Consulenza Finanziaria: INDIPENDENTE O BANCARIA? Quale scegliere?

Quali sono le differenze tra la consulenza finanziaria indipendente e consulenza finanziaria in banca? Quale conviene?

Sei mai stato contattato dalla tua banca per fissare un incontro con un consulente? Hai mai sottoscritto fondi comuni, una gestione patrimoniale, assicurazione vita o simili? Se la risposta è sì, allora questo articolo è per te.

Oggi intervistiamo Stefano Biciocchi, Consulente Finanziario Indipendente iscritto all’Albo OCF (Organismo di vigilanza e controllo dei Consulenti Finanziari). Stefano ci racconterà quello che ha scoperto analizzando decine di portafogli di investitori che si affidavano alla gestione di un consulente bancario.

Non perdiamo altro tempo. Iniziamo.

Introduzione

Matteo di Investimi

Ciao Stefano, grazie di esserti messo a disposizione per questa intervista. Prima di parlare di quello che hai scoperto analizzando i portafogli dei clienti che si affidavano a banche e assicurazioni, ti chiedo di approfondire la differenza tra consulenza bancaria e consulenza indipendente. Non tutti infatti hanno familiarità con questa differenza.

Stefano

Ciao Matteo, grazie a te per l’invito.

Fondamentalmente la consulenza bancaria non è consulenza, ma collocamento di prodotti, tipicamente fondi comuni o polizze, sui quali la banca percepisce le cosiddette “retrocessioni”.

In pratica la commissione che paga il cliente alla società che gestisce il fondo, viene in parte retrocessa alla banca e quindi al consulente.

Ecco perché le banche spesso consigliano prodotti con commissioni elevate nonostante sul mercato siano disponibili strumenti con costi anche 10 volte più bassi. Non percependo una retrocessione delle commissioni, la banca non ha interesse a consigliare strumenti “migliori per il cliente”.

Questo meccanismo, sconosciuto a molti è davvero assurdo. Come ci si può aspettare di ricevere una consulenza imparziale da qualcuno che guadagna direttamente su quello che raccomanda…?!

La consulenza indipendente è un altro mondo. Il consulente indipendente, per legge, non può percepire alcuna “retrocessione” sulle proprie raccomandazioni e quindi consiglia ai propri clienti gli investimenti migliori, evitando i prodotti intermediati dal sistema bancario.

E’ l’unica forma vera di consulenza, dove il cliente può essere sicuro di ricevere consigli nel suo esclusivo interesse.

Inefficienze della consulenza bancaria

Matteo di Investimi

Fammi capire meglio, stai dicendo che la consulenza bancaria non è in realtà consulenza? Eppure credo ci siano molti consulenti validi anche in banca.

Stefano

Il problema purtroppo è strutturale. Le banche non sono nel business della consulenza finanziaria, ma in quello del collocamento di prodotti finanziari.

Come ogni attività, lo scopo delle banche è generare un profitto e, come abbiamo visto, la banca guadagna dal collocamento degli strumenti, non dalla consulenza in sé…

Quindi anche se il consulente bancario è valido, purtroppo sarà sempre vincolato a raccomandare prodotti sui quali la banca e lui stesso percepiscono una commissione.

Questo è molto evidente quando analizzo i portafogli dei clienti che si erano affidati ad un consulente bancario.

Portafogli pieni zeppi di strumenti inefficienti e ad alto costo.

L’attività del consulente finanziario indipendente

Matteo di Investimi

Nel caso si riscontrino queste inefficienze, cosa può fare un consulente finanziario indipendente per aiutare il cliente?

Stefano

Il consulente indipendente può fare un’analisi imparziale e precisa dei prodotti collocati dalla banca, mostrare al cliente i costi nascosti che sta sostenendo, quanto sta perdendo investendo con la banca e infine proporre piani di investimento personalizzati svincolati dal sistema bancario, tipicamente basati su ETF (Exchange Traded Funds), fondi liberamente scambiati sul mercato, migliori e meno costosi dei fondi collocati dalle banche.

Guarda per esempio quali sono le differenze tra utilizzare i fondi comuni collocati dalle banche e gli strumenti che consiglio solitamente ai miei clienti (ETF)

investimenti efficienti vs inefficienti

E i fondi comuni non sono il prodotto peggiore. Purtroppo ci sono le polizze, che hanno costi ancora superiori ed erodono più della metà del rendimento degli investitori.

Infine, considera che la differenza non è solo in termini di costi. La raccomandazione bancaria rischia sempre di non essere ottimale, proprio perché resa in conflitto di interesse.

Matteo di Investimi

Dicci di più sulla differenza tra consulenza bancaria e indipendente a livello di servizio.

Stefano

Il consulente bancario, che a volte è un semplice funzionario e neanche un consulente iscritto all’albo, lavora per la banca ed il suo lavoro è collocare i prodotti sui quali la banca e lui stesso percepiscono commissioni.

Il consulente indipendente invece è un professionista che lavora solo per il cliente. Non ha prodotti da collocare, ma raccomanda gli strumenti migliori disponibili sul mercato. Inoltre il consulente indipendente assiste il cliente in tutte le sue esigenze, che possono includere tematiche previdenziali, assicurative e successorie.

Matteo di Investimi

Grazie per questa panoramica Stefano. Andiamo un po’ più nel pratico. Cosa accade quando una persona ti contatta? Come si svolge la consulenza?

Stefano

Il punto di partenza è sempre l’analisi degli investimenti del cliente. Andiamo a vedere in cosa ha investito, se l’investimento è ottimale in termini di rischio e rendimento e soprattutto verifichiamo i costi che il cliente sta sostenendo, inclusi i costi nascosti dei quali il cliente è quasi sempre inconsapevole. Questa fase la offro sempre gratuitamente.

Una volta fatta l’analisi, propongo una soluzione migliore e meno costosa, e questo è possibile semplicemente perché chi investe in banca non ha mai un buon investimento, fosse solo per i costi.

Le analisi sono molto chiare, sempre basate su numeri e dati di fatto.

A quel punto sta al cliente fare le sue scelte, cosa non sempre facile… Ci sono persone un po’ più smaliziate che già avevano subodorato che in banca qualcosa non andava, capiscono al volo e sono pronte al cambiamento da subito.

Altre invece, soprattutto quelle che hanno un rapporto di fiducia col proprio consulente, magari un amico di lunga data, hanno come un rifiuto a considerare il cambiamento, e non riescono a vedere quanti soldi stanno perdendo investendo in banca, per quanto il consulente sia valido.

Se la persona decide di entrare in consulenza con me, inizia il percorso insieme. Fissiamo gli obiettivi, creiamo un piano personalizzato di investimento azzerando da subito le commissioni bancarie, ottimizziamo la situazione previdenziale. Questo permette al cliente di riprendersi il giusto rendimento che prima rimaneva alla banca e i risultati si vedono subito.

Inoltre il cliente sa che può fidarsi sempre, perché non guadagno nulla da quello che gli raccomando di fare.

Matteo di Investimi

Grazie mille Stefano per averci spiegato la differenza tra consulenza finanziaria indipendente e consulenza bancaria, ma soprattutto grazie per averci portato la tua esperienza diretta come consulente!

Ho avuto l’opportunità di confrontarmi con Stefano ben oltre quest’intervista e mi ha fatto molto piacere notare che siamo molto allineati sull’approccio alla consulenza e agli investimenti.

Quindi se pensi che i servizi di Stefano possano fare al caso tuo, compila il modulo qui sotto. Verrai ricontattato al più presto per organizzare una chiamata conoscitiva gratuita con Stefano.

Sono sicuro che non te ne pentirai.

Se poi hai già degli investimenti con banche e assicurazioni, Stefano sta offrendo a tutti i lettori di Investimi l’analisi gratuita del portafoglio finanziario.

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