CRIPTOVALUTE: Tutto quello che devi sapere [spiegato facile]

criptovalute-guida

La guida alle criptovalute di Investimi

Approcciarsi alle criptovalute può essere difficile. Ci sono un sacco di concetti e un sacco di termini specifici dell’ambiente che possono scoraggiare anche i più smanettoni e i più motivati.

Comprendere almeno i concetti principali però è fondamentale se si vuole iniziare ad investire in criptovalute.

Grazie al linguaggio semplice e comprensibile e agli esempi, questa guida alle criptovalute ti aiuterà a capire meglio:

  • cosa sono le criptovalute e la blockchain
  • come funziona il mining
  • cosa sono il Bitcoin, Ethereum, Altcoin e Stablecoin

Cosa sono le criptovalute?

Le criptovalute, cryptocurrency o semplicemente crypto in inglese, sono delle valute digitali che si appoggiano a registri decentralizzati criptati (la blockchain).

Le criptovalute hanno 2 funzioni:

  • sono uno strumento per risolvere problemi
  • sono una riserva di valore (una vera e propria moneta)

Partiamo dal primo punto: “le criptovalute come strumento per risolvere problemi”. Originariamente le criptovalute sono state create come “premio” per risolvere problemi matematici complessi.

Avrai sicuramente sentito parlare di “minare Bitcoin” o “minare criptovalute”. Cerchiamo di capire cosa vuol dire.

Cosa vuol dire “minare criptovalute”?

Minare criptovalute vuol dire risolvere problemi computazionali complessi e ottenere come premio la criptovaluta.

Prendiamo l’esempio del Bitcoin. Per semplificare, minare Bitcoin vuol dire processare le transazioni che avvengono sulla blockchain Bitcoin. In altre parole, minare Bitcoin vuol dire registrare sulla blockchain gli spostamenti di Bitcoin da un proprietario ad un altro (da un wallet ad un altro).

Tranquillo, se non ti è ancora chiaro approfondiremo il concetto di blockchain tra pochissimo.

Per ora ti basta sapere che minare una criptovaluta vuol dire mettere a disposizione il tuo computer per risolvere dei problemi matematici complessi per ottenere in cambio la criptovaluta.

Come minare criptovalute

Durante il mio Erasmus in Olanda ho conosciuto un ragazzo che mi ha raccontato la sua esperienza di miner. 

Quando ancora il Bitcoin valeva pochi euro ed era una cosa da super nerd, agli albori delle crypto, aveva minato decine di Bitcoin dal suo laptop personale. Quando non lo usava per l’università lo lasciava acceso, collegato alla corrente a minare Bitcoin.

Ora quelle decine di Bitcoin varrebbero centinaia se non milioni di euro. E dico varrebbero perché, purtroppo per lui, aveva salvato la password del suo wallet Bitcoin sul blocco note del PC (ottima mossa!). Il PC si è fritto, ha perso la password, non è più riuscito ad accedere a quel wallet.

Purtroppo con le criptovalute non è come andare in banca. Non puoi firmare qualche documento o cliccare qualche link e ricevere la password sulla tua email.

Il mondo delle crypto sta diventando sempre più user-friendly, ma, per fortuna o per sfortuna, siamo ancora lontani dalla semplicità della finanza tradizionale.

Cosa ci insegna questa storia?

Numero 1, assicurati di conservare le tue criptovalute in un posto sicuro. Numero 2, un tempo era possibile minare le criptovalute anche dal tuo laptop. Benchè sia ancora possibile farlo, non avrebbe alcun senso.

Potresti forse guadagnare qualche euro al mese se iniziassi a minare criptovalute in maniera non professionale.

Con l’aumento del valore delle crypto, il settore del mining è diventato altamente competitivo. Qualche anno fa, quando lavoravo come ingegnere strutturale, mi è capitato di fare il progetto di una mining farm. La richiesta del cliente era creare sufficiente spazio per storare migliaia di schede video (sono i componenti migliori) per minare criptovalute.

Quindi se hai visto qualche video youtube di persone che costruiscono “mining rig” fatti in casa e stai pensando di fare lo stesso, pensaci due volte. Bisogna avere le competenze e molto molto tempo!


Cos’è la blockchain?

blockchain

Come abbiamo visto le criptovalute sono il premio per i minatori, persone che mettono a disposizione i loro computer per risolvere problemi matematici complessi e tenere in piedi la blockchain. Ma cos’è questa blockchain?

La blockchain è il registro dove vengono eseguite, salvate e conservate tutte le operazioni.

Facciamo un esempio facile per capire come funziona la blockchain.

Esempio di funzionamento della blockchain

  1. Matteo possiede 3 Bitcoin
  2. Matteo vuole inviare 2 Bitcoin a Marco
  3. Matteo inserisce una richiesta di inviare i 2 Bitcoin a Marco
  4. Tutti i computer dei miners di Bitcoin si attivano e verificano sullo storico del registro che Matteo abbia veramente a disposizione i 2 Bitcoin che sta cercando di inviare
  5. Una volta ottenuto l’OK i computer approvano la transazione e registrano il movimento sulla blockchain, aggiornando il registro

Nulla di complicato. Il processo è molto simile a quello che avviene in banca.

La differenza sostanziale sta nel fatto che con la blockchain non c’è un vero intermediario. Sono i computer delle persone, dei miners, che in maniera automatica, controllano e registrano le transazioni.

Non a caso infatti si sta iniziando a parlare di “Finanza Decentralizzata”, Decentralized Finance (DeFI).

Cos’è la Finanza Decentralizzata (DeFi)?

network computer

La Finanza decentralizzata (DeFi) è un tipo di finanza in cui non c’è nessuna entità centrale. La DeFi si oppone alla finanza tradizionale, in cui ci sono entità centrali, come Banche e Stati, a cui spetta il compito di gestire e amministrare tutti gli aspetti legati alla finanza:

  • politiche monetarie
  • prestiti
  • investimenti
  • ecc

Dal punto di vista teorico, la DeFi dovrebbe decentralizzare questi “poteri” e distribuirli alla rete.

La DeFi si basa sulla blockchain, in quanto strumento “democratico e incorruttibile” per certificare che tutto avvenga secondo quanto scritto nell’algoritmo alla base della blockchain.

Come fa a essere democratico e incorruttibile? Lo scopriamo subito.

Come funziona la blockchain?

Ripercorriamo brevemente quello che abbiamo imparato:

  • le criptovalute sono il premio per i minatori
  • i minatori sono coloro che eseguono e verificano il corretto funzionamento della blockchain

Vediamo ora, in termini semplici e comprensibili, cosa fanno i minatori. In altre parole, vediamo come funziona la blockchain.

Immagina il registro della blockchain, come una catena (non per nulla si chiama block “chain”, catena di blocchi). Ogni anello rappresenta un’informazione ed è collegato al precedente e al successivo in maniera inscindibile.

I miners controllano costantemente che la catena rimanga intatta e che non vengano aggiunti anelli nel posto sbagliato. 

Come le vere catene, l’unico modo per aggiungere un anello alla catena senza romperla è aggiungere l’anello in coda all’ultimo anello. Oltre a controllare l’integrità della catena, i miners si occupano proprio di questo: aggiungere i nuovi anelli in coda alla blockchain, che in termini reali, vuol dire salvare le nuove informazioni sulla blockchain.

Visto che questo processo è eseguito contemporaneamente da tutti i minatori, nessun minatore può imbrogliare e alterare la blockchain. Per questa ragione la blockchain è sicura ed incorruttibile.

Problemi della blockchain

Sembra tutto stupendo no? Un sistema sicuro, democratico e incorruttibile. Come puoi immaginare però non è tutto rose e fiori.

Un primo problema della blockchain è la dipendenza dall’algoritmo. Se l’algoritmo è progettato male, anche la blockchain funzionerà male. Inoltre essendo che l’algoritmo è scritto da qualcuno, è inevitabile che in qualche modo ci sia anche “entità centrale” che si deve occupare di progettare, scrivere e “diffondere” l’algoritmo. Quindi se da una parte è vero che la rete su cui si appoggia la blockchain è decentralizzata, dall’altra c’è anche un’entità centrale che deve in qualche modo gestirla.

Il secondo problema è di natura tecnologica. 

Per come è concepita ora la blockchain, ci sono moltissime inefficienze.

La sicurezza della blockchain è data dal fatto che ci sono più soggetti che controllano contemporaneamente che non ci siano errori nella catena. Inoltre la catena tende ad allungarsi sempre di più e quindi la mole di dati da gestire è sempre maggiore.

Questo fa sì che la blockchain richieda sempre più capacità di calcolo e quindi sempre più energia.

Elon Musk in persona, ha deciso di fermare la possibilità di pagare i prodotti Tesla con Bitcoin a causa dell’impatto ambientale causato dalla blockchain di Bitcoin.

Gli scienziati stimano che allo stato attuale delle cose, il mining di criptovalute consuma più energia di paesi come la Svezia e la Malesia (ref.)

Questo non si ripercuote solo sull’ambiente, ma sulla funzionalità delle criptovalute stesse. Pensaci. Se la capacità di calcolo rimane la stessa ma i problemi da risolvere sono sempre di più e sempre più complessi è inevitabile che sarà necessario più tempo per risolverli.

Pensa alla blockchain come ad una fabbrica. Se il numero di operai rimane uguale e la produttività di ogni operaio è la stessa, il numero di prodotti realizzati dalla fabbrica non potrà mai aumentare. 

O si aumenta la produttività dei singoli operai (si aumenta la capacità di calcolo dei computer) o si deve aumentare il numero di operai (aumentare il numero di computer collegati alla blockchain).

 Per esempio, ad oggi sarebbe impossibile pensare di utilizzare il Bitcoin come moneta di pagamento. Si stima che processare un pagamento in Bitcoin può richiedere oltre 15 minuti. (ref.) Immagina di dover aspettare 15 minuti alla cassa perché venga accettato il tuo pagamento. Non è il massimo no?

Ecco perché stanno nascendo tantissime nuove monete digitali.

Ogni giorno vengono lanciate nuove monete, con algoritmi sempre più elaborati (parleremo dopo dello Staking). Lo scopo è superare questi problemi e ottenere una blockchain molto più veloce ed efficiente. 

Ecco perché ci penserei 2 volte prima di andare all-in sul Bitcoin (o qualunque altra criptovaluta in realtà). 

Il Bitcoin è stata la prima criptovaluta, ma non è detto che sarà l’unica o la più utilizzata in futuro.

Quali sono le alternative quindi?

Quali sono le principali blockchain?

lista loghi criptovalute

Quella del Bitcoin è sicuramente la blockchain più famosa, ma certamente non è l’unica. Se sei già un po’ più dentro il mondo delle criptovalute, probabilmente hai anche sentito parlare di Ethereum. Dopo Bitcoin è sicuramente la blockchain più conosciuta.

Oltre a Bitcoin ed Ethereum, le principali blockchain sono:

  • Cardano
  • Solana
  • Flow
  • Tezos
  • Flow
  • Polkadot

Queste sono quelle che, nella mia esperienza, ho trovato citate più volte.

Ma il numero delle blockchain cresce ogni giorno quindi questa lista potrebbe non essere aggiornata. Se pensi che ci sia qualche altra blockchain che merita di rientrare in questa lista ti invito a lasciare un commento con il nome qui sotto!

Attenzione però, blockchain non vuol dire criptovaluta. 

Alcune criptovalute, anzi la maggior parte delle criptovalute non hanno una blockchain “proprietaria”, ma si appoggiano ad altre blockchain (nella maggior parte dei casi ad Ethereum). In questo caso però sarebbe più corretto parlare di Crypto-Token o più semplicemente di Token, piuttosto che criptovaluta. Ad ogni modo molti non adottano questa distinzione quindi da qui in poi quando parlerò di criptovalute intenderò sia criptovalute (che hanno una blockchain proprietaria) e Token (crypto che si appoggiano ad blockchain di altre criptovalute).

Quali sono le principali criptovalute?

Le principali criptovalute, in ordine di “valore totale” (market cap) sono*:

  • Bitcoin
  • Ethereum
  • Tether
  • Binance Coin
  • XRP
  • USD Coin
  • Dogecoin
  • Cardano
  • Solana
  • TRON

Dall’immagine qui sotto puoi anche vedere come il divario tra Bitcoin, Ethereum e le altre criptovalute è decisamente importante. Non per niente tutte le altre valute vengono raggruppate sotto l’etichetta “Altcoin”, ossia monete alternative.

Crypto market cap

Vista l’importanza di Bitcoin ed Ethereum mi sembra importante approfondire un po’ il discorso.

Come funziona il Bitcoin?

Il funzionamento del Bitcoin è quello che abbiamo descritto finora. Essendo stato il primo è stato anche il punto di riferimento per tutte le valute successive. Non a caso infatti molte delle altre criptovalute adottano lo stesso approccio: miners che vengono ricompensati col Bitcoin per assicurare il funzionamento della blockchain e privati che utilizzano il Bitcoin come “riserva di valore”, una sorta di “oro digitale”. 

Le persone usano il Bitcoin come riserva di valore? Cosa vuol dire? Non è una moneta?

Come abbiamo visto il Bitcoin in sé è praticamente inutilizzabile come moneta visto che processare un pagamento in Bitcoin richiede troppo tempo per un utilizzo nella vita quotidiana. 

Al momento il Bitcoin ha valore in quanto le persone gli danno un valore.

Così come l’arte, i diamanti, le carte pokémon, il valore del Bitcoin è dato dalla domanda e dalla “scarsity”. 

Per come è stato creato l’algoritmo del Bitcoin, non potranno mai essere minati più di 21 milioni di Bitcoin. (ref

Proprio come gli esempi che ti ho fatto prima, il valore del Bitcoin dipende dal fatto che è una risorsa scarsa che non possono avere tutti.

Ad ogni modo il discorso è piuttosto lungo e controverso. Probabilmente lo affronterò in futuro in un articolo a parte, quindi non dimenticarti di iscriverti alla newsletter per rimanere aggiornato su quello che accade qui su Investimi

Nel mentre, ti lascio qui sotto un video ben fatto, in cui viene affrontato il problema del “perché il Bitcoin ha valore” in maniera piuttosto chiara e comprensibile.

Come funziona Ethereum?

Il funzionamento di Ethereum è più complesso rispetto a quello di Bitcoin.

Ethereum infatti non è solamente una moneta. 

Ethereum permette di eseguire “smart contract”.

Cosa sono gli smart contract? Semplificando, gli smart contract sono dei contratti che si eseguono automaticamente non appena si verificano le condizioni di esecuzione.

Facciamo un esempio semplice di smart contract. Un contratto con una società di betting: se domani la Juventus vince la partita vinci 100 euro sennò paghi 50 euro.

La partita si gioca. Se la Juventus vince, guadagni 100 euro e ti vengono depositati automaticamente sul tuo conto. In tutti gli altri casi verrano prelevati 50 euro.

Questo è un esempio di smart contract su Ethereum piuttosto semplice, ma ipoteticamente è possibile eseguire qualunque tipo di algoritmo su Ethereum.

Tanto che appunto, come ti ho anticipato prima, molte delle altre criptovalute si appoggiano proprio sulla blockchain di Ethereum. Scopriamo un po’ di più su queste monete alternative.

Nel mentre, se vuoi scoprire di più sul funzionamento degli Smart contract guarda questo video.

Cosa sono le Altcoin?

Tutte le valute, escluse Bitcoin e Ethereum, vengono classificate come altcoin. Se ti stai chiedendo quali sono le principali Stablecoin basta che scorri poco in sù questo articolo nella sezione “quali sono le principali criptovalute”. Elimina Bitcoin ed Ethereum dalla lista ed ecco le principali Altcoin!

Oltre alle Altcoin, esistono altre sottocategorie. La principale sottocategoria sono le Stablecoin.

Cosa sono le Stablecoin?

Le Stablecoin sono delle criptovalute che mimano il valore delle valute FIAT.

Non Fiat come la macchina, ma come: l’euro, il dollaro, il franco svizzero e la sterlina.

Queste valute servono per facilitare gli scambi tra le valute e le criptovalute o per “parcheggiare” le proprie criptovalute in un luogo “sicuro”, il cui valore è ancorato ad una valuta tradizionale.

Nello specifico le Stablecoin possono essere usate per:

  • convertire la liquidità da moneta tradizionale FIAT a moneta digitale
  • trasferire il denaro e convertirlo da una valuta all’altra
  • risparmiare sui costi di conversione tra criptovalute moneta FIAT

Quali sono le principali Stablecoin?

Le principali Stablecoin sono:

  • Dai
  • Tether
  • USD Coin
  • Binance USD
  • TrueUSD
  • QCash
  • Gemini Dollar

Ne esistono molte altre ma queste sono le principali. 

Come scegliere una Stablecoin

Prima di scegliere una Stablecoin assicurati di scegliere un progetto serio e che dia delle garanzie ai suoi utilizzatori. Le crypto sono un mondo super interessante, ma siamo ancora nel Far West. Le truffe sono all’ordine del giorno.

Nel 2021, dopo il successo della serie SQUID Game su Netflix è stato creato un token con lo stesso nome. Grazie all’attenzione generata dalla serie il token è passato da valere pochi centesimi a centinaia di euro. Per poi scendere praticamente a 0 nell’arco di una giornata. Il risultato è che centinaia di “investitori” (probabilmente il termine investitore è usato un po’ a sproposito qua visto che probabilmente non sapevano neanche quello che stavano facendo) hanno perso i loro soldi.

criptovaluta-SQUID-grafico-prezzo

Quindi stai attento e pensaci due volte prima di dare a qualcuno i soldi che hai guadagnato con tanta fatica.

Il caso SQUID è stato particolarmente evidente. Pensa però che talvolta anche quando la “truffa è pubblica” le persone sono disposte a speculare su monete improbabili pur di guadagnare. In poche parole fare il classico “pump and dump”, cioè acquistare a basso prezzo, pompare artificialmente il valore, e uscire prima che il mercato si renda conto di essere stato stato alterato.

E’ quello che è successo con Fluffy Coin, un token creato per scherzo da un giovane YouTuber americano. Dopo aver spiegato quanto sia facile creare un token e alterare il numero di fan sui social, il token che ha creato come esempio è letteralmente esploso, rendendolo multi-milionario.

Anche nel caso delle Stablecoin c’è da prestare molta attenzione visto che potenzialmente dovrebbero essere il nostro “porto sicuro” delle crypto.

Una Stablecoin seria dovrebbe avere una corrispondenza 1:1 con la valuta FIAT di riferimento.

Per esempio la Tether deve possedere nelle proprie riserve 1 dollaro americano per ogni dollaro americano digitale che mette a disposizione degli utilizzatori della sua Stablecoin.

In verità non è necessario che sia proprio 1 dollaro americano, ma deve essere qualcosa che abbia un valore equivalente ad 1 dollaro, come per esempio oro o altri asset finanziari e non (azioni, obbligazioni, fondi, immobili, arte, o addirittura NFT ecc).

Ora che abbiamo visto tutti i concetti fondamentali sulle criptovalute:

  • cos’è la blockchain
  • come funziona il mining ed i problemi del mining
  • come funziona il Bitcoin e l’Ethereum
  • cosa sono e quali sono le principali Altcoin e Stablecoin

Non ci resta che andare a vedere alcuni aspetti pratici legati all’investimento in criptovalute. La teoria è fondamentale per capire quello stiamo facendo ed evitare errori costosi. Alla fine però quello che conta è la pratica, sporcarsi le mani e fare un po’ di esperienza.

Prima di proseguire ti consiglio di leggere questi 3 articoli:

  1. Guida definitiva alla finanza personale
  2. INIZIARE AD INVESTIRE: 4 domande che devi farti
  3. 10 ERRORI che ogni investitore commette

Ti preannuncio che non sono specifici sulle criptovalute, ma sono fondamentali per imparare a fare una corretta pianificazione finanziaria e non rischiare di perdere i tuoi soldi.

Come investire in criptovalute

Ci sono 5 modi per investire in criptovalute:

  1. Acquistare la criptovaluta
  2. Minare la criptovaluta
  3. Investire in ETF Spot-Bitcoin
  4. Investire in ETN Bitcoin o Ethereum
  5. Investire in CFD sulle criptovalute
  6. Investire in ETF sulla Blockchain

Il primo metodo è sicuramente il più conosciuto ed il più “scontato”: acquistare la criptovaluta vera e propria. Come vedremo tra pochissimo esistono delle piattaforme apposite in cui è possibile acquistare, vendere e scambiare criptovalute (gli exchange).

Il secondo modo per investire in criptovalute è minare la criptovaluta. Come abbiamo ripetuto più volte, le criptovalute sono la ricompensa per l’attività di mining. Collegando il tuo PC o costruendo un mining rig puoi iniziare a minare criptovalute. Attento però. 

In alcuni casi il costo dell’energia elettrica consumata può essere più alto del guadagno ottenuto dal mining.

Inoltre la maggior parte dei PC non è adatto al mining. Quindi ti sconsiglio vivamente di tentare questa strada, a meno che tu non abbia un bel po’ di soldi da investire e tu non lo voglia fare a livello “professionale”.

Il terzo modo è investire in ETF Spot-Bitcoin. Questi ETF sono una novità e, almeno per il momento, sono riservati al mercato americano. Sono una valida alternativa per investire in criptovalute tramite un broker finanziario tradizionale e senza dover gestire un wallet.

Il quarto e quinto metodo, investire in ETN o in CFD, prevedono invece di acquistare prodotti che mimano l’andamento delle criptovalute sottostanti, per esempio il Bitcoin o l’Ethereum. 

Il sesto metodo, investire in ETF sulla Blockchain,  invece è un po’ più ricercato e di nicchia. Consiste nell’acquistare quote di un fondo che investe in azioni di società che sviluppano la blockchain o che utilizzano questa tecnologia. Questo metodo ha il vantaggio che è praticamente impossibile perdere tutti i soldi e ti permette di investire su tutto il settore delle crypto senza acquistare tutte le centinaia di valute disponibili.

Il metodo 3, 4, 5 e 6 hanno il vantaggio di essere strumenti quotati e sono perciò rigidamente regolamentati. Questo vuol dire che anche gli intermediari sono sottoposti a severi controlli e di conseguenza gli investitori sono sempre tutelati.

Purtroppo però questi strumenti hanno lo svantaggio di essere classificati come strumenti finanziari e non come valute, di conseguenza sono soggetti ad una tassazione differente.

Se vuoi scoprire di più sull’argomento ti consiglio di leggere questi 2 articoli:

Quali sono le piattaforme investire in criptovalute?

criptocurrency-trading-bitcoin-ethereum

Se pensi di investire in criptovalute investendo nella singola criptovaluta allora probabilmente ti starai chiedendo quali sono le migliori piattaforme per farlo.

Prima di vedere i nomi è importante dare un’osservazione. 

L’investimento tramite exchange al momento non è ancora ben regolamentato.

Di conseguenza ci sono decine di siti online che ti propongono questo servizio, ma non tutti sono completamente affidabili (molti investitori l’hanno scoperto a loro spese purtroppo).

Di conseguenza ti consiglio di utilizzare solamente i siti più conosciuti.

Magari ti costano un po’ di più, ma questo costo aggiuntivo potrebbe essere giustificato se ti permette di evitare lo sbattimento di dover andare per le vie legali per recuperare i tuoi soldi.

Come conservare le criptovalute in sicurezza

Se pensi di investire in criptovalute investendo nella singola criptovaluta allora probabilmente ti starai chiedendo dove poter conservare le tue crypto in sicurezza.

Quando apri un conto con un exchange le criptovalute non sono totalmente tue visto che è la piattaforma a gestirle.

Se da una parte è vero che tutte le transazioni sono registrate sulla blockchain, dall’altra non dobbiamo dimenticarci che è tutto anonimo. E’ possibile vedere le transazioni, quando, quanti soldi e a che wallet sono stati inviati i soldi ma non è possibile conoscere il proprietario del wallet.

Sulla blockchain non viene salvata la proprietà del wallet.

Perciò è tua responsabilità assicurarti che nessun malintenzionato acceda al tuo wallet.

In passato è capitato anche che gli exchange venissero hackerati e che gli utenti perdessero le proprie criptovalute. Da qui la necessità di mettere le proprie crypto al sicuro.

Il modo più sicuro disponibile al momento sul mercato per conservare le criptovalute è salvarle su un hard wallet.

Una specie di chiavetta USB su cui vengono salvate in maniera sicura le tue password di accesso al wallet.

Probabilmente in futuro scriverò un articolo su come configurare un hard wallet quindi mi raccomando, iscriviti alla newsletter per non perdertelo.

Cos’è lo Staking di criptovalute?

Lo staking di criptovalute  è una funzionalità offerta dagli exchange che permette di guadagnare interessi sulle criptovalute depositate.

In realtà lo staking è qualcosa di molto più complesso, legato al processo di validazione dei processi della blockchain. In due parole, alcune nuove blockchain stanno cercando di aumentare l’efficienza del processo di elaborazione delle transazioni. Questo richiede però di bloccare delle quantità di criptovaluta.

Attraverso la funzionalità staking offerta dai principali exchange si mettono a disposizione delle criptovalute per alimentare questo processo.

In cambio del “prestito” fatto dall’utente, si ottengono degli interessi che possono oscillare dal 2-3%, fino quasi al 20%.

Se vuoi scoprire di più su questa funzionalità leggi questo articolo che ho scritto qui su Investimi.

Conti deposito criptovalute | Convengono? Sono sicuri?

Investire vs trading in criptovalute

trading-analisi-tecnica

Una differenza fondamentale che devi assolutamente conoscere è quella tra fare trading e investire in criptovalute.

Investire in criptovalute vuol dire credere nell’utilità delle criptovalute e acquistarle per mantenerle a lungo termine.

Fare trading di criptovalute vuol dire speculare sulle oscillazioni temporanee del prezzo di una moneta. Fare trading vuol dire analizzare statisticamente la probabilità che il prezzo della moneta salga o scenda nel medio-breve termine.

Questi due approcci sono lontanissimi l’uno dall’altro e richiedono delle competenze molto diverse. Ne ho parlato più in dettaglio qui: Scommettere in borsa, Investire e fare Trading: LE DIFFERENZE.

In generale comunque le competenze necessarie per fare trading in maniera profittevole sono molto specifiche e avanzate. Non a caso, solo 3 trader su 10 guadagna veramente con il trading.

Quindi ti sconsiglio vivamente di improvvisati trader. Concentriamoci quindi sulle strategie di investimento in criptovalute per il lungo termine.

Strategie di investimento in criptovalute

Se vuoi investire in criptovalute per il lungo termine puoi adottare diverse strategie:

  • Piano di Accumulo di Capitale (PAC)
  • Piano di Investimento di Capitale (PIC)

Il PAC tradizionale consiste nel fare investimenti periodici di una somma costante. Per esempio acquistare 200 euro ogni 3 mesi per 10 anni.

Il PIC invece consiste nell’investire tutto e subito, per esempio 5000 euro domani.

Ovviamente queste sono strategie base e possono essere combinate e personalizzate.

Per esempio se hai deciso di destinare alle criptovalute un capitale di 10.000 euro potresti scegliere di fare un PIC di 3000 euro subito e poi investire la parte restante con un PAC da 200 euro ogni mese.

Oppure potresti scegliere di fare quello che alcuni chiamano “smart PAC”, ossia investire di più quando i prezzi delle criptovalute scendono. Se vuoi scoprire di più su PIC e PAC puoi leggere questo articolo: PIC VS PAC: strategie per investire a lungo termine

Se però vuoi una panoramica più ampia del mondo degli investimenti e di come gestire al meglio i tuoi soldi per non esporti troppo al rischio (che è molto alto nel mondo delle criptovalute) ti raccomando di leggere l’articolo su come costruire e gestire un portafoglio di investimento.

Leggi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto