Gli ETF stanno diventando sempre più diffusi tra gli investitori.
Secondo il Financial Times il patrimonio globale degli ETF ha raggiunto l’astronomica cifra di 15.000 miliardi di dollari nel 2024. Un incremento del 30% rispetto al 2023!
Anche le banche si stanno attrezzando per cavalcare questo trend.
In che modo?
Come puoi investire in ETF tramite la tua banca? Quali sono i costi? Ma soprattutto, conviene?
Prima di approfondire l’argomento però, facciamo un brevissimo ripasso: cosa sono gli ETF e perché si stanno diffondendo così velocemente?
Cosa è un ETF
Un ETF, acronimo di Exchange Traded Fund, non è altro che un fondo quotato scambiato in borsa come se fosse un’azione.
Puoi comprare e vendere le quote in qualunque istante tu desideri (purchè i mercati siano aperti in quel momento chiaramente.
Un ETF funziona come una scatola che raccoglie al suo interno azioni e obbligazioni secondo determinati criteri. Criteri descritti dal benchmark, l’indice che l’ETF si prefigge di seguire.
Perché moltissimi investitori autonomi scelgono questi strumenti per investire?
I grandi vantaggi degli ETF sono:
- Diversificazione (come detto gli ETF includono al loro interno decine, centinaia o addirittura migliaia di azioni e obbligazioni)
- Liquidità (puoi comprarli e venderli pressoché istantaneamente)
- Costi contenuti (costi di gestione molto bassi se paragonati per esempio a quelli dei “cugini” fondi comuni d’investimento)
Detto questo, ipotiziamo che tu voglia investire in ETF tramite la tua banca. Cosa dovresti fare?
Come investire in ETF tramite la tua banca
Ormai quasi tutte le banche italiane dovrebbero permetterti di investire in ETF. Sia tramite consulente o in autonomia tramite un conto titoli con gestione online o in filiale. (Nel caso tu scelga la gestione in filiale, attenzione perché i costi potrebbero essere decisamente superiori e potresti finire per pagare quasi il doppio delle commissioni!)
Nel caso tu decida di investire in ETF tramite il consulente della tua banca, ti invito a confrontarti con lui o lei per capire come e quali ETF si sposano meglio con la tua strategia d’investimento.
Attenzione però che solitamente i consulenti non sono particolarmente contenti di parlare di ETF, dato che spesso le loro guadagnano quando tu investi nei cugini degli ETF, i fondi comuni d’investimento. (ref. costi fondi comuni d’investimento)
Quindi potrebbero non essere molto felici di sapere che tu vuoi investire in strumenti che non lo remunerano.
Ad ogni modo, se dovessi percepire delle ostilità a riguardo ti invito a riconsiderare il tuo rapporto con il consulente, ed esplorare per esempio il mondo della consulenza finanziaria indipendente.
Se vuoi fare una chiacchierata conoscitiva gratuita con un consulente, o se sei interessato ad un’analisi gratuita del tuo portafoglio, ti invito a scoprire di più qui sotto:
Se invece è la prima volta che approcci il mondo degli investimenti, vediamo come puoi investire in ETF in autonomia tramite la tua banca, step by step.
Il primo passo è verificare le commissioni applicate dalla tua banca per l’acquisto e la vendita degli ETF.
Devi sapere infatti che ogni volta che acquisti o vendi quote di ETF, salvo promozioni o condizioni particolari, ti troverai a pagare delle commissioni.
Quanto?
Dipende molto dalla tua banca. Alcune applicano veramente cifre folli! Cifre che possono vanificare anni di rendimenti, specialmente se investi piccole somme!
Immagina di pagare 30 o 50 euro per investirne 200. Capisci che non ha senso.
Quindi assicurati che la tua banca offra condizioni competitive prima di aprire un conto titoli!
Per farti un’idea delle condizioni del mercato, ti invito a fare qualche simulazione con il nostro comparatore di commissioni:
Certo,le commissioni non sono tutto.C’è da valutare l’esperienza d’investimento, i servizi offerti, ecc… ma dalle commissioni non si scappa! Alla fine, immagino che tu voglia investire per fare soldi, non per l’assistenza clienti simpatica!
Per farti un’idea, le commissioni bancarie per investire in ETF online tramite la banca sono pari a circa lo 0,2% del capitale. Le commissioni salgono anche all’1% o più per le operazioni fatte in filiale.
A queste commissioni per l’acquisto o la vendita degli ETF, possono aggiungersi altri costi fissi applicati dalla banca:
- canoni mensili
- costi periodici di custodia dei titoli
- costi di elaborazione dei dividendi (nel caso tu scelga ETF a distribuzione)
Insomma, verifica con attenzione le condizioni offerte dalla tua banca.
Se vuoi approfondire maggiormente, trovi un’analisi dettagliata delle commissioni applicate dalle banche più utilizzate per investire qui sotto:
Una volta scelta la banca o il broker online per i tuoi investimenti non ti resta che attivare il conto titoli.
Il conto titoli è una sorta di conto bancario in cui la banca o il broker tiene i tuoi investimenti in ETF, azioni, obbligazioni, derivati, certificati, ecc..
Una volta attivo il conto titoli potrai finalmente investire in ETF tramite la tua banca o broker!
Ora potrai scegliere se investire tutto subito (strategia PIC) o se investire piano piano, mese dopo mese, con il Piano di Accumulo (PAC).
Per maggiori dettagli su quale strategia scegliere ti rimando al confronto tra PIC e PAC.
In breve, se non hai i soldi o temi di perdere troppi soldi, il PAC potrebbe essere la soluzione più adatta.
Il PAC è una scelta sempre più frequente, tanto che molte piattaforme d’investimento e banche ora permettono di automatizzare il PAC di ETF, tramite apposite funzionalità.
E’ sufficiente impostare qualche parametro come la frequenza d’acquisto, l’importo da acquistare e naturalmente gli ETF da acquistare, e la piattaforma eseguirà automaticamente gli acquisti.
Solo alcune piattaforme hanno questa funzionalità, trovi una lista in questa analisi:
PAC automatico di ETF – 5 Migliori Soluzioni
In alternativa puoi investire in ETF “manualmente” inserendo gli ordini di acquisto e vendita tramite la piattaforma online della banca o recandoti in filiale (soluzione che ti sconsiglio).
Per inserire un ordine di acquisto su un ETF dovrai:
- scegliere quante quote di ETF acquistare
- il prezzo a cui acquistare le quote (il prezzo si aggiorna in base all’andamento dell’indice sottostante). Puoi scegliere se fissare te il prezzo (e in questo caso l’ordine verrà eseguito solo per il prezzo raggiunge il valore da te fissato) o se acquistare al prezzo a cui scambia l’ETF in quel momento (detto ordine “a mercato”)
Abbiamo però saltato un pezzo: come scegliere l’ETF su cui investire? Vediamo come fare passo passo.
Il primo passo è capire come strutturare un portafoglio d’investimento in linea con le tue necessità.
Definisci le tue necessità, i tuoi obiettivi, il tuo orizzonte temporale d’investimento, la tua propensione al rischio, e arriva così a definire la tua asset allocation.
Ora sei pronto a scegliere il giusto ETF.
Gli ETF sono categorizzati in base a:
- nome
- un codice identificativo univoco detto ISIN
- un il benchmark (l’indice che segue l’ETF)
- il tipo di replica (sintetica o fisica)
- i costi (TER)
- se distribuisce o reinveste i dividendi (distribuzione VS accumulazione)
- con o senza protezione sul tasso di cambio
- strategia (long, short, a leva)
Insomma, hai un bel po’ di cose da studiare prima di procedere all’acquisto! Per questo potrebbero esserti utili le Guide Premium di Investimi, che raccolgono tutte queste informazioni in un unico luogo!
Detto questo, vediamo alcuni consigli pratici per investire in ETF senza commettere i tipici errori degli investitori alle prime armi (e non solo!)
Consigli pratici per iniziare a investire in ETF
Vediamo ora alcuni consigli pratici su come iniziare ad investire in ETF tramite banca.
Definisci le tue necessità
Ne abbiamo già parlato brevemente nei capitoli precedenti. Spesso gli investitori alle prime armi si pongono le domande sbagliate. Iniziano sempre cercando di capire quale sia il “miglior ETF”.
Come ti ho detto però questa è l’ultima domanda che devi farti. Prima devi partire col definire le tue necessità:
- Definisci il tuo profilo di rischio (prudente, bilanciato, dinamico)
- Rifletti sul tuo orizzonte temporale (breve, medio, lungo termine)
- Stabilisci un obiettivo finanziario (es. pensione, prima casa, libertà finanziaria)
Solo una volta che avrai definito questi aspetti potrai iniziare a pensare a quali ETF utilizzare per investire.
Inizia con calma
Se sei alle prime armi, ti consiglio di non buttarti a capofitto con tutto il capitale.
Inizia con qualche test con cifre medio/piccole. Prendi confidenza con i mercati e con le oscillazioni che comporta essere investiti.
Dopotutto questi aspetti di finanza comportamentale sono spesso determinanti. Fanno la differenza tra guadagnare e perdere soldi sui mercati!
Ti invito quindi a leggere questa guida per iniziare ad investire piccole cifre sui mercati.
Diversifica
Investire tutto nel mitico ETF megatrend del momento e raddoppiare i soldi in pochi anni?
Pessima idea!
A meno che tu non sia il nuovo Warren Buffett, non puoi permetterti di prendere rischi specifici!
La diversificazione, cioè investire in titoli i cui prezzi si muovono in maniera slegata (in termini matematici, sono poco correlati), è spesso considerata l’unico pasto gratis in finanza!
Come Investire in ETF in banca – Conclusioni
Che tu scelga di investire in ETF in banca, in autonomia, tramite il consulente della banca o tramite un consulente finanziario indipendente, in ogni caso è fondamentale che tu sappia cosa sta accadendo.
E’ il modo migliore per non avere sorprese negative!
Delegare una parte delle responsabilità al consulente può essere sensato. Non è detto che tu abbia la voglia o il tempo per gestire i tuoi investimenti in totale autonomia.
Però affidarsi alla cieca non è mai una buona idea!
Ecco perchè ti consiglio di approfondire ulteriormente la questione investimenti, leggendo questa guida gratuita:








