Iniziare ad Investire sui Massimi o Aspettare: Cosa fare? 

Meglio investire sui massimi o aspettare? Quali strategie puoi adottare per entrare sui massimi? Come vincere la paura?

Stai pensando di iniziare ad investire in borsa ma i mercati sono sui massimi?

Cosa fare? Investire sui massimi o aspettare che i mercati scendano un po’?

Guardare i grafici e vedere che i mercati americani sono praticamente raddoppiati rispetto al 2020 effettivamente farebbe dubitare chiunque:

Erano i prezzi del 2020 ad essere bassi? O sono i prezzi di adesso ad essere alti? Le azioni sono sopravvalutate? Il P/E ratio (il rapporto utili per prezzo delle azioni) è troppo alto? L’indicatore di Buffett ha raggiunto valori mai raggiunti prima? Siamo nella bolla AI? O nella bolla delle crypto? O nella bolla degli ETF? L’oro è ai massimi?  La Yield Curve delle obbligazioni è invertita?

Insomma, ci sono mille ragioni per pensare che i mercati potrebbero crollare da un momento all’altro (anche se nell’ultimo outlook di Investimi degli esperti hanno dipinto scenari diversi per il 2025).

E’ quindi legittimo chiedersi: “Ha senso investire sui mercati ai massimi?”.

I mercati sono spesso ai massimi storici

I rendimenti passati non sono garanzia di rendimenti futuri. Però la storia ci insegna che i mercati sono sempre cresciuti. Certo alcuni hanno avuto delle battute di arresto importanti. Per esempio l’indice giapponese è rimasto per 34 anni senza toccare nuovi massimi.

grafico-storico-nikkei-225
Fonte: Google Finance

E’ possibile che domani il mercato perda il 50% del suo valore? Sì. E’ probabile che accada? Probabilmente no.

In un mercato sano l’economia globale progredisce, le aziende crescono, l’inflazione riduce il valore del denaro, e i mercati crescono.

Questo vale in generale, ma non è detto che non ci possano essere dei crolli o che un singolo mercato non possa entrare in una crisi prolungata (vedi appunto quello che è successo al Giappone).

Ecco perché bisogna diversificare!

Se guardiamo per esempio all’indice MSCI All-World, uno degli indici più diversificati, vediamo che ci sono stati dei crolli, ma che in realtà l’indice è quasi sempre cresciuto e quindi l’indice è stato spesso sui massimi!

Grafico SP500 da TradingView

Sarebbe stato grave il contrario.

Nessuno vorrebbe investire in un mercato che statisticamente ti fa perdere soldi!

Dopotutto, parliamoci chiaro, si investe per fare soldi, non per perderli!

Nel breve termine è possibile che ci siano delle correzioni importanti. Però nel lungo termine le probabilità di perdere sono piuttosto limitate.

O perlomeno così è stato in passato come puoi vedere dal grafico qui sotto:

probabilità-di-guadagno-VWCE-tempo
Fonte: Curvo

Questo grafico rappresenta le probabilità di guadagnare dall’investimento da in un ETF indicizzato FTSE All-World per 1, 2, 3, 5 e 10 anni.

Come puoi vedere, le probabilità di chiudere in guadagno dopo un anno sono state circa del’80%, mentre dopo 10 anni le probabilità di essere in guadagno sono state del 100%.

Ricorda che questi risultati sono basati sul passato (è un backtest).

Non è detto che sia così in futuro!

Quindi cosa fare? Iniziare ad investire o aspettare? Cosa ci dice il passato?

Meglio aspettare un ribasso?

Ora potresti chiederti, visto che ogni tot anni c’è stato un ribasso, perché investire sui massimi quando posso aspettare il prossimo ribasso?

Domanda legittima e che penso si sia fatto chiunque prima di iniziare ad investire (me compreso!).

La risposta la troviamo in uno studio di JP Morgan. In questo studio, JP Morgan ha mostrato che gli investitori che hanno aspettato il momento “perfetto” per entrare nel mercato hanno spesso ottenuto rendimenti inferiori rispetto a chi ha investito subito (lump-sum)

PIC-VS-PAC-Performance
Fonte: JP Morgan

Ovvio che entrare ai minimi è sempre meglio che entrare sui massimi.

Il problema è che a posteriori è sempre facile, ma in quel momento nessuno sa se è un massimo assoluto o relativo.

In qualunque momento i mercati possono continuare a salire o possono iniziare a scendere!

Cercare di prevedere cosa faranno in futuro vuol dire cercare di fare “market timing”.

E se neanche i massimi esperti mondiali, con miliardi di dollari di risorse a disposizione, non riescono a farlo correttamente, dubito che tu, dalla tua cameretta, leggendo i giornali e le notizie su Yahoo Finance e analizzando i dati col tuo sesto senso, riuscirai a prevedere cosa faranno i mercati (vedi qua i principali errori degli investitori secondo Peter Lynch)

Restare liquidi in attesa di un calo può portare a perdere anni di crescita. Anche se il mercato correggesse del 10-20%, chi ha aspettato potrebbe comunque entrare a un prezzo superiore a quello in cui il capitale era disponibile.

L’S&P500 ha segnato nuovi record dai massimi del 2008 per molti anni prima di una nuova correzione. Essersi persi questa cavalcata in attesa del “crollo flash” del 2020 legato al Covid vorrebbe dire aver perso una delle bull run più grandi della storia.

(Tra l’altro rimane il problema di stabilire quanto deve essere grande il calo perché giustifichi il tuo ingresso sui mercati! 10-20-50%? Quanto devono scendere i mercati perché sia il “momento giusto” per entrare?

Grafico SP500 da TradingView

Stare fuori dai mercati può essere costoso! Ma quanto?

Quanto costa perdere i giorni migliori del mercato?

Perché è così difficile (se non impossibile fare market timing?) la risposta è perché la maggior parte dei rendimenti avviene in singole giornate di contrattazione.

Secondo uno studio di JP Morgan sui dati storici del S&P500 dal 2004 al 2024, se un investitore si fosse perso i migliori 10 giorni di contrattazione avrebbe avuto un rendimento quasi dimezzato rispetto ad un investitore che fosse rimasto investito per tutti i 20 anni.

Il rendimento sarebbe ulteriormente dimezzato nel caso si fosse perso i migliori 20 giorni, e ancora dimezzato se si fosse perso i migliori 30 giorni.

statistiche-guadagni-sp500-giorni
Fonte: JP Morgan

Cosa ci dice questa cosa? Che i rendimenti non sono distribuiti uniformemente nel tempo, ma sono concentrati in singoli eventi spot.

Quali sono le probabilità che tu riesca a prevedere di entrare proprio prima di questi singoli eventi spot? (e magari anche di uscire prima dei momenti peggiori)

Cosa puoi fare dunque per ridurre i rischi di investire sui massimi?

Strategie per mitigare il rischio di investire sui massimi

Come abbiamo visto investire sui massimi è “normale”. I massimi sono uno stato naturale e frequente nei mercati.

Inoltre, come abbiamo visto, attendere il momento “giusto” per entrare può essere costoso. Può essere che i mercati non torneranno mai ai prezzi a cui saresti potuto entrare (questo è un grandissimo classico!)

Quali strategie puoi utilizzare dunque per iniziare ad investire sui massimi?

Una strategia l’abbiamo già accennata in precedenza quando abbiamo parlato del crollo del mercato giapponese: la diversificazione.

Investendo in diversi mercati riduciamo il rischio che tutto scenda contemporaneamente. Salvo casi eccezionali (vedi i primi giorni di COVID), è difficile che scenda tutto contemporaneamente.

Alcune cose scenderanno altre probabilmente saliranno (dopotutto da qualche parte i soldi devono andare no?).

Quindi la prima forma di protezione dai crolli è la diversificazione del portafoglio d’investimento.

Per maggiori dettagli su come costruire un portafoglio d’investimento ben diversificato ti invito ad approfondire in questa guida

Puoi diversificare sia a livello di portafoglio, che a livello “temporale”, diversificando il momento in cui entri sul mercato. Questa strategia si chiama Piano di Accumulo di Capitale (PAC) e consiste appunto di distribuire gli acquisti su un periodo temporale prolungato.

market-timing-PAC

Esistono diverse tipologie di PAC:

  • ad importo costante (PAC dollar cost averaging)
  • ad importo variabile indicizzato all’andamento del mercato (PAC Value Averaging)

L’alternativa al PAC è il Piano di Investimento di Capitale (PIC, detto anche “lump sum” in inglese), che è certamente più rischioso, visto che rischi di investire tutto prima di un crollo, ma statisticamente è più conveniente visto che appunto per la maggior parte del tempo i mercati salgono (Vedi  grafico precedente sullo studio di JP Morgan su “Lump sum vs PAC”).

Quale strategia di ingresso scegliere?

Leggi questo approfondimento per trovare la risposta.

Però una soluzione valida potrebbe essere una via di mezzo: iniziare con una determinata somma iniziale (PIC), per esempio il 50% del capitale a disposizione, e poi integrare con versamenti periodici ogni mese.

In questo modo, anche se i mercati scendono, da una parte sarai triste per il calo del valore del tuo portafoglio, ma dall’altra potrai godere del fatto che stai acquistando quote “a sconto”.

Questi aspetti psicologici possono sembrare secondari, ma in realtà sono importantissimi! Ancora di più se sei alla tua prima esperienza con gli investimenti.

Sono talmente importanti che c’è una vera e propria branca della finanza che studia questi aspetti: la finanza comportamentale!

Come superare la paura di investire ai massimi

Vediamo ora alcuni consigli pratici che possono aiutarti a superare la paura di investire sui massimi:

  1. Diversifica il tuo portafoglio e utilizza la strategia PAC
  2. Una volta definita la tua strategia, attieniti alla strategia (non improvvisare e non essere vittima delle tue emozioni: da questo punto di vista potrebbe esserti utile utilizzare un PAC automatico o un robo-advisor)
  3. Studia la storia dei mercati e fai qualche simulazione

Il modo migliore per gestire queste situazioni infatti è essere consapevoli di quello che si sta facendo.

Se sai quello che stai facendo riuscirai a gestire al meglio qualunque situazione senza fare cavolate con i tuoi soldi.

Se però non ti senti sicuro, potrebbe anche essere una buona idea farsi seguire da qualcuno per il primo periodo, nel mentre studi e prendi confidenza con i mercati.

Un po’ come quando da bambini si inizia ad andare in bicicletta. Non parti a bomba, ma inizi con la biciclettina con le rotelle e magari sotto la supervisione dei genitori.

Ugualmente, se devi investire grandi somme, potrebbe essere una buona idea farsi seguire da un consulente finanziario indipendente per un periodo e poi man mano “spiccare il volo” e iniziare a gestire i tuoi investimenti in totale autonomia.

Investire sui massimi – Conclusioni

Come abbiamo visto, in passato, nella maggior parte dei casi, è stato conveniente iniziare ad investire anche sui massimi (a condizione di avere un orizzonte temporale d’investimento sufficientemente lungo).

In ogni caso può essere conveniente adottare delle strategie per mitigare i rischi legati al market timing (cioè di investire nel momento sbagliato):

  • distribuire le entrate nel tempo, facendo un piano di accumulo
  • diversificare i propri investimenti, investendo in strumenti con prezzi decorrelati

Come fare nella pratica?

Leggi la nostra guida al portafoglio d’investimento ti spiega proprio questo:

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