L’ Investitore Intelligente | Riassunto & Concetti chiave

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Analisi e riassunto della bibbia del Value Investing: “L’Investitore Intelligente” di Benjamin Graham


Citazioni e concetti interessanti dal libro: “L’Investitore Intelligente”

Se ti concentri sul possesso di azioni solide, acquisite a prezzi ragionevoli, i risultati arriveranno
Una grande compagnia non è un grande investimento se paghi troppo per le sue azioni
Il modo migliore per misurare il successo dell’ investimento non è valutare se stai battendo il mercato, ma se hai messo in atto una strategia in grado di condurti dove vuoi andare
Mai comprare un’azione perché sta salendo, ne venderla perché sta scendendo
Bisogna distinguere con chiarezza la speculazione dall’investimento
Neanche i migliori analisti sono in grado di prevedere in modo assoluto il futuro. Avere un margine di sicurezza però rende superflue le previsioni e permette di operare anche quando le condizioni del mercato non sono ottimali
Investire con successo significa gestire il rischio, non evitarlo
Decidere il proprio atteggiamento di investitore è fondamentale
Mai cercare di battere il mercato e mai lasciarsi trascinare dalle emozioni
Ogni investitore, con un po’ di serio lavoro, può analizzare il passato e trarre da esso le informazioni chiave per la sua attività
Perdere del denaro è una parte inevitabile dell’investire. Non c’è nulla che tu possa fare per impedirlo. Ma per essere un investitore intelligente devi assumerti la responsabilità di gestire il tuo portafoglio in modo da non perdere, in nessun caso, la maggior parte o tutti i soldi investiti.

Benjamin Graham

Benjamin Graham foto

Benjamin Graham nacque a Londra nel maggio del 1984. Dopo solo 1 anno dalla sua nascita i suoi genitori si trasferirono in America, a New York per la precisione. Benjamin fu un brillante studente e  nel 1914 conseguì la Laurea in Scienze dalla prestigiosa Columbia University.

Dopo la laurea iniziò la sua carriera come economista, professore universitario e imprenditore. Oggi è considerato il padre del value investing.

“The Intelligent Investor”, il Libro

libri da leggere

“The Intelligent Investor”, “L’investitore intelligente”  in italiano, è uno dei più classici libri sugli investimenti. Alcuni sono arrivati a definirlo la “bibbia del mercato azionario”. 

Anche Warren Buffett è arrivato a definirlo ”il miglior libro sugli investimenti che sia mai stato scritto”.  

“L’investitore intelligente” è considerato il libro cardine del value investing. Tratta argomenti come l’investimento in azioni e obbligazioni.

La prima versione del libro è stata pubblicata nel 1949, tuttavia è stato oggetto di aggiornamenti continui, fino ai giorni nostri.

Investimento e speculazione 

Investimento e speculazione devono essere tenuti totalmente separati nella mente e nel portafoglio. 

Così come esiste l’investimento intelligente, esiste anche la speculazione intelligente. E’ una questione di scelta. 

Quello che è assolutamente sbagliato è il fraintendere: pensare che si stia investendo, quando invece si sta speculando.

Lo speculatore intelligente deve lavorare guardando in avanti, anticipando i trend del mercato.

L’investitore intelligente deve fare il contrario e basarsi sulle analisi di ciò che non fluttua, che resta costante nel tempo. Per questo è necessario avere una conoscenza soddisfacente della storia del mercato azionario nel quale si vuole operare.

Ad ogni modo non si dovrebbe mai dedicare più del 10% dei propri fondi alla speculazione, in modo da tutelarsi da perdite che possono essere catastrofiche.

L’investitore intraprendente

L’investitore intraprendente ha il tempo e l’esperienza o gode di una guida adeguata nell’investire che gli permette di espandere il possibile universo di opportunità al di là dell’ambito conservativo. 

Il suo è un approccio attivo che richiede costante attenzione e monitoraggio.

L’investitore intraprendente è disposto a compiere i necessari sforzi richiesti per la gestione dinamica del portafoglio, la ricerca e la selezione dei singoli investimenti. Maggiori profitti possono essere ottenuti dall’investitore intraprendente in cambio della sua dedizione a queste attività. 

In generale l’investitore intraprendente non deve:

  • investire in bond a basso rating
  • investire sulle nuove emissioni
  • investire in titoli con scarsa storia, soprattutto se stranieri

L’obiettivo dell’investitore intraprendente è ottenere un tasso di rendimento superiore alla media. 

Per conseguire questo obiettivo dovrà compiere 4 attività:

  • Comprare sotto il valore di mercato
  • Comprare titoli in crescita
  • Comprare con mercato basso per vendere con mercato in rialzo 
  • Comprare in occasioni speciali (per esempio quando una piccola società sta per essere acquistata da una più grande)

Non esiste una via di mezzo tra l’investitore difensivo e quello intraprendente. 

Se non si è disposti a dedicare il tempo e l’energia necessaria al proprio portafoglio è meglio scegliere di essere difensivo.

Per l’investitore intraprendente il successo arriva affinando la capacità di comprendere quali azioni sono sottostimate, cioè hanno un prezzo di mercato che non riflette pienamente il loro valore. Per questa analisi gli indicatori da seguire sono:

  •  robusta condizione finanziaria
  •  guadagni stabili e positivi negli ultimi 5 anni 
  •  attuale pagamento di dividendi
  •  guadagni attuali superiori a quelli dell’anno precedente

L’investitore difensivo

L’investitore difensivo è colui che non ha il tempo o la volontà di compiere gli sforzi necessari per essere un investitore intraprendente

Il suo sarà un approccio passivo.

Cercherà investimenti conservativi che richiedono uno sforzo minimo nella gestione del portafoglio, nella ricerca e nella selezione dei singoli investimenti. 

A differenza dell’investitore intraprendente non espanderà il suo potenziale oltre scelte conservative.

La quantità di rischio che si dovrebbe accettare dipende dalla quantità di sforzo che si è capaci o disposti a sostenere e si deve essere pronti ad accettare un rendimento medio

L’ investitore intelligente può suddividere il portafoglio tra azioni e obbligazioni.

Il ribilanciamento del portafoglio può essere ripensato nel momento in cui le valutazioni indicano in modo significativo la convenienza di una diversa allocazione degli asset rispetto all’obiettivo del 50/50. 

I due principali vantaggi delle azioni sono la protezione dall’inflazione e un tasso di rendimento più elevato rispetto alle obbligazioni a lungo termine. Questi vantaggi possono andare sprecati se l’investitore paga un prezzo troppo alto per le sue azioni. 

Le regole che devono guidare l’investitore difensivo nella scelta dei suoi titoli azionari sono:

  • Investire in società di grandi dimensioni e salda condizione finanziaria
  • Il prezzo delle azioni non deve superare di oltre 15 volte la media dei guadagni degli ultimi tre anni 
  • Il prezzo delle azioni non deve essere superiore a 1,5 volte il valore contabile degli asset
  • Definire un il prezzo d’acquisto massimo che si è disposti a pagare 
  • Dividendi e guadagni in crescita
  • Adeguata diversificazione (da 10 a 30 compagnie)
  • Moderato un rapporto prezzo utili

Soprattutto se alle prime armi, l’investitore intelligente non cerca mai di battere il mercato ma si concentra sul capire la differenza tra prezzo e valore.

Sulla lunga distanza saranno la conoscenza, la disciplina e la capacità di pagare  prezzi ragionevoli a fare la differenza.

L’ investitore difensivo può scegliere di investire in fondi di investimento.

Questi veicoli di investimento forniscono un mezzo conveniente per il risparmio e l’investimento dal quale aspettarsi risultati nella media.Il vantaggio di agire attraverso un fondo di investimento è diversificare il portafogli in modo economicamente efficace con un piccolo sforzo.

Le fluttuazioni 

le fluttuazioni  del mercato possono essere selvagge. L’investitore corre il rischio di non restare focalizzato sul valore delle azioni, ma di consentire alle emozioni di modificare il suo atteggiamento nelle decisioni di vendere comprare.

 Molti dedicano la loro attenzione a indicatori che credono possano predire il futuro.

Ma è assurdo pensare che gli investitori e i comuni possono fare soldi con le previsioni del mercato.

L’investitore intelligente usa i prezzi come parametro per prendere decisioni di acquisto e vendita. 

L’investitore intelligente compra azioni quando hanno un prezzo inferiore al loro valore equo e vende azioni quando esse superano il valore equo.

La parabola di Mr Market

Pensa di avere un socio chiamato Mister Market che offre ogni giorno un prezzo diverso per le quote della tua società. Ma l’investitore intelligente ha fatto i suoi compiti e conosce il valore intrinseco delle azioni della società. Quando Mister Market vuole vendere le sue quote a prezzi inferiori al valore intrinseco, l’investitore intelligente sceglie di acquistare.

Quando Mister Market è disposto ad acquistare titoli a un prezzo superiore al loro valore fondamentale, l’investitore intelligente vende. È questa la disciplina da seguire. 

Come investitore intelligente fai affari con Mr Market soltanto quando questi affari sono a tuo vantaggio.

L’investitore intelligente deve essere in grado finanziariamente ed emotivamente di trarre vantaggio dai prezzi sconnessi dal loro valore reale. 

Per farlo l’investitore intelligente  deve:

  • essere preparato alle inevitabili fluttuazioni del mercato
  • evitare di possedere titoli che hanno un prezzo superiore al valore reale 

I consigli

Tanti cattivi consigli sono dati gratis. 

L’obiettivo più importante del consulente dovrebbe essere quello di salvare l’investitore dal suo peggior nemico, lui stesso. 

Un buon consulente aiuterà a mantenere le emozioni sotto controllo specialmente nei momenti importanti.

Invece di vendere in preda al panico, l’investitore intelligente ben consigliato sarà pronto ad acquistare quando i prezzi saranno diminuiti. L’investitore intelligente ben consigliato sarà anche pronto a uscire quanto la folla comprerà a prezzi di gran lunga superiori al valore intrinseco. Sarà in grado di aspettare e cercare altrove occasioni migliori.

L’investitore deve essere laico

L’investitore intelligente è laico nella selezione dell’investimento. Questo significa che a guidarlo nei suoi giudizi deve esserci l’analisi delle performance del passato

Non c’è spazio per le emozioni

Non c’è spazio per le congetture.

Maggiore è la quantità di ipotesi che devono essere fatte sul futuro, maggiore è la possibilità che venga compiuto un errore di valutazione.  

Nell’analisi obbligazionaria il benchmark più affidabile per la sicurezza è il test di copertura degli utili (quante volte e in base a quanto i guadagni della compagnia hanno coperto le spese per un considerevole periodo di tempo (almeno 7 anni).

Nell’analisi delle azioni ordinarie la valutazione delle società viene confrontata con il prezzo corrente per determinare se l’acquisto è invitante.  Ovviamente un investitore dovrebbe cercare un margine di sicurezza. In altre parole, acquistare una cifra inferiore al valore reale.  I guadagni futuri medi dovrebbero essere il principale indicatore nella considerazione del valore. Tuttavia la selezione degli investimenti dovrebbe anche tenere conto del tasso di rendimento richiesto (tasso di capitalizzazione).  

L’investitore intelligente deve essere forte e rifiutarsi di dare importanza e guadagni a breve termine. Più un’analisi si basa su di essi, più alto è il rischio più attenzione e cautela sono necessarie.

(l’indicatore più attendibile della futura salute della compagnia è il guadagno a medio termine 7-10 anni).

Azionisti e management

Gli azionisti sono chiamati ad assumere un ruolo attivo a sentirsi proprietari dell’azienda.

La gestione che dà buoni risultati deve essere premiata, mentre  quella che produce scarsi risultati dovrebbe essere messa in discussione e contestata.

L’ investitore intelligente ritiene i membri del consiglio di amministrazione i responsabili. Le loro decisioni di gestione, le politiche sui dividendi, i programmi di riacquisto e l’impegno generale a perseguire gli interessi degli azionisti, devono quindi essere analizzati e presi in considerazione come fattori chiave per valutare la qualità dell’investimento.

Margine di sicurezza

Sono queste le tre parole più importanti “il margine di sicurezza”. Il margine di sicurezza è definito anche “il segreto dell’investimento solido” o “ il concetto centrale di investimento”.

Di cosa si tratta? 

Il margine di sicurezza per un investimento è la differenza tra il valore reale dell’azione e il prezzo d’acquisto.

L’obiettivo dell’ investitore intelligente è pagare i titoli meno, si spera molto meno, del valore reale.  Maggiore è la distanza tra i due valori, maggiore è il margine di discrezionalità che permette di assorbire gli effetti di condizioni negative prima che si trasformino in perdita di denaro.

Praticamente chiunque, con un po’ di conoscenza e molto duro lavoro, può analizzare il passato. L’importanza di questo esercizio è evidente. Poiché nemmeno i migliori analisti sono in grado di prevedere in modo coerente e accurato il futuro, la funzione del margine di sicurezza è rendere queste previsioni non necessarie.

In altre parole avere un margine di sicurezza consente di investire anche sulla base di previsioni imprecise.

Come già detto, il margine di sicurezza è una funzione completamente dipendente dal prezzo pagato.  Ogni titolo ha un prezzo che garantisce un margine di sicurezza tale da far propendere all’acquisto.  

Il punto chiave dell’investimento intelligente è saper determinare quale sia questo prezzo di acquisto e avere la disciplina di investire soltanto a un prezzo pari o inferiore a esso. 

E’ lì che si trova la principale difficoltà. E’ fondamentale saper resistere alla tentazione è al rischio di pagare un prezzo troppo alto per un investimento di buona qualità. 

Bisogna prestare molta attenzione. E’ facile trarre conclusioni sbagliate se ci si basa sulla redditività di un’azienda dovuta ad alcuni anni buoni. Un vero margine di sicurezza richiede sufficienti margini di tempo. 

E’ sconsigliato l’acquisto di titoli in crescita.

Gli analisti tendono a proiettare i guadagni futuri delle società in crescita a tassi di gran lunga superiori alla media lasciando poco spazio per cambiamenti di condizioni. I titoli in crescita dovrebbero essere acquistati soltanto quando il prezzo fornisce un margine di sicurezza basato su proiezioni prudenti. 

La diversificazione

La diversificazione è parte fondamentale dell’investimento intelligente ed è attraverso di essa che si costruisce il margine di sicurezza per il portafoglio nel suo insieme.

Abbiamo voltato le probabilità a nostro favore facendo in modo che ogni singolo investimento avesse un margine di sicurezza. Indipendentemente da quanto bene abbiamo fatto questo lavoro, alcuni dei nostri investimenti non riusciranno a soddisfare le aspettative. 

Aggiungere il criterio della diversificazione significa porsi nella condizione di avere guadagni combinati che saranno molto più alti delle eventuali perdite.

Più opportunità capaci di soddisfare i nostri requisiti di sicurezza riusciamo a trovare, maggiore è la probabilità che il nostro portafoglio, nel suo complesso, produca guadagni superiori alla media.

Spero che questa analisi ti sia piaciuta, se vuoi scoprire altri libri sugli investimenti e la finanza personale ti consiglio di consultare la mia lista:

Riassunto “The Intelligent Investor” (animato)

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