Come gestire i soldi in famiglia | Consigli pratici

Finanza di coppia, come gestire i soldi in famiglia? Chi deve contribuire e quanto? Riflessioni ed esempi pratici

Gestire le finanze di una famiglia è una delle sfide più grandi e delicate in una relazione. È brutto da dire, ma questo aspetto può mettere in crisi anche le coppie più affiatate.

D’altronde con l’amore non ci paghi le bollette.

Che si tratti di dividere le spese quotidiane, pianificare grandi acquisti, o organizzare investimenti per il futuro, una buona gestione economica richiede collaborazione, coordinazione, trasparenza e una chiara comprensione di diritti e “doveri” di ciascun partner.

Se stai leggendo questo articolo è perché probabilmente state ancora gestendo le vostre finanze familiari “a sentimento” e questo metodo non sta funzionando proprio benissimo.

L’argomento è molto complesso e gli scenari sono veramente moltissimi. Cercherò quindi di fare molti esempi e analizzare diverse casistiche per rendere questa guida per gestire le finanze familiari il più pratica possibile

Non perdiamo altro tempo. Iniziamo proprio dall’argomento più ostico: come gestire le entrate e uscite nel caso di una famiglia composta da una coppia con diverso reddito.

Come gestire entrate e uscite in base al reddito e all’occupazione

Ogni coppia ha una dinamica economica unica, influenzata da vari fattori come il reddito di ciascun partner e il tipo di occupazione svolta. Lavoro part-time, full-time, da casa, di notte, su turni, stagionale, casalingo con o senza figli, ricchi di famiglia, casa di proprietà o in affitto.

Gli scenari sono infiniti.

La gestione delle entrate e delle uscite deve quindi essere adattata alle specifiche circostanze della coppia per garantire equità e sostenibilità.

Prima di scendere nel dettaglio di come suddividere le spese, ci tengo a segnalare l’importanza del tema della violenza economica, specialmente nei confronti delle donne. La violenza economica è una forma di abuso in cui uno dei partner controlla o limita l’accesso dell’altro alle risorse finanziarie, creando una dipendenza economica che può ostacolare l’autonomia del partner.

Per una relazione positiva e duratura, è fondamentale che entrambi i partner conservino la loro libertà nella gestione del denaro e la loro dignità economica.

Come dividere le spese se entrambi i membri della famiglia lavorano

Quando entrambi i partner hanno un’occupazione, è importante stabilire un metodo chiaro per dividere le spese comuni. Un’opzione potrebbe essere quella di suddividere le spese in base al reddito, in modo proporzionale. Ad esempio, se uno dei partner guadagna il 60% del reddito familiare, potrebbe contribuire con il 60% delle spese totali. Questo approccio garantisce che il peso economico sia distribuito equamente, evitando che uno dei due si senta sovraccaricato.

Come dividere le spese se uno dei membri della famiglia lavora “in casa” come casalingo

In molte famiglie, uno dei partner potrebbe decidere di occuparsi della gestione della casa e della cura dei figli, mentre l’altro si concentra su un lavoro retribuito. In questi casi, è importante riconoscere il valore del lavoro domestico, visto che contribuisce significativamente al benessere familiare.

In questo caso, le spese possono essere coperte interamente dal partner che lavora fuori casa, ma è consigliabile che entrambi partecipino alle decisioni finanziarie per garantire una gestione condivisa e consapevole del budget.

Ma non solo, come menzionato sopra, è fondamentale che anche il partner “casalingo” conservi la sua dignità ed autonomia economica. Quindi oltre alla condivisione delle spese, potreste pensare ad un vero e proprio riconoscimento economico per il lavoro fatto a supporto della famiglia.

Spartirsi i Costi: Esempi Pratici e Analisi delle Diverse Casistiche

Una volta stabilito come gestire le spese in base al reddito e all’occupazione, è fondamentale capire come spartirsi i costi quotidiani e quelli più importanti come auto, affitto, mutuo ecc…

Questo capitolo fornirà esempi pratici su come suddividere le spese in modo equo all’interno di una famiglia, tenendo conto di chi beneficia delle spese e di chi è l’intestatario delle stesse.

Spese Quotidiane della Famiglia

Le spese quotidiane includono la spesa alimentare, i trasporti, e le piccole necessità della vita di tutti i giorni. Per molte coppie, la divisione equa di queste spese è la scelta più semplice e pratica. Potete, ad esempio, decidere di creare un conto corrente cointestato su cui entrambi versate una quota uguale o proporzionale al reddito. Da questo fondo verranno prelevati i soldi necessari per coprire le spese quotidiane.

Esempio pratico:

  • Caso A: Entrambi i partner guadagnano lo stesso reddito. In questo caso, potreste decidere di contribuire con il 50% ciascuno al fondo comune.
  • Caso B: Un partner guadagna il doppio dell’altro. Qui, una divisione proporzionale potrebbe vedere il partner con reddito più alto contribuire con il 66%, mentre l’altro contribuisce con il 34%.

Spese per Mutuo, Arredi e Riparazioni

Queste spese rappresentano impegni finanziari più rilevanti e a lungo termine, che richiedono un’attenta pianificazione. Se la casa è intestata a entrambi, è consigliabile dividere il mutuo in base alla percentuale di proprietà. Anche per gli arredi e le riparazioni, la spartizione potrebbe seguire lo stesso criterio.

Se invece la casa è intestata a solo uno dei due, ecco che le cose si complicano, e non di poco. Volendo considerare il partner un “inquilino convivente”, questo dovrebbe:

  • pagare un affitto
  • contribuire alle spese di riparazione ordinarie
  • contribuire alle bollette e alle spese di condominio

mentre non dovrebbe pagare niente per quanto riguarda:

  • mutuo
  • spese di riparazione straordinarie
  • tasse sull’immobile

Gli arredi invece rimarrebbero a pura discrezione, anche se probabilmente il proprietario dovrebbe provvedere a fornire una casa “ammobiliata” con i mobili più importanti e elettrodomestici (in modo tale da avere una casa arredata di proprietà) e far contribuire il partner solo nel caso sia necessario sostituirli in caso di rottura o obsolescenza.

In alternativa, proprio come accade per l’affitto, si potrebbe considerare un canone “maggiorato” considerando la casa ammobiliata e far pagare al partner qualcosa in più ogni mese. In cambio si dovrebbe provvedere con i soldi propri alla sostituzione e all’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Proprio come accade per una casa in affitto.
Lo so, moralmente può risultare brutto, però dal punto di vista meramente finanziario probabilmente questa è soluzione più equa.

Attenzione: questa soluzione non coincide necessariamente con la soluzione più giusta. Anzi, vorrebbe dire trattare il proprio partner come un vero e proprio inquilino qualsiasi.

Il giusto quindi sta nel mezzo.

Da una parte non è giusto che il proprietario si faccia carico di tutti gli oneri della proprietà, dall’altra potrebbe non essere neanche giusto che l’altro viva a sbafo, sulle spalle dell’altra persona.

In questo caso probabilmente l’unica cosa da fare è trovare un bilanciamento. Le spese relative alla proprietà dell’immobile come mutuo e tasse sull’immobile potrebbero rimanere al 100% a carico del proprietario mentre tutto il resto può essere concordato.

Esempio pratico:

  • Caso A: La casa è intestata a entrambi al 50%. Il mutuo, così come le spese per arredi e riparazioni, può essere diviso equamente.
  • Caso B: Un partner è l’intestatario unico della casa. In questo caso, potrebbe essere giusto che l’intestatario si faccia carico delle spese relative alla proprietà dell’immobile (vedi elenco sopra), mentre l’altro partner potrebbe contribuire con spese di arredi, bollette e riparazioni in modo proporzionale al suo reddito.

Spese per l’Affitto

Se vivete in affitto, la divisione delle spese può essere fatta in base al reddito o suddivisa equamente, come per le spese quotidiane.

Spese per le Bollette

Le bollette rappresentano spese ricorrenti che includono elettricità, gas, acqua, internet e altre utenze domestiche. Queste spese possono essere divise equamente o proporzionalmente al reddito, a seconda di quanto ogni partner utilizza i servizi o dell’accordo che avete stabilito.

Esempio pratico:

  • Caso A: Entrambi lavorano da casa e utilizzano le utenze in modo simile. Una divisione equa delle bollette potrebbe essere la soluzione più giusta.
  • Caso B: Un partner è spesso fuori casa per lavoro, quindi utilizza meno le utenze. In questo caso, si potrebbe decidere che il partner che lavora da casa contribuisca con una percentuale maggiore.

Spese per Automobili

Così come accade per la casa, anche l’automobile può essere un argomento di discussione in famiglia. Le spese per l’automobile includono acquisto, carburante, manutenzione, assicurazione e bollo.

Queste spese possono essere suddivise in base all’utilizzo del veicolo o in base alla titolarità. Se entrambi i partner usano l’auto in modo equivalente, una divisione equa potrebbe funzionare. Se l’auto è di proprietà di uno solo, è giusto che questo partner si faccia carico delle spese principali, mentre l’altro può contribuire per le spese occasionali, come il carburante.

Dipende molto dall’utilizzo.

Esempio pratico:

  • Caso A: Indipendentemente dalla proprietà, l’auto è utilizzata da entrambi. Dividere le spese di manutenzione e carburante in modo equo, 50 e 50, o in proporzione al reddito è probabilmente la soluzione più equa.
  • Caso B: L’auto è intestata a uno solo dei partner, che la utilizza principalmente. Questo partner potrebbe coprire la maggior parte delle spese, mentre l’altro contribuisce solo occasionalmente quando la utilizza.

Gestione pratica dei Conti Correnti e Investimenti

Fino ad adesso ci siamo concentrati sul comprendere come suddividere le spese in una coppia dal punto di vista economico/morale.

Vediamo ora alcuni aspetti pratici, legati alla gestione quotidiana della strategia che avete elaborato. Parliamo di conti correnti e investimenti di coppia e come gestirli.

Avere una struttura chiara e ben definita infatti non solo facilita la gestione quotidiana delle spese, ma aiuta anche a pianificare e raggiungere obiettivi finanziari a lungo termine.

Conti Correnti Separati, Condivisi o Misti?

Una delle prime decisioni da prendere riguarda la gestione dei conti correnti. Le opzioni principali sono tre: conti separati, un conto condiviso, o una combinazione dei due.

  • Conti Separati: Ogni partner mantiene il proprio conto personale, gestendo le proprie entrate e uscite. Questo approccio offre autonomia e facilita la gestione delle spese individuali. Tuttavia, richiede una comunicazione chiara per gestire le spese comuni.
  • Conto Condiviso: Tutti i redditi vengono versati in un unico conto, dal quale si pagano tutte le spese. Questo metodo promuove la trasparenza e la gestione condivisa delle finanze, ma può ridurre il senso di indipendenza finanziaria.
  • Conti Misti: Questa è una soluzione ibrida dove si mantiene un conto condiviso per le spese comuni e conti separati per le spese personali. È un approccio che combina autonomia e collaborazione, permettendo ai partner di gestire le proprie finanze personali e allo stesso tempo di contribuire al budget comune.

Personalmente supporto la soluzione in cui ciascuno ha il proprio conto personale, e poi si ha un conto condiviso per la gestione delle spese condivise. In questo modo si ottiene il meglio dei due mondi. Da una parte si mantiene l’autonomia, dall’altra si ha anche la facilità di gestire i pagamenti condivisi.

L’unico contro (che in realtà è un pro se fate una corretta pianificazione finanziaria) è che sarà necessario pianificare in anticipo quando e quanto versare sul conto cointestato per non trovarsi con il conto azzerato.

Se oltre alla spese quotidiane avete anche obiettivi comuni a lungo termine come coppia (es. acquisto di una casa o l’educazione dei figli) potreste pensare di investire parte dei vostri risparmi comuni.

Anche in questo caso le soluzioni sono 3:

  • conto titoli personale
  • conto titoli cointestato
  • conto titoli misto

In questo caso, la soluzione del conto titoli cointestato potrebbe essere la soluzione migliore visto che permette di investire in co-proprietà al 50%.

Questo però vale solo nel caso tu voglia investire solo per obiettivi condivisi.

Se invece hai degli obiettivi finanziari al 100% personali (che ne so, comprarti una barca al momento del pensionamento o generare una piccola rendita sulle tasse che devi pagare tra 1 anno), oppure vuoi semplicemente divertirti un po’ con i tuoi risparmi extra, ecco che probabilmente è meglio se utilizzi un tuo conto personale per quella parte, e utilizzi il conto titoli condiviso solo per i gli obiettivi comuni.

Se sei indeciso su quale piattaforma utilizzare per i tuoi investimenti, sia personali che condivisi, ti invito ad approfondire qui:

Guida alle piattaforme d’investimento

Assicurazioni sulla Vita

Visto che parliamo finanza familiare e vita di coppia, non possiamo non parlare di Assicurazione Vita.

L’assicurazione vita è fondamentale per le famiglie monoreddito, o comunque in cui il reddito proviene principalmente da uno dei componenti della coppia.

Se non è il tuo caso, salta pure questa sezione e vai direttamente alle conclusioni.

Le assicurazioni sulla vita sono un elemento chiave per garantire la sicurezza finanziaria della famiglia in caso di imprevisti. Anche se è un argomento difficile da affrontare, la protezione economica del partner e degli eventuali figli è di fondamentale importanza.

L’assicurazione sulla vita offre una rete di sicurezza in caso di decesso di uno dei coniugi. Questo strumento permette al partner superstite di mantenere il tenore di vita attuale, coprendo spese come il mutuo, le bollette, l’istruzione dei figli e altre necessità finanziarie.

Esistono diverse tipologie di assicurazioni sulla vita, e la scelta dipende dalle esigenze specifiche della coppia:

  • Assicurazione temporanea: Fornisce copertura per un periodo di tempo specifico (ad esempio, 20 anni). È ideale per chi vuole assicurarsi che il mutuo o altre spese importanti siano coperte durante un periodo critico.
  • Assicurazione a vita intera: Offre copertura per l’intera vita dell’assicurato, accumulando anche un valore di riscatto che può essere utilizzato in futuro.
  • Assicurazione mista: Combina caratteristiche delle assicurazioni temporanee e a vita intera, offrendo copertura fino a una certa età con la possibilità di accumulare un capitale.

L’Importanza di Comunicare e Parlare della Gestione Familiare dei Soldi

Ora che abbiamo parlato degli aspetti pratici. Parliamo della cosa più importante in assoluto quando si parla di gestire i soldi in famiglia: la comunicazione.

La comunicazione è la base di una gestione finanziaria efficace in coppia. Discutere apertamente di denaro, obiettivi e preoccupazioni aiuta a prevenire conflitti e a rafforzare il rapporto.

Per molte coppie, parlare di soldi può essere fonte di tensione. Tuttavia, è essenziale creare un ambiente dove entrambi i partner si sentano liberi di esprimere i propri pensieri e sentimenti riguardo alla gestione delle finanze. Programmare discussioni periodiche sul budget, le spese e gli obiettivi finanziari può aiutare a mantenere il dialogo aperto e costruttivo.

Uno degli aspetti più importanti della comunicazione finanziaria è stabilire obiettivi comuni. Che si tratti di risparmiare per una vacanza, comprare una casa, o pianificare la pensione, lavorare insieme verso un obiettivo condiviso rafforza il legame di coppia e assicura che entrambi i partner siano sulla stessa lunghezza d’onda.

Nonostante la migliore comunicazione, è normale che sorgano disaccordi su come gestire il denaro. Quando ciò accade, è importante affrontare i conflitti in modo costruttivo, cercando soluzioni che rispettino le esigenze e i desideri di entrambi i partner. Evitare di accusarsi reciprocamente e concentrarsi su come raggiungere un compromesso può aiutare a risolvere i conflitti in modo positivo.

Per “proteggersi” da eventuali disaccordi, esistono dei veri e propri contratti per gestire la finanza di coppia.

Scopriamoli.

Accordi tra Conviventi, Prematrimoniali e Matrimonio

Gli accordi legali in una relazione di coppia, siano essi tra conviventi o in vista di un matrimonio, possono fornire una protezione importante per entrambe le parti in caso di disaccordo (separazione) o altri cambiamenti significativi.

Le soluzioni per gestire la finanza di coppia sono 3:

  • accordi tra conviventi
  • accordi prematrimoniali
  • matrimonio (in separazione o comunione dei beni)

Accordi tra Conviventi

Per le coppie che vivono insieme senza essere sposate, può essere utile stipulare un accordo di convivenza. Questo documento stabilisce come verranno gestite le finanze, chi possiede cosa, e come saranno spartiti i beni in caso di separazione. Può anche includere dettagli su come le spese saranno condivise e su come verranno gestiti gli investimenti comuni.

Accordi Prematrimoniali

Un accordo prematrimoniale è un contratto stipulato prima del matrimonio che definisce la divisione dei beni in caso di divorzio. Sebbene non sia un argomento facile da affrontare, un accordo prematrimoniale può prevenire conflitti futuri e fornire chiarezza su aspetti come la proprietà di beni acquisiti prima del matrimonio, il trattamento delle eredità, e la gestione di debiti e investimenti.

Il problema? Purtroppo non si possono fare in Italia (anche se si sta valutando di legalizzarli)

Protezione dei Diritti nel Matrimonio

Anche all’interno del matrimonio, è importante considerare come saranno gestiti i beni e le finanze. In Italia, i coniugi possono scegliere tra la comunione dei beni e la separazione dei beni. Nella comunione dei beni, tutti i beni acquisiti durante il matrimonio sono di proprietà comune, mentre con la separazione dei beni, ciascun coniuge mantiene la proprietà esclusiva dei beni acquistati con il proprio reddito.

Maggiori dettagli su queste tipologie di accordi qui:

Come funzionano gli Accordi Prematrimoniali

Gestire le spese di coppia – Conclusioni

Gestire le finanze in coppia richiede collaborazione, trasparenza e pianificazione. È fondamentale stabilire un sistema per dividere le spese in base al reddito e all’occupazione, considerando anche le diverse esigenze e responsabilità di ciascun partner. Spartire i costi quotidiani, il mutuo, l’affitto e altre spese importanti deve avvenire in modo equo e trasparente, tenendo conto di chi beneficia maggiormente di tali spese e di chi può beneficiarne nel caso in cui le cose dovessero andare male.

Una comunicazione aperta e costante è il pilastro per evitare conflitti e mantenere un dialogo costruttivo sulle questioni finanziarie della famiglia.

Se vuoi scoprire di più su come gestire i soldi tuoi e della tua famiglia, ti invito ad approfondire nella nostra guida alla Finanza Personale.

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