Direct Listing, come funziona? | Differenza con IPO e SPAC

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Cos’è il Direct Listing? Come funziona? Qual è la differenza tra direct listing, IPO e SPAC?

Cos’è il Direct Listing?

Il direct listing è uno dei 3 metodi con cui una società può quotare le proprie azioni sui mercati finanziari.

Come funziona il Direct Listing?

Il metodo più facile per spiegare il direct listing è fare un esempio.

Immagina che Investimi.com, nota startup tech italiana, voglia quotarsi sui mercati. Come tutte le startup per crescere ha dovuto fare fund raising, cioè raccogliere del capitale da investitori esterni all’azienda per finanziare le proprie attività, crescere velocemente e battere i competitor. Durante queste raccolte di capitale però Investimi ha dovuto cedere dell’equity, cioè quote dell’azienda.

Ora che Investimi ha deciso di quotarsi con il direct listing, gli investitori sono in fibrillazione. Le loro quote vengono trasformate in azioni e messe direttamente a disposizione di nuovi investitori sul mercato secondario (i mercati finanziari). Gli investitori sono molto felici perché finalmente possono vendere alcune (o tutte) le quote che possiedono e rientrare del proprio investimento.

In altre parole il direct listing, è un metodo di quotazione in cui le quote dell’azienda vengono convertite in azioni e quotate direttamente sui mercati finanziari.

Se non ti è ancora chiaro cosa è il direct listing non preoccuparti, adesso andiamo a vedere la differenza tra direct listing, IPO e SPAC ed il concetto sarà sicuramente più chiaro.

Qual è la differenza tra Direct Listing, IPO e SPAC?

Abbiamo visto che il direct listing consiste nella quotazione delle azioni aziendali, ma qual è la differenza per esempio rispetto ad un IPO?

C’è una sottile, ma significativa, differenza. Nell’IPO (Initial Public Offering) ci sono due eventi contemporaneamente:

  • creazione di nuove azioni della società
  • quotazione in borsa di queste nuove azioni

Con la creazione delle nuove quote la società di fatto ha un nuovo “liquidity event” e raccoglie nuovo capitale per finanziare le attività.

Al contrario, con il direct listing non vengono create nuove azioni, non c’è quindi raccolta di capitale da parte dell’azienda, ma le azioni che già esistono vengono semplicemente rese accessibili al pubblico.

Per ulteriori dettagli ti consiglio di guardare questo video di Yahoo Finance. E’ fatto molto bene.

Parliamo ora di SPAC. Le SPAC (Special Purpose Acquisition Company) sono delle società che si quotano appositamente con lo scopo di acquisire altre società per facilitarne e accelerarne la quotazione. In altre parole, le sono società veicolo che si quotano, e aspettano di trovare la giusta azienda con cui accordarsi per acquisirla e aiutarla quindi a quotarsi. 

La quotazione tramite SPAC quindi è completamente diversa rispetto al direct listing o all’IPO. Se vuoi approfondire il funzionamento delle SPAC e delle IPO ti invito a leggere questi articoli:

Quali sono i vantaggi del Direct Listing per un’azienda?

Vediamo ora perché alcune aziende come Slack e Spotify hanno preferito adottare questo metodo di quotazione rispetto all’IPO o alla quotazione tramite SPAC.

Lasciamo temporaneamente da parte le SPAC che sono un processo a parte, che ti invito ad approfondire nell’apposito articolo. Concentriamoci sui vantaggi del direct listing rispetto all’IPO.

La prima ragione per cui le aziende preferiscono il direct listing rispetto all’IPO è la facilità del processo. L’IPO è una procedura molto lunga e dispendiosa. Essendo che vengono emesse nuove azioni sul mercato è necessario trovare degli acquirenti ed iniziare una lunga serie di contrattazioni per stabilire il prezzo di queste nuove azioni.

Al contrario, con il direct listing non vi sono contrattazioni OTC (Over the Counter). Le azioni vengono emesse sul mercato ed il prezzo viene stabilito dall’incontro tra domanda ed offerta.

Il secondo grande vantaggio del direct listing rispetto all’IPO è la rapidità. L’IPO può richiedere mesi se non anni. Il processo di quotazione tramite direct listing è molto più rapido. Si parla di settimane o qualche mese al massimo.

Il terzo grande vantaggio del direct listing è il costo. Complessità e tempi lunghi rendono l’IPO un processo molto costoso. Grazie alla sua snellezza, il direct listing è un processo di quotazione molto meno costoso dell’IPO!

Insomma il direct listing ha una serie di vantaggi molto interessanti, che lo rendono molto attraente per tutte quelle aziende che non richiedono un aumento di capitale per finanziare le operazioni.

Ora che abbiamo visto i concetti fondamentali, andiamo a fare un breve riassunto di quello che ci siamo detti.

Direct Listing – Conclusioni

Il direct listing è uno dei 3 meccanismi che le aziende hanno a disposizione per quotarsi in borsa. Il direct listing è il meccanismo di quotazione più semplice in quanto non vengono emesse nuove azioni, ma vengono semplicemente quotate le azioni già create in precedenza durante gli eventi di finanziamento. Questo rende il direct listing la soluzione più snella ed economica per tutte quelle aziende che non hanno bisogno di raccogliere fondi.

Se invece l’azienda ha bisogno di raccogliere del capitale, probabilmente preferirà adottare la quotazione tramite IPO. Con l’IPO infatti si ha contemporaneamente la creazione di nuove azioni con corrispondente aumento di capitale, e la quotazione delle azioni in borsa.

Spero che questo articolo ti abbia aiutato a fare chiarezza su come funziona il direct listing e sulla differenza rispetto agli altri metodi con cui un’azienda può quotarsi in borsa. Se ti interessano questi argomenti mi raccomando iscriviti alla newsletter per ricevere il riassunto dei migliori contenuti di finanza personale e investimenti di Investimi!

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