Cosa succede agli investimenti in caso di decesso? Come funziona la successione? Quanto si paga di tasse di successione? Come si calcola il capital gain?
Cosa accade quando il possessore di investimenti finanziari muore? Cambia qualcosa nel caso siano azioni, obbligazioni, titoli di stato, ETF, fondi o certificati?
Cosa accade nel caso di conti cointestati? Si devono pagare tasse? Se sì quante?
Insomma le domande su cosa accade agli investimenti in successione sono tante.
In questa guida troverai una risposta a tutte quante!
Gli argomenti sono veramente tanti quindi non perdiamo altro tempo.
Iniziamo dalle basi: Cosa succede agli investimenti in caso di decesso?
Cosa succede agli investimenti in caso di decesso?
Come puoi immaginare, se il proprietario di investimenti finanziari viene a mancare i suoi titoli (azioni, obbligazioni, fondi comuni, ETF e certificati, ecc…) diventano parte del patrimonio trasferito agli eredi.
Come avviene il trasferimento?
Dipende dalla tipologia di conto della persona deceduta.
Nel caso di conto personale, quando il proprietario muore, i titoli vengono temporaneamente “bloccati”: non sarà possibile né comprare, né vendere.
Quindi attenzione se ci sono in portafoglio investimenti molto aggressivi che possono perdere valore molto velocemente!
I titoli verrano sbloccati solo quando gli eredi avranno tutti i documenti in regola per ottenere il trasferimento degli strumenti finanziari sul proprio conto.
Quali sono i passaggi per sbloccare i titoli in eredità?
- Presentare il certificato di morte e di successione alla banca
- Presentare il testamento
- Seguire le indicazioni della banca per il trasferimento dei conti
Vediamo ora cosa accade in successione nel caso di conto cointestato.
In questo caso, le possibilità sono due:
- se c’è la firma disgiunta, il co-proprietario mantiene il diritto di operare normalmente sul conto
- se c’è la firma congiunta, l’intero conto viene bloccato e le modalità sono le stesse del conto personale ad intestatario singolo
Ora che abbiamo visto come funziona il trasferimento dei titoli in eredità, vediamo come funziona la tassazione.
Regole per la successione di titoli azionari
Le azioni entrano nell’asse ereditario e quindi vengono trasferite agli eredi secondo le disposizioni testamentarie o secondo le quote di legittima.
Una volta che è stata trasferita la proprietà (seguendo i passaggi indicati prima) e pagate le eventuali tasse di successione, gli eredi possono decidere se mantenere l’azione o venderla.
In fase di successione il prezzo medio di carico viene aggiornato al valore di mercato alla data del decesso.
Questo è un vantaggio incredibile perché permette di non pagare tasse sulle plusvalenze non realizzate dal defunto.
Immagina per esempio che il defunto avesse investito nelle azioni dell’Azienda A acquistandole a 100€.
Al momento della morte le azioni quotavano a 1.000€.
L’erede eredita le azioni con un prezzo medio di carico a 1.000€ e quindi nessuno dovrà pagare le tasse le plusvalenze sul capital gain delle azioni da 100€ a 1.000€.
Regole per la successione di obbligazioni e titoli di stato
Contrariamente a quanto accade per le azioni, per le obbligazioni ci sono diversi trattamenti.
- Le obbligazioni normali entrano nell’asse ereditario e sono soggette alle imposte di successione
- I titoli di stato come BTP e BOT invece entrano nell’asse ereditario, ma NON sono soggetti a imposta di successione
Come per le azioni, anche nel caso delle obbligazioni, il prezzo di carico viene aggiornato al momento della successione.
Questa cosa è particolarmente utile per l’ottimizzazione fiscale in fase di successione.
Infatti una strategia molto efficiente dal punto di vista fiscale e “sicura” per trasferire delle plusvalenze agli eredi, esentasse, potrebbe essere: acquistare obbligazioni con cedole molto basse che quotano molto al di sotto della pari e scadono pochi anni dopo un’ipotetica data di morte.
In questo modo, al momento della vendita o della scadenza si avrà una ragionevole certezza di realizzare una plusvalenza pressoché esentasse!
Regole per la successione di fondi ed ETF
Anche fondi comuni ed ETF seguono l’asse ereditario.
Contrariamente a quanto accade per azioni e obbligazioni però, nel caso di fondi comuni ed ETF la gestione gel capital gain è differente.
Infatti non sarà possibile aggiornare il prezzo medio di carico al momento della successione. Di conseguenza gli eredi si troveranno nella condizione di pagare tasse sulla plusvalenza realizzata sia dal defunto che dall’erede.
Maggiori dettagli sull’argomento in questa analisi:
Successione ETF e Fondi Comuni d’Investimento: quanto si paga?
Regole per la successione di certificati
I certificati seguono le medesime condizioni delle azioni e delle obbligazioni:
- seguono l’asse ereditario
- il prezzo medio di carico viene aggiornato al valore di mercato alla data di decesso
Regole per la successione di derivati
Il discorso si complica leggermente quando si parla di derivati come opzioni, futures e CFD.
Talvolta infatti potrebbe essere complicato, se non addirittura impossibile trasferire la proprietà di questi strumenti.
Quindi è possibile che la banca o il broker liquidi la posizione al momento del decesso e che quindi ti venga riconosciuto il controvalore del titolo al momento della vendita.
Se invece è possibile trasferire la proprietà agli eredi, ecco che questo potrà avvenire, con la possibilità di aggiornare il prezzo di carico.
Regole per la successione delle assicurazioni
Le regole per la successione delle assicurazioni con finalità di investimento (polizze vita unit linked o index-linked) è completamente diversa rispetto a quella degli altri strumenti.
In questo caso infatti non c’è un vero trasferimento di eredità: non c’è il passaggio di capitale dal defunto all’erede.
Ma c’è il pagamento diretto da parte della compagnia assicurativa ad un beneficiario (che non è detto debba essere un erede nell’asse ereditario).
Quindi non si pagano imposte di successione nel caso delle polizze assicurative.
Le eventuali plusvalenze però saranno soggette a tassazione ordinaria.
Quante tasse si pagano sulla successione degli investimenti?
Come abbiamo visto, ad eccezione dei titoli di stato come i BOT ed i BTP sono soggetti a imposta di successione.
Quanto pesa l’imposta di successione sugli strumenti finanziari?
Dipende dal grado di parentela con il defunto.
Infatti più è stretto il legame di parentela, minore è il peso dell’imposta di successione e più alta è la franchigia (il capitale che non viene conteggiato ai fini del calcolo dell’imposta di successione).
Categoria di Eredi | Aliquota (%) | Franchigia |
Eredi diretti (coniuge, figli) | 4% | 1 milione |
Fratelli e sorelle | 6% | 100.000€ |
Altri parenti fino al 4° grado | 6% | Nessuna |
Soggetti non parenti | 8% | Nessuna |
Facciamo un esempio pratico di imposta di successione.
Successione a un figlio (erede diretto)
- Patrimonio ereditato: 1.500.000€
- Franchigia per eredi diretti: 1.000.000€
- Quota imponibile: 1.500.000€ – 1.000.000€ = 500.000€
- Aliquota applicata: 4%
- Imposta di successione: 500.000€ × 4% = 20.000€
Il figlio pagherà un’imposta di successione di 20.000€.su un’eredità di 1.500.000€
Successione a un amico (soggetto non parente)
- Patrimonio ereditato: 300.000€
- Franchigia per soggetti non parenti: Nessuna
- Quota imponibile: 300.000€
- Aliquota applicata: 8%
- Imposta di successione: 300.000€ × 8% = 24.000€
L’amico pagherà un’imposta di successione di 24.000€ su un’eredità di 300.000
Ora che abbiamo visto come funziona l’imposta di successione per i diversi strumenti finanziari, non ci resta che vedere in breve le tasse sulle plusvalenze.
Quante tasse si pagano sulle plusvalenze da investimenti finanziari
Ti riporto qui di seguito la tabella riassuntiva delle tasse che si applicano sulle rendite da strumenti finanziari.
Per maggiori dettagli ti rimando alla guida sulla tassazione degli strumenti finanziari.
STRUMENTO | CLASSIFICAZIONE REDDITO | TASSAZIONE ITALIANA | IMPOSTA DI BOLLO |
---|---|---|---|
Conti Correnti Postali/ Bancari | Capitale | 26% | 34,20€* |
Conto Corrente Vincolato | Capitale | 26% | 0,20% |
Conti Deposito Vincolato | Capitale | 26% | 0,20% |
Libretto di Risparmio Postale/Bancario | Capitale | 26% | 34,20€* |
Pronti Centro Termine | Capitale | 26% | 0,20% |
Certificati di Deposito | Capitale | 26% | 0,20% |
Tltoli di Stato (white list) | Diversi/Capitale | 12,50% | 0,20% |
Tltoli di Stato (no white list) | Diversi/Capitale | 26% | 0,20% |
Titoli Sovrannazionali | Diversi/Capitale | 12,50% | 0,20% |
Corporate Bond | Diversi/Capitale | 26% | 0,20% |
Buoni Fruttiferi Postali | Capitale | 12,50% | 0,20%* |
Azioni | Diversi/Capitale | 26% | 0,20% |
Derivati (Swap – CFO) | Diversi | 26% | 0,20% |
Certificates | Diversi/Capitale | 26% | 0,20% |
Fondi / SICAV | Capitale | 26% | 0,20%** |
ETF | Capitale | 26% | 0,20%** |
ETC-ETN | Diversi | 26% | 0,20% |
GPM – GPF | Capitale | 26% | 0,20% |
Polizze Ramo I | Capitale | 26% | NO |
Polizze Ramo III e V | Capitale | 26% | 0,20%** |
** Per la quota investita in titoli di stato White list 12,5%
Minusvalenze in fase di successione
Purtroppo qualunque forma di minusvalenza viene cancellata in sede di successione. Questa è una caratteristica comune a tutti gli investimenti finanziari.
Come pianificare al meglio la successione?
Come abbiamo visto in questa guida alla successione dei diversi strumenti finanziari, ci sono strumenti che sono particolarmente convenienti i sede di successione, e altri che invece sono particolarmente sconvenienti.
Strumenti convenienti in fase di successione:
- TItoli di stato: sono esenti da imposte di successione
- Polizze vita: sono esenti da imposte di successione ed è possibile designare un beneficiario esterno all’asse ereditario
Strumenti inefficienti in fase di successione:
- Fondi ed ETF: il prezzo di carico non viene aggiornato e sarà necessario pagare le tasse sulla plusvalenza completa, dal momento dell’acquisto (fatto dal defunto) al momento della vendita (fatta dall’erede).
- Derivati: potrebbero essere liquidati al valore di mercato nel momento del decesso
Oltre a queste informazioni utili per rendere il tuo portafoglio d’investimento efficiente in fase di successione, potrebbe essere utile anche:
- anticipare il trasferimento degli investimenti senza dover affrontare la successione tramite donazioni
- fare delle polizze vita per far uscire del capitale fuori dall’asse ereditario
- fare un testamento per definire con precisione quali titoli vanno a ciascun erede (considera sempre le quote di legittima)
- sfrutta conti cointestati per mantenere l’accesso ai titoli senza interruzioni
Successione investimenti finanziari – Conclusioni
Ogni strumento finanziario ha le sue regole quando si tratta di successione. Alcuni, come i titoli di stato, godono di particolari vantaggi fiscali in fase di successione.
Altri, come gli ETF e i fondi comuni invece sono particolarmente sconvenienti.
L’importante è conoscere queste regole e prepararsi al meglio, ma soprattutto farlo, con il dovuto anticipo!
Specie se vuoi godere del vantaggio dell’aggiornamento del prezzo di carico in fase di successione degli strumenti finanziari, devi pianificare la successione con largo anticipo.
Prima lo fai, più tempo avrai per ottimizzare il tuo portafoglio per la successione e godere di eventuali sconti sulle plusvalenze”
Spero che questa guida alla successione degli strumenti finanziari ti sia stata utile.
Se vuoi un supporto nella tua pianificazione successoria degli investimenti ti invito a fissare un incontro conoscitivo gratuito con un consulente finanziario indipendente!
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