I 13 Rischi degli ETF: Tutto quello che devi sapere

Quali sono i rischi degli ETF? Quali sono i più pericolosi? Come puoi mitigare questi rischi?

Come la maggior parte degli strumenti finanziari, anche gli ETF sono soggetti a dei rischi

Quali sono queste tipologie di rischio? Come è possibile mitigare i rischi degli ETF?

Scommetto che hai già in mente qualche tipologia di rischio che minaccia gli ETF. In questo articolo però andremo a scoprire e analizzare tutte le diverse tipologie di rischio degli ETF. In questo modo sarai pronto ad affrontare qualunque imprevisto!

Non perdiamo altro tempo… iniziamo!

Quali sono i rischi di un ETF?

Gli ETF (Exchange-Traded Funds) sono fondi di investimento quotati sui mercati. Gli ETF sono generalmente a gestione passiva, si limitano cioè a seguire un indice di borsa. Tuttavia sta diventando sempre più frequenti anche gli ETF a gestione attiva, cioè fondi quotati, le cui quote sono scambiate sui mercati come le azioni, ma con un gestore che decide in maniera attiva dove e come investire.

Per scoprire di più sulle differenze tra queste due tipologie di fondi ti invito a leggere questo articolo:

Fondi Attivi VS Fondi Passivi – quali sono meglio? 

Ora che abbiamo chiarito questa differenza possiamo andare a vedere le diverse tipologie di rischi degli ETF:

  1. Rischio di cambio
  2. Rischio di liquidità
  3. Rischio di replica
  4. Rischio di controparte
  5. Negoziazione fuori borsa
  6. Costi
  7. Rischio di mercato generale
  8. Concentrazione del rischio
  9. Rischio di sospensione e liquidazione
  10. Rischio derivante dall’uso di derivati
  11. Utilizzo di operazioni di prestito titoli
  12. Rischio di prezzo
  13. Gestione del fondo
Lazy Portfolios

Rischio di cambio

Gli ETF possono avere rischi di cambio se l’indice sottostante non è quotato nella stessa valuta dell’ETF. Se la valuta dell’indice si deprezza rispetto alla valuta dell’ETF, ciò influenzerà negativamente le prestazioni dell’ETF.

Quindi se per esempio possiedi un ETF che investe nell’S&P500, l’indice che descrive l’andamento del mercato americano, e il dollaro scende, ecco che anche il tuo investimento perderà di valore.

Rischio di liquidità

Durante fasi di mercato poco liquide, c’è il rischio che il prezzo dell’ETF si discosti dal suo valore intrinseco. Questo può accadere a causa della mancanza di liquidità dell’asset class rappresentato dall’ETF e delle inefficienze nel processo di creazione e rimborso delle quote dell’ETF.

Rischio di replica

Gli ETF possono presentare delle differenze di performance rispetto all’indice di riferimento (“tracking error”). Questo può essere causato da diverse ragioni come il mantenimento di liquidità, il ribilanciamento, gli eventi aziendali, il pagamento dei dividendi o il trattamento fiscale dei dividendi.

Rischio di controparte

Gli ETF a replica sintetica sono soggetti al rischio di controparte. Se la controparte dello swap non riesce a soddisfare i suoi obblighi di pagamento, l’investitore può subire delle perdite.

Negoziazione fuori borsa

Se gli ETF e i loro componenti sottostanti sono negoziati su diverse borse con orari di negoziazione diversi, ci può essere il rischio che le negoziazioni degli ETF avvengano al di fuori degli orari di negoziazione dei componenti sottostanti. Ciò può portare a una discrepanza nelle prestazioni rispetto all’indice di riferimento.

È quello che accade per esempio quando si investe dall’Italia in ETF sul mercato americano nelle prime ore della mattinata.

Costi

La gestione professionale del fondo comporta costi aggiuntivi che non sarebbero presenti se l’investitore decidesse di acquistare i titoli direttamente. Costi che influenzano il rendimento dell’investimento ma che purtroppo non sono controllabili dall’investitore.

Rischio di mercato generale

Nonostante una diversificazione adeguata, il fondo può subire perdite a causa di un calo generale dei mercati finanziari.

Vedi quello che è successo nel 2020, quando tutto il mercato è crollato di decine di punti percentuali in pochi giorni.

Concentrazione del rischio

Se l’ETF è altamente specializzato in una determinata regione, settore, valuta o tema, il rischio aumenta.

Vedi per esempio quello che è successo agli ETF sulla blockchain nel 2022.

Rischio di sospensione e liquidazione

In alcune circostanze, la società di gestione del fondo può decidere di sospendere temporaneamente o definitivamente l’ETF.

Nella maggior parte dei casi, questo deriva da semplici scelte “di business” legate al successo o meno del fondo tra gli investitori. In altre parole, se l’ETF non raccoglie capitale dagli investitori, dopo un po’ il gestore può scegliere di chiudere il fondo.

In questo caso il fondo viene liquidato e il controvalore delle quote viene corrisposto agli investitori. 

Quindi, normalmente, non si perde il proprio capitale se un ETF viene liquidato.

Un eccezione a questa affermazione potrebbe presto concretizzarsi.

Secondo quanto dichiarato da Blackrock, ci potrebbe essere un vero e proprio “fallimento degli ETF Russia” in seguito alle sanzioni imposte per l’invasione dell’Ucraina. In questo caso si può parlare di vero e proprio “fallimento dell’ETF” visto che probabilmente gli investitori perderanno la maggior parte del capitale investito nel fondo. (Ref.)

Rischio di trasferimento o cessazione del fondo

Il fondo potrebbe essere trasferito a un altro fondo o a una diversa società di gestione.Ciò potrebbe comportare condizioni meno favorevoli per gli investitori.

È quello che è accaduto per esempio agli investitori nei fondi Amundi, quando è stata acquisita da Lyxor.

Rischio derivante dall’uso di derivati

Il fondo potrebbe utilizzare derivati come opzioni, futures e swap, che comportano un rischio di perdita non determinabile al momento dell’investimento.

Utilizzo di operazioni di prestito titoli

Il fondo potrebbe impegnarsi in operazioni di prestito di titoli per ottimizzare i rendimenti, ma c’è il rischio di perdite se il mutuatario non restituisce i titoli o se la garanzia perde valore.

Rischio di prezzo

Gli ETF, essendo nella maggiore parte dei casi basati su una gestione passiva che segue un indice di riferimento, hanno il rischio di seguire direttamente le fluttuazioni dell’indice sottostante. Quindi, se l’indice scende del 10%, anche il prezzo dell’ETF che lo segue scenderà di circa il 10%.

Gestione del fondo

Di contro, se l’ETF è a gestione attiva, le decisioni di investimento sono prese dalla società di gestione del fondo e gli investitori non hanno alcuna possibilità di discuterle.

Come calcolare il rischio di un ETF

Vediamo ora alcune misure oggettive per quantificare il rischio di un ETF.

Volatilità

La volatilità è una misura della dimensione e della frequenza delle oscillazioni del prezzo di un titolo.

Una volatilità più elevata indica una maggiore variabilità e quindi un potenziale rischio più elevato. Gli investitori spesso monitorano la volatilità per comprendere come gli asset finanziari si comportano in diverse condizioni di mercato. Un’analisi della volatilità può essere utile per individuare periodi di maggiore incertezza o stress del mercato e adottare strategie adeguate per mitigare il rischio.

La volatilità è calcolata mediante la deviazione standard dei rendimenti di un titolo in un dato periodo. Quindi la volatilità è una misura molto rapida e semplice da calcolare.

Value at Risk (VaR)

Il Value at Risk è una misura statistica che stima la massima perdita potenziale che un investimento o un portafoglio potrebbe subire entro un certo intervallo di confidenza e un periodo di tempo specifico. Ad esempio, un VaR del 5% a 30 giorni di $10.000 indica che c’è una probabilità del 5% che la perdita massima sia superiore a $10.000 entro i successivi 30 giorni.

Il VaR fornisce una visione sintetica del potenziale rischio di perdita e viene utilizzato per valutare la robustezza di un portafoglio o di un investimento in scenari di stress. Gli investitori possono adattare il livello di confidenza e il periodo di tempo del VaR in base alla loro tolleranza al rischio e alle esigenze specifiche.

Beta

Il beta misura la sensibilità di un titolo rispetto alle fluttuazioni del mercato. Un beta di 1 indica che il titolo tende a muoversi in linea con il mercato. Un beta superiore a 1 indica che il titolo è più volatile rispetto al mercato, mentre un beta inferiore a 1 indica una maggiore stabilità.

Sharpe Ratio

Lo Sharpe Ratio è un indicatore che misura il rendimento di un investimento rispetto al rischio assunto. Esso tiene conto del rendimento del portafoglio in eccesso rispetto al tasso privo di rischio (solitamente il rendimento di un titolo di Stato Americani o Tedeschi) e della volatilità del portafoglio. Uno Sharpe Ratio più elevato indica un miglior rapporto tra rendimento e rischio.

Lo Sharpe Ratio è molto simile al Sortino Ratio. La differenza sostanziale tra questi due parametri sta nel calcolo della volatilità. Nel caso dello Sharpe Ratio la volatilità viene calcolata genericamente come la deviazione standard dei rendimenti. Nel Sortino Ratio invece si tiene conto solo della volatilità negativa.

In altre parole, lo Sharpe Ratio considera nel rischio sia la volatilità positiva, che negativa, mentre il Sortino Ratio considera nel rischio solo la volatilità negativa.

Per maggiori dettagli su come valutare il rischio di un titolo di invito ad approfondire in questa guida:

Come valutare il rischio di un titolo

Come puoi mitigare i rischi degli ETF?

Ora che abbiamo visto le diverse tipologie di rischio degli ETF, non ci resta che capire come mitigare questi rischi.

Evitare i rischi degli ETF infatti è impossibile.

L’unica cosa che possiamo fare è mitigarli.

Come fare a mitigare I rischi degli ETF?

Il modo migliore per mitigare i rischi degli ETF è essere consapevoli delle diverse tipologie di rischio.

Quindi oggi, grazie a questo articolo, hai già fatto il primo passo!

Il secondo passo per mitigare i rischi è  inserire l’investimento in ETF in una strategia di investimento più ampia. Questa strategia può includere anche altri strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, materie prime, e molto altro.

Lo scopo finale infatti deve essere quello di costruire un portafoglio di investimento allineato le proprie necessità e obiettivi finanziari e di vita.

Per ulteriori dettagli su come costruire un portafoglio di investimento ti invito a leggere la guida di Investimi sull’argomento:

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