Lazy Portfolios | Cosa sono e Come Costruirli + Esempi

Lazy Portfolios

Cosa è un Lazy Portfolio? Quali sono i Lazy Portfolios più famosi? Come puoi costruirti il tuo Lazy Portfolio?

I Lazy Portfolios stanno guadagnando sempre più popolarità grazie alla loro semplicità e all’efficacia dimostrata nel lungo periodo.

Ma cosa sono esattamente?

I Lazy Portfolios sono portafogli di investimento studiati in modo tale da non non dover richiedere pressoché nessun aggiustamento nel tempo. Il vantaggio? Che non è necessario perdere tempo e soldi in analisi complicate o nella compravendita degli strumenti finanziari.

La filosofia dietro questi portafogli è chiara: “less is more”, meno è meglio. Meno analisi, meno operazioni, meno costi.

Vista la proposta alquanto seducente, andiamo ad analizzare i principali Lazy Portfolios ed i pro e contro di questa strategia d’investimento.

Prima di analizzare i singoli portafogli però andiamo a vedere cosa è un Lazy Portfolio nello specifico.

Cosa è un Lazy Portfolio?

Come puoi dedurre dal nome, un Lazy Portfolio (Portafoglio Pigro)  è un portafoglio di investimento progettato per essere gestito con il minimo sforzo.

L’idea alla base è quella di costruire un portafoglio che richieda poche operazioni nel tempo.

Dopotutto, più operazioni si fanno, più soldi si pagano in commissioni e più tempo si perde.

L’idea di un portafoglio che funziona bene, che ti fa guadagnare quando il mercato sale, e ti protegge quando il mercato scende, e richiede una gestione minima, è sicuramente molto attraente.

Come si crea dunque un Lazy Portfolio?

Ne parleremo in maniera più approfondita più avanti. Per ora ti basti sapere che Il principio guida per la costruzione di un Lazy Portfolio è selezionare un insieme di asset diversificati e mantenerli invariati nel lungo periodo, con poche operazioni di ribilanciamento per mantenere l’allocazione degli asset in linea con l’obiettivo prefissato.

Ma cosa rende questi portafogli “lazy”, ovvero pigri?

La loro composizione è solitamente basata su asset ampiamente diversificati e su una strategia di buy-and-hold, che riduce la necessità di interventi frequenti. Questo non significa che siano inefficaci o poco sofisticati, anzi.

Molti di questi portafogli sono stati creati da esperti di fama mondiale e hanno dimostrato nel tempo di poter competere con strategie più attive!

Il concetto di Lazy Portfolio nasce dalla consapevolezza che battere il mercato è difficile e che le emozioni possono portare a decisioni sbagliate (maggiori dettagli qui). Quindi perché non pianificare per gestire i momenti difficili in modo da poterli affrontare “senza stress” (o comunque con uno stress molto più limitato) e limitarsi a a cavalcare il mercato quando sale?

Minimo sforzo. Massimo risultato

Vista la premessa interessante. Andiamo a vedere alcuni esempi di Lazy Portfolio.

Esempi di Lazy Portfolios

Esistono diverse varianti di Lazy Portfolios, ognuna con una propria filosofia di asset allocation. Vediamo alcuni dei Lazy Portfolios più famosi e apprezzati.

Permanent Portfolio

Permanent Portfolio

Creato da Harry Browne negli anni ’80, il Permanent Portfolio è progettato per resistere a tutte le condizioni economiche. La sua struttura si basa sul concetto del ciclo economico degli asset: l’economia è un ciclo di 4 fasi (prosperità, inflazione, deflazione e recessione) e il portafoglio deve essere preparato per ciascuna di queste fasi.

È composto da:

  • 25% Azioni: per beneficiare della crescita economica.
  • 25% Obbligazioni a lungo termine: per approfittare dei periodi di prosperità e inflazione.
  • 25% Oro: come protezione contro l’inflazione e le crisi monetarie.
  • 25% Liquidità o titoli di stato a breve termine: per stabilità durante la deflazione o recessioni.

Questo portafoglio è pensato per essere estremamente stabile e per minimizzare le perdite durante i periodi di crisi, anche se il rendimento in periodi di forte crescita potrebbe essere inferiore rispetto ad altri portafogli più aggressivi.

Golden Butterfly Portfolio

Golden Butterfly Portfolio

Il Golden Butterfly Portfolio è un’evoluzione del Permanent Portfolio, progettato per migliorare il rendimento mantenendo un rischio relativamente basso. La sua caratteristica distintiva è la presenza di asset poco correlati tra loro, che bilanciano i rendimenti nei vari cicli di mercato. La composizione tipica include:

  • 20% Azioni del mercato totale: per la crescita a lungo termine.
  • 20% Small Cap Value: per catturare il potenziale di crescita delle piccole imprese.
  • 20% Obbligazioni a lungo termine: per la stabilità.
  • 20% Obbligazioni a breve termine: per una maggiore sicurezza e liquidità.
  • 20% Oro: per protezione contro inflazione e crisi.

Questo portafoglio è particolarmente apprezzato per la sua capacità di bilanciare rischio e rendimento, offrendo una buona stabilità nei periodi difficili e rendimenti competitivi in quelli di crescita.

All Seasons Portfolio

All Seasons Portfolio

L’All Seasons Portfolio è stato ideato da Ray Dalio, fondatore di Bridgewater Associates, uno dei più grandi hedge fund al mondo. Questo portafoglio si basa sulla stessa filosofia del Permanent Portfolio, ma con una maggiore diversificazione. È progettato per funzionare bene in tutte le condizioni economiche. La sua composizione tipica è:

  • 30% Azioni: per la crescita a lungo termine.
  • 40% Obbligazioni a lungo termine: per la stabilità nei periodi di recessione.
  • 15% Obbligazioni a medio termine: per un equilibrio tra rendimento e sicurezza.
  • 7,5% Materie prime: per proteggersi dall’inflazione.
  • 7,5% Oro: come ulteriore protezione contro l’inflazione e le crisi finanziarie.

L’All Seasons Portfolio è una scelta solida per chi cerca un equilibrio tra protezione e crescita, con una buona diversificazione che riduce il rischio complessivo.

60/40 Portfolio

60_40 Portfolio

Il 60/40 Portfolio è uno dei portafogli più classici e utilizzati dagli investitori. Semplice ma efficace, è spesso il punto di partenza per chi desidera un portafoglio bilanciato. La composizione è:

  • 60% Azioni: per la crescita a lungo termine.
  • 40% Obbligazioni: per ridurre la volatilità e offrire stabilità.

Questa allocazione è stata a lungo considerata un punto di riferimento per gli investitori a lungo termine, bilanciando la crescita con una certa protezione dai rischi di mercato. Sebbene semplice, può essere adattata aggiungendo ulteriori asset per chi cerca maggiore diversificazione.

Swensen Portfolio

Swensen Portfolio

Ideato da David Swensen, il responsabile del fondo di investimento di Yale, questo portafoglio è conosciuto per il suo approccio innovativo alla diversificazione. Lo Swensen Portfolio mira a combinare diversi tipi di asset per massimizzare i rendimenti mantenendo sotto controllo il rischio. La composizione tipica è:

  • 30% Azioni del mercato statunitense.
  • 15% Azioni internazionali sviluppate.
  • 15% Mercati emergenti.
  • 20% Real Estate Investment Trusts (REITs).
  • 15% Obbligazioni a lungo termine.
  • 5% Liquidità o titoli a breve termine.

Questo portafoglio è più complesso rispetto agli altri Lazy Portfolios, ma offre una diversificazione più ampia e un potenziale di rendimento superiore, sebbene con una maggiore esposizione al rischio.

No-Brainer Portfolio

No-Brainer Portfolio

Il No-Brainer Portfolio è stato proposto dal noto finanziere William Bernstein ed è simile al 60/40, ma con un pizzico di diversificazione in più. È composto da quattro asset principali:

  • 25% Azioni del mercato statunitense.
  • 25% Azioni internazionali.
  • 25% Obbligazioni statunitensi.
  • 25% Titoli di stato a breve termine.

L’idea è di mantenere il portafoglio semplice ma con un po’ più di diversificazione rispetto al classico 60/40.

Merriman Ultimate Buy and Hold Portfolio

Merriman Ultimate Buy and Hold Portfolio

Proposto da Paul Merriman, il Ultimate Buy and Hold Portfolio è un po’ più complesso rispetto ad altri Lazy Portfolios, ma è ancora considerato “pigro” perché non richiede molta manutenzione. La sua composizione tipica è:

  • 10% Azioni statunitensi a grande capitalizzazione.
  • 10% Azioni statunitensi a piccola capitalizzazione.
  • 10% Azioni statunitensi value.
  • 10% Azioni internazionali a grande capitalizzazione.
  • 10% Azioni internazionali a piccola capitalizzazione.
  • 10% Azioni internazionali value.
  • 10% Azioni dei mercati emergenti.
  • 10% REITs (Real Estate Investment Trusts).
  • 20% Obbligazioni statunitensi a breve termine.

Questo portafoglio offre una diversificazione ampia con esposizione a vari settori del mercato azionario e obbligazionario.

Larry Portfolio

Larry Portfolio

Proposto da Larry Swedroe, il Larry Portfolio è una combinazione di azioni ad alto rischio (come le Small Cap Value) e obbligazioni a bassa volatilità. La composizione tipica è:

  • 30% Small Cap Value: per catturare la crescita potenziale delle piccole imprese.
  • 70% Obbligazioni a breve termine o titoli di stato: per mantenere la stabilità.

L’idea è di massimizzare il rendimento potenziale mantenendo il rischio complessivo sotto controllo attraverso una forte componente obbligazionaria.

Core-Satellite Portfolio

Core-Satellite Portfolio

Il Core-Satellite Portfolio è un approccio in cui la maggior parte del portafoglio (il “core”) è investita in fondi indicizzati a basso costo, mentre una parte più piccola (i “satelliti”) è destinata a investimenti in asset più rischiosi o settoriali che possono offrire un extra rendimento. Un esempio potrebbe essere:

  • 80% Core (azioni globali e obbligazioni).
  • 20% Satelliti (azioni di settori specifici, REITs, materie prime, ecc.).

Questo portafoglio offre flessibilità e la possibilità di aggiungere un tocco personale alle scelte di investimento.

3-Fund Portfolio

3 Fund Portfolio

Il 3-Fund Portfolio è estremamente semplice e popolare tra gli investitori fai-da-te che cercano una strategia minimalista ma efficace. È composto da tre fondi principali:

  • Azioni del mercato statunitense: rappresenta la parte di crescita del portafoglio.
  • Azioni internazionali: per diversificazione geografica fuori dagli Stati Uniti.
  • Obbligazioni: per stabilità e protezione contro la volatilità del mercato azionario.

Questo portafoglio è molto flessibile e può essere adattato alle preferenze di rischio dell’investitore variando le percentuali assegnate a ciascun fondo.

2-Fund Portfolio

2 Fund Portfolio

Simile al 3-Fund Portfolio ma ancora più semplice, il 2-Fund Portfolio si basa su due soli fondi:

  • Azioni globali: un fondo che rappresenta l’intero mercato azionario globale, inclusi sia i mercati sviluppati che quelli emergenti.
  • Obbligazioni globali: un fondo che copre le obbligazioni globali, offrendo diversificazione e stabilità.

Questo portafoglio è l’essenza della semplicità, offrendo una vasta diversificazione con il minimo sforzo di gestione.

Vantaggi e Svantaggi dei Lazy Portfolios

I Lazy Portfolios sono amati da molti investitori per la loro semplicità e la capacità di ridurre lo stress nella gestione del portafoglio. Tuttavia, come qualsiasi strategia di investimento, hanno dei vantaggi e svantaggi. Vediamoli.

Semplicità e Facilità di Gestione

Uno dei principali punti di forza dei Lazy Portfolios è la loro semplicità di gestione. Una volta definita l’asset allocation non c’è più molto da fare. Non devi monitorare i mercati, leggere i giornali, spaccarti la testa per capire cosa farà la Banca centrale. Puoi semplicemente limitarti a ribilanciare il portafoglio 1-2 volte all’anno.

Diversificazione

La diversificazione è il punto di forza dei Lazy Portfolios. I Lazy Portfolios sono progettati per essere ben diversificati, ridurre il rischio specifico e ridurre quindi il rischio complessivo del portafoglio.

Costi Ridotti

Poiché i Lazy Portfolios richiedono una gestione molto passiva, sono necessarie poche operazioni l’anno e quindi le spese di transazione sono generalmente basse. Inoltre, come vedremo, molti di questi portafogli utilizzano ETF, fondi indicizzati a basso costo, per mettere in pratica queste strategie.

Riduzione dell’Influenza delle Emozioni

Visto che la strategia di investimento è stabilita a tavolino e non devi fare molte operazioni all’anno se non i ribilanciamenti, si riduce di molto il rischio che tu ti faccia prendere dalle emozioni e reagisca ai movimenti di breve termine del mercato (cosa che non fa mai bene a meno che tu non sia un professionista e sappia esattamente quello che stai facendo).

Adatti al Lungo Termine

Questi portafogli sono ideali per gli investitori che mirano a obiettivi di lungo termine. Il focus su asset a crescita lenta ma costante consente di costruire ricchezza in modo relativamente “stabile e prevedibile” (anche se non isolano completamente dalla volatilità del mercato).

Svantaggi

Rendimenti Potenzialmente Inferiori

I Lazy Portfolios siano progettati per bilanciare rischio e rendimento. Questo richiede necessariamente un compromesso che può portare a rendimenti inferiori rispetto a strategie a più alto rischio come un investimento 100% azionario (es. “VWCE and Chill“) o l’investimento in criptovalute o altri investimenti alternativi.

Limitata flessibilità

I Lazy Portfolios NON sono progettati per adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato o alle nuove opportunità di investimento. Questa mancanza di flessibilità può essere un limite in mercati volatili o in rapido cambiamento.

Richiesta di disciplina

Sebbene semplici, i Lazy Portfolios richiedono una notevole disciplina. Gli investitori devono essere disposti a resistere alla tentazione di apportare modifiche frequenti, anche in risposta a eventi di mercato apparentemente significativi.

Non per tutti

Nonostante la gestione del rischio sia di centrale importanza, i Lazy Portfolios potrebbero non essere adatti a investitori con un profilo di rischio molto basso, visto che rimangono comunque portafogli piuttosto aggressivi.

Molti degli esempi di Lazy Portfolios che abbiamo visto hanno una composizione molto esposta all’azionario e quindi potenzialmente molto volatile.

Come Costruire il Proprio Lazy Portfolio ed Errori da Evitare

Abbiamo visto numerosi esempi di Lazy Portfolio, ma se volessi creartene uno su misura cosa dovresti fare? Scopriamolo!

Seleziona gli ETF per il Tuo Lazy Portfolio

Gli ETF (Exchange-Traded Funds) sono probabilmente lo strumento ideale per costruire un Lazy Portfolio grazie alla loro diversificazione, liquidità e costi ridotti. 

Vediamo quindi come selezionare e acquistare i giusti ETF per il tuo Lazy Portfolio.

Identifica le Asset Class di Interesse:

Decidi quali asset class vuoi includere nel tuo portafoglio. Le più comuni sono: azioni (nazionali e internazionali), obbligazioni (governative e corporate), materie prime e, eventualmente, immobili tramite REITs. La scelta delle asset class dipende dal tuo profilo di rischio e dai tuoi obiettivi finanziari.

Se non sai da dove iniziare, puoi prendere ispirazione proprio dagli esempi di Lazy Portfolios che abbiamo analizzato prima! Inoltre ti consiglio di leggere questa guida all’asset allocation.

Ricerca gli ETF migliori

Una volta selezionata l’asset class puoi utilizzare piattaforme come Morningstar, JustETF, o Yahoo Finance per cercare gli ETF che replicano l’andamento delle asset class che ti interessano. Filtra gli ETF in base a criteri come costo totale annuo (TER), dimensione del fondo, liquidità e tracking error (differenza tra l’andamento dell’ETF e quello dell’indice di riferimento).

In particolare ti invito a fare attenzione ai costi associati agli ETF. Gli ETF con un basso TER (Total Expense Ratio) sono preferibili perché i costi erodono i tuoi rendimenti nel lungo termine!

Visto che voglio che questa sia una guida pratica, vediamo alcuni esempi di ETF per un Lazy Portfolio. Ribadisco che questi sono solo esempi e non è in alcun modo un invito ad investire in questi ETF.

  • Azioni Globali: iShares Core MSCI World ETF (SWDA); Vanguard FTSE All-World ETF (VWCE).
  • Obbligazioni Governative: iShares Global Government Bond ETF (IGLO); Vanguard Global Aggregate Bond ETF (VAGF).
  • Obbligazioni Corporate: iShares Euro Corporate Bond ETF (IBCS); Vanguard ESG Global Corporate Bond ETF (V3GE).
  • Materie Prime: Invesco Bloomberg Commodity (CMOD); iShares Diversified Commodity Swap (SXRS)
  • REITs: Xtrackers FTSE EPRA/NAREIT Developed Europe Real Estate (XDER); iShares Developed Markets Property Yield (IWDP)

Maggiori dettagli nella guida agli ETF.

Apri un Conto Titoli

Per acquistare ETF, devi avere un conto titoli presso una banca o un broker online.

Puoi aprire un conto titoli presso la tua banca di fiducia o scegliere un broker online. I broker online come Fineco, Directa, Scalable Capital, Trade Republic sono spesso preferiti per i loro costi inferiori e la vasta gamma di ETF disponibili.

Maggiori dettagli in questa analisi dei migliori broker per ETF.

Esegui l’Acquisto degli ETF

Una volta che hai aperto il conto titoli con un broker, sei pronto per acquistare gli ETF che hai selezionato! Entra nella piattaforma del tuo broker o banca, solitamente accessibile da web o tramite un’applicazione mobile. Inserisci il nome o il codice ISIN dell’ETF nella barra di ricerca per trovare il prodotto specifico che vuoi acquistare.

Se ti compaiono più ETF con lo stesso nome è probabile che si tratti dello stesso ETF quotato su più borse. Per scegliere la borsa ideale ti invito a leggere questo articolo.

Una volta che sei sicuro di star acquistando l’ETF giusto sulla borsa giusta, Imposta l’ordine di acquisto. Puoi scegliere tra diversi tipi di ordini:

  • Ordine a Mercato: L’ordine viene eseguito immediatamente al miglior prezzo disponibile. È l’opzione più veloce, ma non garantisce un prezzo specifico.
  • Ordine Limite: Specifichi il prezzo massimo che sei disposto a pagare. L’ordine viene eseguito solo se il prezzo dell’ETF scende al livello desiderato.
  • Ordine Stop: Usato per limitare le perdite, esegue la vendita solo se il prezzo scende sotto un certo livello.

Una volta selezionato il tipo di ordine, conferma l’acquisto. L’ordine verrà eseguito secondo le condizioni del mercato, e gli ETF acquistati saranno visibili nel tuo portafoglio entro pochi minuti.

Ribilancia il Portafoglio Periodicamente

Alcuni dei tuoi investimenti saliranno (o scenderanno) più di altri. Ogni tot quindi dovrai ripristinare le proporzioni tra i diversi asset se vuoi mantenere il giusto rapporto rischio rendimento. Quindi ti troverai a svolgere due attività

  • Monitorare il tuo portafoglio: Controlla il portafoglio ogni 6 o 12 mesi per vedere se le percentuali delle asset class sono cambiate in modo significativo rispetto all’allocazione iniziale.
  • Ribilanciare il portafoglio: Se necessario, ribilancia il portafoglio in modo tale da ristabilire il corretto bilanciamento tra i vari componenti del portafoglio. Questo processo aiuta a mantenere il rischio complessivo del portafoglio in linea con i tuoi obiettivi.

Revisione del Portafoglio

I Lazy portfolios sono ottimi per gestire passivamente i nostri investimenti. Ma se cambiano le nostre necessità di vita?

Se la tua situazione finanziaria cambia significativamente (ad esempio, ricevi un’eredità o pianifichi la pensione)è probabile che cambieranno anche i tuoi obiettivi d’investimento, e quindi potrebbe essere necessario aggiustare la tua asset allocation!

Quindi se ci sono grandi cambiamenti nella tua vita, assicurati di verificare se ha senso modificare anche la tua strategia di investimento!

Lazy Portfolios – Conclusioni

I Lazy Portfolios offrono un approccio semplice e passivo per chi desidera investire senza dover monitorare costantemente i mercati.

Nonostante richiedano una gestione minima, questi portafogli permettono di godere della rivalutazione del capitale ma di mantenere contemporaneamente anche il rischio sotto controllo.

Costruire un Lazy Portfolio nella pratica è semplice: definisci la giusta proporzione tra gli asset, selezionare gli ETF giusti, apri un conto titoli, monitora il portafoglio di tanto in tanto e ribilancia se necessario.

Se vuoi scoprire di più su come impostare l’asset allocation del tuo Lazy Portfolio, ti invito ad approfondire in questa guida:

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