Sharpe ratio – Cosa è e come usarlo

Cos’è lo Sharpe Ratio? Come si calcola? Perché è importante?

Lo Sharpe Ratio, conosciuto anche come Indice di Sharpe, è uno degli indicatori più utilizzati per valutare il rischio di un titolo o di un portafoglio.

In questo articolo andremo quindi ad analizzare, con termini semplici e comprensibili:

  • cos’è lo Sharpe Ratio
  • come calcolarlo
  • perché è importante

Iniziamo proprio rispondendo alla prima domanda: cos’è lo Sharpe Ratio?

Cos’è lo Sharpe Ratio?

Lo Sharpe Ratio è un indicatore finanziario coniato da William F. Sharpe, premio Nobel per l’economia nel 1990.

Lo Sharpe Ratio è ampiamente utilizzato per misurare la “qualità” di un investimento. Come regola generale, maggiore è lo Sharpe Ratio, migliori sono le performance del titolo.

Immagina di avere due opzioni di investimento: l’opzione A offre un rendimento del 6% all’anno, mentre l’opzione B offre un rendimento del 8%. Inizialmente, l’opzione B sembra essere la scelta migliore, ma c’è un dettaglio importante da considerare: l’opzione A ha un rischio molto più basso rispetto all’opzione B.

Il Sharpe Ratio ti aiuta a confrontare questi due investimenti considerando sia il rendimento che il rischio.

In altre parole, lo Sharpe Ratio, è un metodo per calcolare il famoso rapporto rischio-rendimento.

Perché lo Sharpe ratio è importante?

Ora che abbiamo capito cos’è lo Sharpe Ratio, vediamo perché è importante conoscerlo.

Lo Sharpe Ratio riassume al suo interno molte informazioni. Con un solo valore numerico permette di valutare se un investimento offre un equilibrio adeguato tra rendimento e rischio. Un valore elevato dello Sharpe Ratio indica che un investimento sta ottenendo un rendimento significativo in rapporto al rischio. In altre parole indica che l’investimento può essere particolarmente attraente per gli investitori.

In particolare, lo Sharpe Ratio è molto utile per confrontare diversi titoli o tipologie di investimento. Quando hai a disposizione diverse opzioni di investimento, ciascuna con rendimenti e rischi differenti, lo Sharpe Ratio diventa uno strumento prezioso per il confronto. Ti consente di valutare quale investimento offre il miglior equilibrio tra rendimento e rischio. Questo è particolarmente importante quando stai costruendo il tuo portafoglio e devi decidere in quali asset allocare i tuoi fondi.

Ugualmente, se possiedi già degli investimenti, lo Sharpe Ratio ti permette anche di valutare le performance complessive del portafoglio, in rapporto al rischio complessivo.

In altre parole, puoi utilizzare lo Sharpe ratio come guida per massimizzare il rendimento per unità di rischio e ottimizzare così il tuo portafoglio d’investimento.

Come si calcola lo Sharpe Ratio?

Ora che abbiamo compreso l’importanza dello Sharpe Ratio, andiamo a vedere come calcolarlo. La buona notizia è che il calcolo dello Sharpe Ratio non è così complicato come potrebbe sembrare.

Per calcolare lo Sharpe Ratio, avrai bisogno di tre componenti principali:

  • rendimento dell’investimento da analizzare
  • rendimento dell’investimento “risk-free”
  • volatilità dell’investimento da analizzare 

Il rendimento dell’investimento da analizzare rappresenta il guadagno o la perdita che hai ottenuto dall’investimento in un determinato periodo di tempo. Questo rendimento può essere espresso in modo giornaliero, mensile o annuale, a seconda delle tue preferenze.

Il rendimento dell’investimento “risk-free”è il tasso di rendimento che potresti ottenere da un investimento privo di rischio. Come riferimento per gli investimenti italiani ed europei si utilizza solitamente il rendimento dei titoli di Stato tedeschi. Tuttavia puoi scegliere anche qualche altro strumento come riferimento, per personalizzare questo valore. Per esempio potresti utilizzare il rendimento di un conto deposito.

La volatilità dell’investimento da analizzare lore rappresenta la variabilità dei rendimenti del tuo investimento nel tempo. Maggiore è la volatilità, maggiore è il rischio associato all’investimento. Spesso si utilizza la deviazione standard dei rendimenti dello strumento finanziario sotto analisi nel periodo di riferimento come misura della volatilità.

Una volta che hai raccolto questi dati, la formula per il calcolo dello Sharpe Ratio è il seguente:

Sharpe Ratio = (Rendimento dell’Investimento – Tasso Senza Rischio) / Volatilità dell’Investimento

In termini pratici, per calcolare lo Sharpe Ratio puoi seguire questi passaggi:

  1. Calcola il rendimento dell’investimento nel periodo considerato. Ad esempio, se stai valutando l’andamento di un portafoglio azionario nell’ultimo anno, calcola il rendimento totale di quel portafoglio in quel periodo.
  2. Determina il rendimento dell’investimento “risk-free”. Ad esempio, puoi considerare il rendimento di un Titolo di Stato tedesco con scadenza a 1 anno. In alternativa, se non sai come fare a trovare questo valore, utilizza il rendimento di un conto deposito. Basta una rapida ricerca sul web per trovare gli interessi offerti dal conto deposito.
  3. Calcola la volatilità dell’investimento. Questo passaggio può richiedere un po’ più di lavoro, poiché dovrai calcolare la deviazione standard dei rendimenti del tuo investimento nel periodo considerato. Esistono strumenti e software che possono semplificare questo calcolo, ma è importante avere familiarità con il concetto di deviazione standard. Per maggiori informazioni ti rimando all’articolo di approfondimento sulla volatilità in cui viene spiegato nel dettaglio come calcolare la volatilità. (Vai all’articolo)
  4. Inserisci i valori ottenuti nei passaggi precedenti nella formula dello Sharpe Ratio per ricavare il valore che stavi cercando! Questo ti darà un numero che rappresenta il rapporto tra il rendimento aggiuntivo che stai ottenendo rispetto al tasso senza rischio e il rischio che stai assumendo.

Pro e Contro dello Sharpe Ratio come misura del rischio

Ora che abbiamo imparato cos’è lo Sharpe Ratio e come calcolarlo, possiamo a vedere i pro ed i contro di utilizzare questo parametro come strumento di misura del rischio.

Iniziamo dai vantaggi dello Sharpe Ratio.

Vantaggi dello Sharpe Ratio

  • Lo Sharpe Ratio ti permette di confrontare facilmente diversi investimenti o portafogli, aiutandoti a identificare quale offre il miglior equilibrio tra rendimento e rischio.
  • Lo Sharpe Ratio si concentra sul rendimento extra che ottieni rispetto al tasso senza rischio, che è un concetto fondamentale negli investimenti
  • Il calcolo dello Sharpe Ratio è relativamente semplice da capire e da fare. Questa semplicità lo rende accessibile anche per gli investitori meno esperti.

Svantaggi dello Sharpe Ratio

  • La scelta del tasso risk-free può variare da persona a persona e da contesto a contesto. Un cambiamento nel tasso risk-free può influenzare notevolmente il valore dello Sharpe Ratio.
  • Lo Sharpe Ratio non tiene conto delle condizioni di mercato o degli eventi straordinari che possono influenzare il rendimento e il rischio. Può essere influenzato da periodi di volatilità improvvisa.
  • Lo Sharpe Ratio ti aiuta a valutare gli investimenti esistenti, ma non ti dice quali asset specifici o strategie di investimento sono adeguati per la tua propensione al rischio e per il tuo orizzonte temporale.
  • Lo Sharpe Ratio si concentra sul rischio finanziario, misurato dalla deviazione standard. Tuttavia la deviazione standard stessa ha dei limiti come misura del rischio. Ne consegue che anche lo Sharpe Ratio è soggetto a questi limiti.

Lo Sharpe Ratio è uno strumento utile per valutare il rapporto rischio rendimento di un investimento, ma deve essere utilizzato con consapevolezza dei suoi limiti. 

Andiamo quindi a vedere altri metodi per stimare il rischio di un titolo o di un portafoglio d’investimento.

Alternative allo Sharpe Ratio per stimare il rischio

Volatilità

La volatilità è una misura della dimensione e della frequenza delle oscillazioni del prezzo di un titolo.

Una volatilità più elevata indica una maggiore variabilità e quindi un potenziale rischio più elevato. Gli investitori spesso monitorano la volatilità per comprendere come gli asset finanziari si comportano in diverse condizioni di mercato. Un’analisi della volatilità può essere utile per individuare periodi di maggiore incertezza o stress del mercato e adottare strategie adeguate per mitigare il rischio.

La volatilità è calcolata mediante la deviazione standard dei rendimenti di un titolo in un dato periodo. Quindi la volatilità è una misura molto rapida e semplice da calcolare.

Value at Risk (VaR)

Il Value at Risk è una misura statistica che stima la massima perdita potenziale che un investimento o un portafoglio potrebbe subire entro un certo intervallo di confidenza e un periodo di tempo specifico. Ad esempio, un VaR del 5% a 30 giorni di $10.000 indica che c’è una probabilità del 5% che la perdita massima sia superiore a $10.000 entro i successivi 30 giorni.

Il VaR fornisce una visione sintetica del potenziale rischio di perdita e viene utilizzato per valutare la robustezza di un portafoglio o di un investimento in scenari di stress. Gli investitori possono adattare il livello di confidenza e il periodo di tempo del VaR in base alla loro tolleranza al rischio e alle esigenze specifiche.

Beta

Il beta misura la sensibilità di un titolo rispetto alle fluttuazioni del mercato. Un beta di 1 indica che il titolo tende a muoversi in linea con il mercato. Un beta superiore a 1 indica che il titolo è più volatile rispetto al mercato, mentre un beta inferiore a 1 indica una maggiore stabilità.

Sortino Ratio

Il Sortino Ratio è un indicatore che misura il rendimento di un investimento rispetto al rischio assunto. Esso tiene conto del rendimento del portafoglio in eccesso rispetto al tasso privo di rischio (solitamente il rendimento di un titolo di Stato Americani o Tedeschi) e della volatilità del portafoglio. Un rapporto di Sharpe più elevato indica un miglior rapporto tra rendimento e rischio.

Il Sortino Ratio è molto simile allo Sharpe Ratio. La differenza sostanziale tra questi due parametri sta nel calcolo della volatilità. Nel caso dello Sharpe Ratio la volatilità viene calcolata genericamente come la deviazione standard dei rendimenti. Nel Sortino Ratio invece si tiene conto del fatto che la volatilità “positiva”, cioè le oscillazioni di crescita del prezzo, non è negativa e che quindi può avere poco senso includerla nei “rischi”.

In altre parole, lo Sharpe Ratio considera nel rischio sia la volatilità positiva, che negativa, mentre il Sortino Ratio considera nel  rischio solo la volatilità negativa.

Sharpe Ratio – Conclusioni

Come abbiamo visto lo Sharpe Ratio è un indicatore sviluppato da William F. Sharpe per misurare il rapporto tra il rendimento di un investimento e il rischio associato. Questa metrica è molto importante perché aiuta gli investitori a valutare se il rendimento ottenuto è adeguato rispetto al rischio che hanno assunto.

In particolare, lo Sharpe Ratio ha il grande vantaggio di essere molto semplice da calcolare, ma allo stesso tempo di essere anche molto funzionale nel comparare diversi tipi di investimenti e di portafogli di investimento, normalizzando il tutto in base al rischio assunto.

Lo Sharpe Ratio però ha anche dei limiti. Limiti legati principalmente alla definizione di volatilità come deviazione standard.

Pertanto, è consigliabile utilizzare lo Sharpe Ratio in combinazione con altri indicatori di rischio, come il beta, che misura la sensibilità di un titolo o di un portafoglio alle fluttuazioni di mercato, il VaR, che misura il crollo massimo che un portafoglio potrebbe avere in un dato periodo di tempo, o il Sortino Ratio, che è un indice molto simile allo Sharpe Ratio, ma utilizza una diversa definizione di volatilità.

Trovi maggiori dettagli su questi strumenti nell’apposita guida di approfondimento:

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