Investire nei Mercati Emergenti, in Asia o in Cina? Dove investire ed i MIGLIORI ETF per farlo
Mercati Emergenti, Asia e soprattutto Cina. Ultimamente se ne sente parlare tantissimo.
Sembra l’ultimo trend del momento, insieme alle energie rinnovabili, alla mobilità elettrica al lavoro in remoto e all’ecommerce. Sono tutti settori super interessanti e probabilmente in futuro farò degli approfondimenti per ciascuno di questi quindi se questi argomenti ti interessano non dimenticarti di iscriverti alla newsletter.
Oggi però vorrei concentrarmi su Mercati Emergenti, Asia e Cina.
Quindi non perdiamo altro tempo. Andiamo a vedere i migliori ETF per investire in queste aree.
Migliori ETF sui Mercati Emergenti
Ho già fatto un intero articolo a riguardo quindi non vorrei dilungarmi troppo. Se ti interessa approfondire lo trovi QUA.
In brevissimo. Esistono 2 indici di riferimento, l’MSCI e il FTSE. L’MSCI è il più utilizzato ed è anche quello che ti consiglio visto che ti permette un approccio più generale.
Ti riporto qui sotto una lista dei migliori ETF sui Mercati Emergenti ordinati per rendimento a 3 anni. Nota che tutti questi ETF sono armonizzati.

C’è poco da dire l’Xtrackers MSCI Emerging Markets (XMME; IE00BTJRMP35) è probabilmente il migliore ETF per investire nei mercati emergenti per la maggioranza degli investitori.
Comunque se vuoi approfondire ti invito a leggere l’articolo completo.
Migliori ETF Asia
Ok abbiamo visto che investendo nei mercati emergenti avremmo potuto ottenere un rendimento di circa il 35%. Cosa sarebbe successo se avessimo concentrato le nostre risorse solo nel mercato Asiatico?
La risposta la trovi qui sotto.

Avremmo potuto ottenere un rendimento del 45-50%.
Una bella differenza direi!
Quale scegliere quindi? Ne parleremo dopo. Concentriamoci prima sullo scegliere il miglior ETF per investire in Asia.
Come puoi vedere l’SPDR MSCI EM Asia (EMAE; IE00B466KX20)è il candidato a rientrare nella lista dei migliori ETF Asia.
È di grandi dimensioni, costi (TER) tra i più bassi, è a replica fisica ed ha il rendimento più alto.
Mi sembra non manchi nulla!
Per gli amanti degli iShares, anche l’ iShares MSCI EM Asia (CSEMAS; IE00B5L8K969) ha bene o male le stesse caratteristiche, ad eccezione di un 0,10% di costi di gestione aggiuntivi. Potrebbe quindi essere una buona alternativa all’ SPDR.
Però perché pagare uno 0.1% in più quando si può pagare un 0.1% in meno con le stesse performance?
Migliori ETF Cina
E se invece che investire in tutta l’Asia investissimo solamente in Cina?
Quali sarebbero stati i rendimenti?

Sorpresa, il rendimento salirebbe a quasi il 70% a 3 anni! Praticamente il doppio di quanto avremmo guadagnato investendo in un ETF generale sui mercati emergenti.
L’ETF migliore per investire in Cina è apparentemente l’ iShares MSCI China A (IE00BQT3WG13).
Probabilmente ti starai chiedendo cosa voglia dire “China A”. O se non te lo stai chiedendo ci sono 2 opzioni.
- Sai cosa vuol dire -> bene per te
- MOLTO MALE dovresti chiedertelo
Bisogna sempre conoscere ciò in cui si sta investendo!
Per semplicità ti riporto di seguito la descrizione dell’ ETF Cina.
“L’indice MSCI China A International replica i titoli cinesi A-Shares più grandi e liquidi denominati in Renminbi (”RMB”) e quotati sulla borsa valori di Shenzhen e/o Shanghai. L’indice rispecchia i titoli cinesi A-share dell’entroterra dai futuri possibili investitori internazionali QFII/RQFII.”
In termini un po’ più comprensibili: l’ETF investe in azioni cinesi a grande capitalizzazione quotati sulle due borse cinesi, Shenzhen e Shanghai, ed è quotato in moneta locale cinese.
Quindi niente di strano. Per stare più tranquilli si può anche verificare l’indice a cui fa riferimento l’ ETF, che in questo caso è il “MSCI China internazionale”.
Tutto normale.
Lo stesso non si può dire del secondo ETF della lista. Nonostante il nome apparentemente un po’ fantasioso, l’ETF è indicizzato MSCI China A, ed è quindi simile al precedente. Tuttavia è molto piccolo e ha avuto rendimenti lievemente inferiori al iShares. L’unico elemento a suo favore è il costo, che è il più basso della categoria.
Ciononostante, secondo me, non vale la pena incastrarsi in un ETF di piccole dimensioni per risparmiare uno 0,05% annuo. Anche perché probabilmente finirai a pagare ben di più in costi di connessione (spread).
Gli altri hanno avuto performance nettamente inferiori (anche in termini di rischio/rendimento) quindi non vedo ragioni pratiche per cui preferirli.
Investire nei Mercati Emergenti, in Asia o in Cina?
Veniamo al punto caldo, anzi caldissimo della questione.

Meglio investire nei Mercati Emergenti, in Asia o in Cina. 35%, 50%, o 70%?
La risposta è ovvia, investo in Cina e sono a posto.
O no?
Mmmm… no
Cosa accadrebbe al nostro portafoglio se domani scoppiasse un’epidemia in Cina? (ogni riferimento è puramente casuale)
Siamo pronti ad agire o ad assorbire il colpo?
La risposta alla domanda, come quasi sempre accade è dipende. Quanto tempo vogliamo dedicare agli investimenti e quanta energia vogliamo dedicare ad informarci?
Quanto capitale vogliamo esporre all’andamento di un singolo Stato?
Personalmente preferisco tenere il cuore del portafoglio quanto più generale possibile con ETF molto diversificati e dedicare solo una parte limitata del capitale a “scommesse” più concentrate.
In altre parole, il mio punto di vista è:
ETF sui Mercati Emergenti per un piano di accumulo a lungo termine, ETF Asia per il medio termine, ETF China per il medio-breve termine.
Questo è il mio punto di vista. Mi piacerebbe conoscere il tuo!
Mercati Emergenti, Asia o Cina…Dove investire? – Conclusioni
Investire in un ETF sui Mercati Emergenti, in Asia o in Cina? Ciascuno di questi negli ultimi anni ti avrebbe fatto guadagnare. Qualcuno di più, qualcuno di meno.
Ok qualcuno tanto di più, qualcuno tanto di meno.
Il segreto però non sta nel solo rendimento. Lo strumento può anche essere il migliore disponibile sul mercato, ma quello che conta è la strategia. E quella tocca a te stabilirla.
Penso che le parole che ho usato nel corpo dell’articolo siano abbastanza azzeccate per sintetizzare il mio pensiero:
“ETF sui Mercati Emergenti per un piano di accumulo a lungo termine, ETF Asia per il medio termine, ETF China per il medio-breve termine.”
Tutto dipende da quanto attivamente tu voglia gestire i tuoi investimenti.

Una volta definita la strategia, non ti resta che scegliere lo strumento migliore per metterla in atto.
Per investire nei Mercati Emergenti in generale c’è poco da discutere, l’Xtrackers MSCI Emerging Markets è probabilmente lo strumento più valido.
Per investire in Asia invece lo strumento la questione si complica e ci sono molti strumenti validi che si contendono la poltrona. Il migliore in termini di costi e rendimenti però è l’SPDR MSCI EM Asia, seguito a ruota da dall’ iShares MSCI EM Asia.
Se hai scelto di investire in Cina invece, potresti valutare l’iShares MSCI China A, che investe in titoli cinesi a grande capitalizzazione. L’ETF ha avuto i rendimenti migliori della categoria e costi bassi.
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Ciao Matteo, mi trovo accordo con la tua analisi e la tua conclusione finale. Una domanda: secondo te ha senso pensare che, siccome il segmenti dei Mercati Emergenti ha una maggiore esposizione (in termini quantitativi di numero di partecipazioni) e quindi, sul lungo termine, migliora la volatilità e anche il rapporto rischio/rendimento? Grazie. 🙂
Ciao Nicola, Penso di non aver capito bene la tua domanda. Migliora il rapporto rischio/rendimento rispetto a cosa?