Fondi comuni di investimento – Cosa sono? [spiegato semplice]

fondi comuni d'investimento

Cosa sono i fondi comuni di investimento? Come funzionano? Convengono? Quali sono le alternative?

I fondi comuni di investimento sono strumenti finanziari che permettono di investire in un pacchetto di azioni, obbligazioni o derivati in maniera semplicissima.

Nel mondo degli investimenti si parla spesso di diversificazione, cioè di non mettere tutte le uova nello stesso paniere, in modo tale da ridurre il rischio.

I fondi comuni facilitano proprio il processo di diversificazione.

Immagina di poter investire in migliaia di aziende con un semplice strumento. Ecco, non serve immaginare, perché questo strumento sono proprio i fondi comuni di investimento.

Andiamo quindi a vedere:

Cosa sono i fondi comuni di investimento

Come abbiamo visto brevemente  nell’introduzione, i fondi di investimento sono degli strumenti che raccolgono al loro interno un grande numero di strumenti finanziari.

Gli strumenti contenuti in un fondo comune d’investimento possono essere azioni, obbligazioni, derivati o liquidità, in base alla tipologia di fondo e ai criteri stabiliti dal gestore.

Devi sapere infatti che i fondi comuni di investimento sono amministrati attivamente da un gestore, spesso una società o una grande banca, che decide cosa mettere nel fondo, cosa comprare e cosa vendere.

Scopriamo di più su come funziona un fondo comune d’investimento.

Come funzionano i fondi comuni di investimento

Benchmark e indici di riferimento

I fondi comuni sono una sorta di scatolone in cui il gestore sceglie cosa mettere e cosa togliere.

In base a che criterio vengono aggiunti e tolte le azioni che costituiscono il fondo?

Come abbiamo visto il gestore può farlo in maniera totalmente discrezionale. Tuttavia spesso, viene utilizzato come punto di riferimento (come benchmark) un indice di borsa come per esempio:

  • S&P500, che replica l’andamento del mercato americano
  • FTSE MIB 30,, che replica l’andamento del mercato italiano
  • MSCI World, che replica l’andamento del mercato globale

Oppure, altri indici più specifici come:

Perché è importante conoscere il benchmark di un fondo di investimento

Il benchmark è fondamentale per 2 ragioni:

  • Identificare la tipologia di fondo comune
  • Valutare le capacità del gestore

Grazie al benchmark gli investitori e i consulenti finanziari possono comprendere la tipologia di fondo con cui hanno a che fare e valutare come inserirlo in un portafoglio di investimento ben diversificato.

Infatti i fondi di investimento sono gli strumenti più utilizzati dai consulenti e dalle banche per gestire i patrimoni dei clienti (un bene? Lo vedremo tra poco).

La seconda ragione per cui è importante conoscere il benchmark di un fondo comune di investimento è perché il benchmark permette di confrontare le mele con le mele e le pere con le pere.

Immagina di avere due fondi comuni di investimento con lo stesso benchmark, uno che ha reso il 5% nell’ultimo anno, e uno che ha reso il 10%.

Sulla carta i due fondi dovrebbero essere molto simili, ma nella pratica, uno ha fatto meglio dell’altro.

Questo vuol dire che uno dei due gestori ha fatto scelte di investimento migliori rispetto all’altro. (In realtà, come ti spiego qui, il rendimento non è tutto. Devi tenere anche conto della volatilità dell’investimento e delle performance a lungo termine).

Ad ogni modo, il fatto che i due fondi avessero lo stesso benchmark ci ha permesso di farci un’idea su quale dei due fondi ha performato meglio.

Confrontare fondi di investimento con benchmark diversi invece ha poco senso.

Valutiamo il caso estremo: confrontare un fondo che investe in azioni e uno che investe in obbligazioni e uno in materie prime.

Come ti ho raccontato in questo articolo (CICLO ECONOMICO e performance degli Asset | Analisi) azioni, obbligazioni e materie prime hanno performance molto diverse in funzione della fase economica che si sta attraversando. È naturale quindi che anche i fondi di investimento che investono in questi 3 diversi mercati abbiano performance decisamente diverse!

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Convengono i fondi comuni di investimento?

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Vantaggi dei fondi comuni di investimento

Come abbiamo visto, i fondi comuni di investimento sono gli strumenti preferiti delle gestioni patrimoniali?

Come mai?

La risposta è perché i fondi comuni di investimento permettono di investire in interi mercati senza dover andare ad acquistare e vendere i singoli strumenti finanziari.

In questo modo si risparmia in commissioni di transazione, si ha una maggiore efficienza fiscale, ma non solo.

Il grande vantaggio dei fondi comuni di investimento è che c’è un gestore del fondo che decide dove e quando investire. Quindi la banca o il consulente non dovrà andare a valutare ogni singola azione, obbligazione o derivato, ma potrà limitarsi a scegliere i fondi migliori e a combinarli correttamente (che in termini finanziari viene detto asset allocation)

Quale è il bello?

Il bello è che i fondi comuni di investimento sono accessibili anche dagli investitori autonomi.

Prima però di correre ad acquistarli sappi che hai bisogno di un broker, ma soprattutto che i fondi comuni di investimento hanno anche grandi svantaggi. Vediamo quali.

Svantaggi dei fondi comuni di investimento

Abbiamo visto che i fondi comuni sono strumenti molto comodi per diversificare e per costruire e gestire un portafoglio di investimento.

Quali sono però gli svantaggi dei fondi comuni di investimento?

I fondi comuni hanno un solo grande svantaggio: hanno commissioni molto alte. Parliamo anche del 2-3% all’anno, non sui guadagni, ma sul capitale investito.

Considerando che un portafoglio di investimento mediamente rende circa un 4-5%, ecco che il 50% dei rendimenti all’anno sono bruciati in commissioni.

Prova ad usare il calcolatore qui sotto inserendo un rendimento del 5% annuo e poi con il 3%.

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Sorprendente quanto, una “misera commissione” del 2% all’anno si trasforma a lungo termine in cifre veramente significative!

In passato i fondi comuni di investimento erano l’unica soluzione accessibile a banche ed investitori. Ecco perchè ancora molti investitori hanno questi strumenti nel loro portafoglio di investimento.

Al giorno d’oggi però sono nate alternative ai fondi comuni di investimento molto valide e a basso costo.

Quali sono le alternative ai fondi comuni di investimento?

Come abbiamo visto i fondi comuni sono strumenti ottimi per costruire e gestire un portafoglio di investimento, sia per gli investitori autonomi che per i gestori.

Tuttavia hanno un costo che, confrontato con i rendimenti generati, risulta piuttosto rilevante.

Ecco perché ora la maggioranza degli investitori autonomi preferisce utilizzare i cugini dei fondi comuni di investimento: gli Exchange Traded Funds (ETF).

Gli ETF sono fondi simili ai fondi comuni di investimento, con la grande differenza che hanno una gestione passiva.

Cosa vuol dire gestione passiva?
Gestione passiva significa che il fondo segue quanto più fedelmente possibile l’andamento dell’indice di riferimento.

Di conseguenza il gestore dell’ETF non ha bisogno di una grande struttura di consulenti e analisti e quindi i costi si abbassano notevolmente, così come le commissioni chieste agli investitori.

Parliamo tranquillamente di commissioni 10 volte inferiori rispetto ai fondi comuni di investimento (se non oltre).

E le performance?

In finanza si dice spesso: “i rendimenti sono imprevedibili, ma le commissioni sono certe”. E’ proprio questo il grande problema dei fondi comuni di investimento. I costi sono talmente alti che anche se nel breve termine il gestore è molto bravo e sovraperforma il mercato, non è detto che sia in grado di farlo sempre. E purtroppo opera con il fardello pesante delle commissioni sulle spalle.

Questo fa sì che a lungo termine meno del 5-10% dei fondi comuni sovraperforma i cugini a gestione passiva, gli ETF.

Se vuoi scoprire di più ti invito a leggere questi due articoli:

ETF [Guida Completa] Vantaggi, strategie ed opinioni

Fondi Attivi VS Fondi Passivi – quali sono meglio?

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