Quale è la composizione del portafoglio All-Weather? Come adattarla all’investitore italiano? Quali ETF utilizzare? Conviene?
L’All-Weather Portfolio, detto anche All-Season Portfolio, è uno dei Lazy Portfolios più noti e viene considerato uno dei più resistenti in caso di crisi di mercato.
L’All-Weather Portfolio è stato reso famoso da Tony Robbins nel libro “Money: Master the game”. Un classico per coloro che approcciano per la prima volta il mondo della finanza personale!
L’All-Weather Portfolio è stato studiato da Ray Dalio, fondatore di Bridgewater Associates, uno degli Hedge Funds più famosi al mondo.
Questo portafoglio è progettato per funzionare bene in qualsiasi condizione economica grazie alla diversificazione tra diverse asset class:
- azioni
- obbligazioni
- oro
- materie prime
Ma come si è comportato storicamente? Quali sono i suoi punti di forza e di debolezza? Per chi è più indicato?
Scopriamolo!
Struttura dell’All-Weather Portfolio
L’All-Weather Portfolio è composto da cinque classi d’investimento, distribuite in modo da massimizzare la stabilità in ogni fase del ciclo economico.
Asset | Percentuale | Strumenti Tipici |
Azioni | 30% | ETF S&P 500 |
Obbligazioni di lungo termine | 40% | ETF Treasury Bonds 20+ anni |
Obbligazioni di medio termine | 15% | ETF Treasury Bonds 7-10 anni |
Oro | 7.5% | ETC Gold |
Materie prime | 7.5% | ETC Commodity Broad Index |
Perché proprio queste 5 asset class? Perché ognuna di queste si comporta bene nei diversi scenari economici che caratterizzano il ciclo economico.
- Espansione → Le azioni tendono a crescere
- Inflazione → L’oro e le materie prime si apprezzano e proteggono il capitale
- Recessione → Le obbligazioni di lungo termine tendono a crescere
- Deflazione → Le obbligazioni di breve termine garantiscono stabilità
L’idea di fondo è che ci sarà sempre almeno un asset in crescita, indipendentemente dalle condizioni economiche.
Le Azioni storicamente hanno avuto un buon rendimento e anche una certa stabilità nel lungo termine. Sono l’ingrediente che tende a generare il rendimento nel lungo termine.
Le Obbligazioni di lungo termine proteggono il portafoglio in caso di recessioni e di crolli del mercato azionario.
Le Obbligazioni di breve termine danno stabilità nel breve termine e in caso di aumento dei tassi d’interesse.
L’Oro si è dimostrato particolarmente efficace nel proteggere il portafoglio dall’inflazione dai rischi legati all’instabilità geo-politica.
Le Materie prime tendono a schermare dall’inflazione.
Ha funzionato questa strategia?
Andiamo a vedere le performance storiche dell’All-Weather Portfolio.
Performance Storiche dell’All-Weather Portfolio
Parametro | All-Weather | S&P 500 | 60/40 |
Rendimento Medio Ann. | 7-8% | 10% | 6-7% |
Volatilità (Deviazione Std.) | 7-9% | 15-20% | 10-12% |
Max Drawdown (Perdita massima in crisi) | -15% | -50% | -30% |
Sharpe Ratio (Rendimento/Rischio) | 0.8 | 0.6 | 0.65 |
Cosa vogliono dire questi numeri?
- L’All-Weather Portfolio ha avuto un rendimento medio annuo inferiore a quello dell’S&P 500, ma con molto meno rischio.
- La volatilità è pressoché dimezzata rispetto all’S&P 500, ma è anche inferiore rispetto al 60/40
- Durante le recessioni l’All-Weather ha avuto un drawdown dimezzato rispetto al 60/40 e un quarto del 100% azionario
- Ha avuto un indice Sharpe alto, con un rendimento assoluto di tutto rispetto, indice del fatto che l’All-Weather è molto efficace nel portare rendimento e mitigare i rischi.
Come ha performato l’All-Weather durante le recenti crisi di mercato?
Evento | All-Weather | S&P 500 |
Crisi Dot-com (2000-2002) | -5% | -40% |
Crisi Finanziaria (2008-2009) | -10% | -50% |
Covid Crash (2020) | -4% | -35% |
Come puoi vedere, l’All-Weather si è dimostrato particolarmente efficace nel proteggere il capitale nelle grandi crisi di mercato recenti.
A Chi Conviene l’All-Weather?
Ora che abbiamo visto le performance storiche del portafoglio All-Weather, non ci resta che capire se effettivamente conviene. O per meglio dire: a chi conviene.
L’All-Weather è indicato per gli investitori che:
- hanno una tolleranza al rischio medio-bassa (come abbiamo visto infatti questo portafoglio ha avuto drawdown contenuti anche durante le crisi)
- non vuole complicarsi la vita con troppi strumenti (sono sufficienti 5 ETF per riprodurlo)
- ha un orizzonte temporale di medio-lungo termine (è nel lungo termine infatti che si vedono le qualità di questo Lazy Portfolio)
Al contrario non è indicato per:
- chi vuole massimizzare i rendimenti ad ogni costo (per quest’obiettivo la strategia “VWCE and Chill” potrebbe essere più sensata)
- investitori che voglio essere attivi (se vuoi una strategia più attiva per “cogliere occasioni” con asset allocation tattica o dinamica)
- chi ha un orizzonte temporale di breve periodo (pochi anni)
Attenzione però, l’All-Weather nella sua forma originale è stato studiato per investitori americani.
Come ricreare l’All-Weather in Italia?
Come ricreare l’All-Weather in Italia
Come abbiamo nell’analisi della struttura dell’All-Weather, questo portafoglio nella sua forma originale prevede di investire:
- 30% in Azioni Americane
- 40% Titoli di Stato Americani a lunga scadenza
- 15% Titoli di Stato Americani a breve scadenza
- 7,5% in Oro
- 7,5% in Materie Prime
Questa asset allocation però sarebbe totalmente folle per un investitore italiano dato che è esposta al 85% agli USA e al dollaro americano.
Come adattare dunque l’All-Weather ad un investitore italiano?
Una soluzione per “italianizzare” l’All-Weather potrebbe essere quella di trasformare l’allocazione americana in allocazione globale.
Vediamo come si potrebbe fare:
Asset Class | Peso | ETF |
Azioni Large Cap | 30% | ETF MSCI World o All-World |
Obbligazioni di lungo termine | 40% | ETF Obbligazionario Governativo Europeo o Globale 20+ |
Obbligazioni di medio termine | 15% | ETF Obbligazionario Governativo Europeo o Globale 7-10 anni |
Oro | 20% | ETC Gold |
Materie Prime | 7.5% | ETC Commodity Broad Index |
Come vedi, in questo All-Weather “italiano” la componente di azionario americano è stata sostituita con l’azionario mondiale.
Per la componente obbligazionaria del portafoglio invece le opzioni sono 2:
- esposizione globale
- esposizione europea
Nel primo caso si ha un maggiore livello di diversificazione, ma anche maggior rischio di cambio (a meno che non si opti per un ETF Hedged, con copertura valutaria).
Nel secondo caso non si ha alcun rischio di cambio, ma si è esposti solamente all’Europa e alle sue politiche monetarie (nel bene e nel male).
Per quanto riguarda l’oro invece, si può mantenere la stessa identica allocazione, con un ETC sull’oro.
Analogamente, per le materie prime si può utilizzare un ETC sulle materie prime.
Per quanto riguarda le piattaforme d’investimento necessarie per acquistare effettivamente questi strumenti, le opzioni a disposizione degli investitori italiani sono molte.
Tuttavia ce ne sono alcune più ottimizzate delle altre quando si tratta di gestire un investimento a lungo termine in ETF.
Per esempio, ci sono numerose piattaforme che permettono di automatizzare il processo di acquisto delle quote mediante un Piano di Accumulo Automatico.
Altre invece permettono di investire gratis, senza alcuna commissione di transazione sugli ETF.
Per maggiori dettagli ti rimando a questa analisi:
All-Weather – Conclusioni
L’All-Weather è uno dei Lazy Portfolio più famosi. E non è un caso. Infatti storicamente ha avuto un rapporto rischio-rendimento particolarmente interessante: con alti rendimenti e rischi molto contenuti.
L’All-Weather originale è composto da:
- 30% in Azioni Americane
- 40% Titoli di Stato Americani a lunga scadenza
- 15% Titoli di Stato Americani a breve scadenza
- 7,5% in Oro
- 7,5% in Materie Prime
Nella sua versione italiana invece l’All-Weather potrebbe essere composto da:
- 30% Azionario globale
- 40% Titoli di Stato europei o mondiali a lunga scadenza
- 15% Titoli di Stato europei o mondiali a breve scadenza
- 7,5% in Oro
- 7,5% in Materie Prime
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