Rischi BTP | 3 ragioni per non investirci

rischi BTP

Quali sono i rischi dei BTP? Conviene investirci? Quali sono le alternative?

Che si tratti di un BTP standard, di un BTP Italia, di un BTP valore o di un BTP futura poco importa. Investire in BTP porta con sé degli inevitabili rischi.

Quali sono quindi i rischi dei BTP?

E per quale ragione non dovresti investire in BTP?

Se stai cercando una risposta a queste domande sei nel posto giusto. Andiamo a vedere le 3 tipologie di rischio che caratterizza i BTP.

Rischi dei BTP

I BTP vengono spesso associati a qualcosa di affidabile e sicuro. Qualcosa che sicuramente non ci farà perdere soldi. La cultura popolare infatti li definisce “un investimento sicuro”. 

Se anche te sei uno di quelli che ancora crede in questo mito, ti devo dare una brutta notizia.

Come tutti gli strumenti finanziari, anche i BTP sono soggetti a varie tipologie di rischio.

Andiamo quindi a scoprire quali sono le diverse tipologie di rischio dei BTP:

  • Rischio inflazione
  • Rischio di prezzo
  • Rischio emittente / solvibilità

Approfondiamo queste tipologie di rischio.

Rischio inflazione

Il rischio d’inflazione fa riferimento al fatto che il potere d’acquisto del denaro investito può diminuire nel tempo a causa dell’aumento dei prezzi.

Se l’inflazione supera il tasso di interesse dell’obbligazione durante il suo periodo di validità, il rendimento reale dell’investitore diminuisce.

Cosa vuol dire tutto questo?

L’abbiamo sperimentato sulla nostra pelle nel periodo post Covid quando i prezzi delle materie prime e dell’energia sono schizzati alle stelle. In generale il costo della vita si è alzato, e se prima del Covid con 1.000€ potevamo sopravvivere, nell’era post Covid magari abbiamo bisogno di 1.200€ per acquistare gli stessi beni e servizi.

Questo vuol dire che in generale il valore del denaro è calato. E quando dico denaro, non parlo solo di liquidità. 

Tutto ciò che non ha avuto un rendimento superiore all’inflazione si è svalutato, inclusi con ogni probabilità anche i tuoi BTP.

Per combattere il rischio di inflazione esistono delle alternative più efficaci. Le ho riassunte in questo articolo:

3 Strategie per combattere l’inflazione con gli investimenti

Rischio di prezzo

Il prezzo di un BTP è influenzato da diversi fattori, tra cui le classiche dinamiche di mercato, legate a domanda e offerta. 

A loro volta queste dinamiche sono influenzate dall’andamento dei tassi di interesse stabiliti dalla banca centrale. 

Quando i tassi di interesse aumentano, il rendimento di un’obbligazione a tasso fisso diventa relativamente meno attraente e il prezzo dell’obbligazione diminuisce.

Quindi, un aumento dei tassi di interesse di solito porta a una diminuzione dei prezzi dei BTP.

Questo fa sì che, se per qualunque ragione un investitore decidesse di vendere l’obbligazione prima della scadenza, c’è la possibilità che incorra in una perdita.

Rischio emittente/solvibilità

Quando investi in un BTP, c’è il rischio che l’emittente, ossia lo Stato Italiano, non sia in grado di pagare ciò che deve agli investitori. Se ciò accade, gli investitori in BTP possono subire una perdita completa (rischio default dei BTP).

Probabilmente lo sai già, ma le obbligazioni non sono altro che un “certificato di credito”. Acquistando un BTP stai in tutto e per tutto prestando dei soldi allo Stato Italiano in cambio di un interesse (le cedole).

Cosa succede se l’Italia va in default?
Default vuol dire proprio l’incapacità da parte di un emittente di ripagare i propri debiti (cioè si crea una crisi di solvibilità). Quali sono questi debiti?

Nella maggior parte dei casi sono proprio le obbligazioni come i BTP!

Quando senti dire che le agenzie di rating stanno valutando di abbassare il rating dell’Italia, significa che il rischio default dell’emittente è più alto.

Cosa succede se le agenzie di rating abbassano il rating dell’Italia?

Semplice. Le obbligazioni sono più rischiose e perdono quindi di valore.

L’investitore in BTP può quindi scegliere se mantenere le obbligazioni Italiane, che a questo punto però sono considerate “più rischiose”, oppure può venderle sul mercato.

Considerando però l’aumento di rischio, ci saranno meno persone disposte ad acquistare il quel BTP quindi inevitabilmente il prezzo di vendita scenderà.

  • Se decide di vendere potrebbe incassare una perdita.
  • Se mantiene il BTP in portafoglio non realizza nessuna perdita. Continua a ricevere gli interessi normalmente ma si accolla il rischio di un potenziale default dell’Italia e di perdere quindi tutto il capitale.

Detto questo, quale è il rischio default dei BTP e dell’Italia?

Possiamo farci un’idea del rischio default andando a guardare il rating dato dalle principali Agenzie di Rating:

NAZIONES&Poor’sMoody’sFitch
ItaliaBBBBaa3BBB+

Questi dati in sé potrebbero dirti poco o niente. Infatti per valutare il rischio default dell’Italia risulta più efficace confrontare i rating con quelli di altri Paesi considerati “sicuri” come la Germania o gli Stati Uniti d’America.

NAZIONES&Poor’sMoody’sFitch
ItaliaBBBBaa3BBB+
GermaniaAAAAaaAAA
FranciaAAAa2AA
SpagnaABaa1A-
Stati UnitiAA+AaaAA

Come puoi vedere l’Italia è considerata ben più rischiosa dei principali Paesi dell’Europa Centrale e degli Stati Uniti d’America. Va da sé quindi che i Titoli di Stato Italiani, come i BTP, sono considerati più rischiosi rispetto ai Titoli di Stato di questi altri Paesi.

Hai mai sentito parlare dello Spread? Ecco lo Spread è proprio una misura di quanto i Titoli di Stato Italiani sono più “rischiosi” rispetto ai Titoli di Stato Tedeschi. Scopri di più sullo Spread qui:

Cosa è lo Spread?

Clausole di Azione Collettiva

Visto che abbiamo parlato di rischio insolvenza per l’Italia e di BTP non possiamo non parlare delle CAC.
Le “Clausole di Azione Collettiva” (CAC) sono condizioni inserite nelle obbligazioni emesse dagli Stati a partire dal 2013 che consentono allo Stato di chiedere agli investitori di accettare modifiche alle obbligazioni in casi estremi (come la ristrutturazione del debito pubblico).

Queste modifiche possono includere:

  • la riduzione del capitale da rimborsare
  • la riduzione degli interessi
  • il prolungamento delle scadenze
  • il cambio di valuta di denominazione

Fortunatamente le CAC vengono applicate solo in casi estremi ed ogni caso richiedono l’approvazione degli investitori. Se estremamente necessario però, l’emittente (in questo caso lo Stato Italiano) può imporre la partecipazione degli investitori al salvataggio dello Stato e quindi l’applicazione delle CAC.

Se non fosse chiaro, le CAC sono clausole molto svantaggiose per gli investitori, visto che di fatto autorizzano lo Stato a cambiare le carte in tavola. Certo vengono chiamate in causa solo se necessario, ma comunque costituiscono un rischio aggiuntivo per gli investitori in BTP e BOT.

Rischi dei BTP – Conclusioni

Come abbiamo visto, il mito del BTP come investimento sicuro è tutt’altro che fondato. Come tutte le obbligazioni, i BTP sono soggetti a diversi rischi:

  • Rischio inflazione
  • Rischio di prezzo
  • Rischio emittente / solvibilità

A partire dal 2013 questi rischi sono stati ulteriormente incrementati dall’introduzione delle Clausole di Azione Collettiva (CAC) che permettono agli Stati di modificare le condizioni delle obbligazioni se necessario.

Dati questi rischi, vale comunque la pena investire in obbligazioni?

La risposta come al solito purtroppo è dipende. 

Dal punto di vista “etico” possono essere un buon investimento, visto che con i BTP è come se stessimo prestando soldi al nostro Stato. Stato che poi utilizza questi soldi per fornire i servizi pubblici, che poi tornano anche a noi.

Dal punto di vista economico invece, possono avere un senso al pari di tutti gli altri Titoli di Stato. Troppo spesso gli italiani infatti cadono nell’ “familiarity bias” cioè nell’errore di investire in qualcosa, solo perchè è “vicino a casa” o perché ci risulta più familiare.

Investire in BOT e BTP è proprio l’apoteosi di questo effetto.

I BTP e BOT non dovrebbero essere altro che uno dei tanti strumenti da inserire in un portafoglio di investimento ben diversificato. Dovresti quindi valutare anche le alternative ai BTP per la parte obbligazionaria del tuo portafoglio:

L’importante è che tutti gli strumenti finanziari che possiedi siano inseriti in una strategia di investimento ben definita, per creare un portafoglio di investimento adatto alle tue necessità. Per ulteriori informazioni su come crearlo, ti consiglio di leggere questo articolo:

Altre risorse

Tabelle Rating obbligazioni

INVESTMENT GRADEMoody’sStandard & Poor’sFitch
AAAAAAAAA
Aa1AA+AA+
Aa2AAAA
Aa3AA-AA-
A1A+A+
A2AA
A3A-A-
BAA1BBB+BBB+
BAA2BBBBBB
BAA3BBB-BBB-
BELOW INVESTMENT GRADEMoody’sStandard & Poor’sFitch
Ba1BB+BB+
Ba2BBBB
Ba3BB-BB-
B1B+B+
B2BB
B3B-B-
CAA1CCC+CCC+
CAA2CCCCCC
CAA3CCC-CCC-
CaCCCC
JUNKMoody’sStandard & Poor’sFitch
CCC
DD

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