quelle che vuoi sviluppare e al tempo che vuoi dedicare gli investimenti.
Se sei un appassionato e pensi che in futuro vorrai dedicare più tempo a questi argomenti allora potresti pensare anche di buttarti sulle azioni.
Se invece questi argomenti ti interessano, ma fino ad un certo punto, e non vuoi dedicare troppo tempo per gestirli, allora probabilmente gli ETF sono più adatti allo “stile di investimento” che cerchi.
Azioni VS ETF – Conclusioni
Le azioni sono vere e proprie quote di una azienda. Se le acquisti diventi azionista e socio, e come tale hai diritto ai dividendi e a partecipare all’assemblea degli azionisti.
Gli ETF sono una scatola che può racchiudere azioni, obbligazioni, o derivati. Il contenuto della scatola è definito da un indice di riferimento come per esempio il NASDAQ 100, il FTSE MIB o l’S&P500. Il contenuto dell’ETF viene costantemente aggiornato per tenere conto dell’aggiornamento dell’indice.
La tabella qui sotto riassume i pro ed i contro di azioni ed ETF.
Azioni | ETF | |
Competenze richieste | Analisi tecnica e fondamentale, pianificazione finanziaria | Pianificazione finanziaria |
Tempo di gestione | Richiede aggiornamento costante | Ridotto |
Rendimenti | Dipendono dalla prestazione della singola azienda | Dipendono dalla prestazione del mercato di riferimento |
Aspetti fiscali | Si possono bilanciare plus e minusvalenze | Gestione efficiente dei dividendi |
Costi di mantenimento | Nulli | 0,1-0,5% all’anno |
Ultimamente gli etf vengono descritti come la soluzione al problema diversificazione. Comperi un etf globale e sei a posto. Ma nessuno arla del rischio controparte! Se l’emittente fallisce hai perso tutto il capitale e non c’è neanche il fondo interbancario che copre i primi 100000€. Alla faccia della diversificazione!
Ciao Pierpaolo, grazie per aver sollevato la questione “fallimento ETF”. Mi hai dato l’ispirazione per un prossimo articolo 😁
L’emittente si occupa solamente della gestione dei fondi.
Quindi anche se dovesse fallire i tuoi soldi non andrebbero persi dato che in qualche modo, il sottostante (azioni obbligazioni ecc) sono a tuo nome.
Penso che, se l’emittente di un ETF dovesse fallire, nel peggiore dei casi ti rimborserebbero con il valore di mercato del sottostante.