Previsioni Mercati Finanziari e Crypto 2025

previsioni-mercati-2025

Cosa faranno i mercati finanziari e delle criptovalute nei prossimi mesi? La parola agli esperti.

Il 2024 è stato un anno caratterizzato da rendimenti rilevanti per tutti i principali indici e criptovalute.

La tabella qui di seguito riassume l’andamento di indici e strumenti di interesse registrati dal 1° gennaio al 31° dicembre 2024.

rendimenti-2024-principali-indici-mondiali

Come ci insegnano gli esperti però: “i rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri”.

Cosa ci aspetta dunque per il futuro?

L’abbiamo chiesto ad alcuni nomi autorevoli del mercato globale e italiano. Andiamo a vedere le loro previsioni sui mercati finanziari e crypto per il 2025.

Previsioni sul Mercato delle Criptovalute 2025

young-platform-logo

Opinione di Andrea Ferrero, CEO & Co-Founder di Young Platform

Nel 2025, il mercato delle criptovalute raggiungerà una nuova fase di maturità, caratterizzata da un’adozione sovrana sempre più evidente. Gli Stati Uniti, con l’amministrazione Trump che ha recentemente firmato un ordine esecutivo per promuovere l’industria delle criptovalute e esplorare la creazione di una riserva nazionale di asset digitali, potrebbero assumere un ruolo di leadership nell’integrazione delle criptovalute nel sistema finanziario tradizionale. Questo passaggio potrebbe includere l’adozione ufficiale del Bitcoin come riserva strategica o mezzo di pagamento governativo in alcuni settori.

Parallelamente, si prevede che le imprese adotteranno sempre più le stablecoin per i pagamenti, riconoscendo i vantaggi in termini di efficienza e riduzione dei costi rispetto ai metodi tradizionali. Inoltre, alcuni paesi stanno esplorando la possibilità di emettere obbligazioni governative su blockchain, creando asset digitali garantiti dallo stato.

Questi sviluppi potrebbero innescare un effetto domino, spingendo altri governi globali a implementare regolamentazioni chiare e a esplorare l’adozione di asset digitali per aumentare trasparenza, efficienza e inclusione finanziaria.

Come co-CEO di Young Platform, vedo in questo scenario un’opportunità straordinaria per accelerare la democratizzazione delle criptovalute, trasformandole da asset di nicchia a pilastro del sistema economico globale. Tuttavia, sarà cruciale supportare questa transizione con infrastrutture sicure, educazione digitale e soluzioni user-friendly per favorire una partecipazione consapevole e sostenibile a questa rivoluzione economica.

Andrea Ferrero, CEO & Co-Founder di Young Platform

Previsioni sui Mercati Finanziari 2025

vanguard-logo

Opinione di Shaan Raithatha, Senior Economist di Vanguard Europe

A livello globale l’inflazione è diminuita notevolmente, avvicinandosi al 2%. Gli Stati Uniti si distinguono per crescita robusta e piena occupazione, nonostante una politica monetaria restrittiva. Questa resilienza solleva interrogativi sul ruolo delle forze dal lato dell’offerta nel plasmare l’economia.

Contrariamente a quanto si crede, la forza economica degli Stati Uniti non può essere attribuita esclusivamente a un “atterraggio morbido”. Fattori favorevoli dal lato dell’offerta, come l’aumento della produttività del lavoro e un incremento della forza lavoro disponibile, hanno giocato un ruolo cruciale. Queste dinamiche mettono in discussione la narrativa tradizionale e suggeriscono un nuovo quadro di riferimento per comprendere l’economia e i mercati.

Rischi emergenti e politica economica al bivio

Sebbene i driver positivi dal lato dell’offerta possano confermarsi nel 2025, rischi politici emergenti potrebbero compensare i benefici. Questi rischi potrebbero raffreddare la crescita reale del Pil statunitense e aumentare le pressioni inflazionistiche. Di conseguenza, crediamo che l’inflazione core rimarrà sopra il 2,5% per gran parte del 2025. Al di fuori degli Stati Uniti, le economie hanno affrontato diverse sfide per conseguire una crescita solida insieme alla riduzione dell’inflazione. Nell’area euro, la disinflazione è avvenuta portando stagnazione, mentre la Cina si confronta con ostacoli esterni e problematiche strutturali. Queste disparità evidenziano i diversi impatti delle dinamiche dal lato dell’offerta nelle varie regioni.

Bond vs. Azioni

L’era del “solido valore del denaro” persiste, con rendimenti più elevati che migliorano il trade-off rischio-rendimento nel reddito fisso. Le obbligazioni rimangono interessanti, offrendo solidi ritorni per il prossimo decennio. Le azioni, in particolare quelle Usa, affrontano preoccupazioni sulle valutazioni, ma non si può sottovalutare la loro resilienza agli shock economici. Le valutazioni dell’azionario internazionale sembrano più interessanti, ma è necessario considerare i rischi legati alle crescenti incertezze economiche e politiche globali. In conclusione, le prospettive economiche globali per il 2025 sono modellate da un complesso intreccio di forze dal lato dell’offerta, rischi politici e differenze a livello regionale. Gli investitori dovrebbero navigare in questo scenario con cautela, bilanciando il potenziale derivante dai solidi ritorni dal reddito fisso con le incertezze legate alle valutazioni azionarie e agli sviluppi geopolitici.

Vanguard Europe

fidelity-logo

Opinione di Andrea Semino, ETF & Index Sales Director di Fidelity

La clamorosa vittoria dei Repubblicani alle elezioni di novembre ha modificato radicalmente le prospettive economiche per il 2025. Lo scenario di rallentamento economico americano, che è stato il nostro scenario di base per la maggior parte del 2024, dovrebbe cedere il passo a un seconda fiammata di crescita e inflazione, spinta da nuove politiche protezioniste.

Le politiche di sostegno alla crescita, favorite da un maggiore allentamento fiscale, dovrebbero far salire l’inflazione, riducendo il rischio di recessione negli Stati Uniti e ricalibrando la nostra valutazione dell’attuale ciclo economico verso la fase intermedia-avanzata. Tuttavia, le altre principali economie, in particolare Europa e Cina, dovranno far fronte a un cambiamento nella politica commerciale e industriale degli Stati Uniti che probabilmente ne indebolirà le prospettive di crescita ed eserciterà una pressione al ribasso sull’inflazione interna a causa del rallentamento della domanda estera.

L’insieme di queste divergenze sosterrà la crescita degli Stati Uniti nel 2025, ma l’aumento degli oneri del debito pubblico rappresenta la tendenza sottostante a più lungo termine. Riteniamo che le finanze pubbliche si stiano rapidamente avvicinando ai propri limiti e che un’inflazione superiore all’obiettivo sia probabilmente l’opzione meno onerosa per una soluzione ordinata del problema della sostenibilità del debito.

Tali dinamiche ci portano a favorire gli investimenti in asset di reali, come le azioni. In questa fase avanzata del ciclo, riteniamo particolarmente importante focalizzarsi sulla solidità dei bilanci (fattore Qualità) mantenendo una preferenza regionale su azioni americane e giapponesi in funzione di una migliore dinamica degli utili sottostanti.

Sul lato del reddito fisso, favoriamo le obbligazioni corporate investment grade americane mentre rimaniamo globalmente sotto-pesati sul comparto governativo.

Andrea Semino, ETF & Index Sales Director di Fidelity presso Fidelity

ark-invest-logo

Opinione di Cathie Wood, CEO and chief investment officer di Ark Invest

La nuova amministrazione Trump probabilmente avrà un impatto altamente positivo sul mercato azionario statunitense durante il prossimo anno e oltre. È probabile che convinca il Congresso a mantenere i tagli fiscali precedenti, a ridurre ulteriormente le aliquote fiscali per le imprese e i privati e a deregolamentare i settori in cui le grandi aziende hanno tratto vantaggio dalla “cattura regolatoria” a scapito delle piccole imprese. Di conseguenza, è probabile che il mercato azionario si espanda, passando da un ristretto numero di titoli ad alta liquidità e a grande capitalizzazione a un’ampia gamma di titoli che sono stati penalizzati dagli shock dell’offerta e da un aumento improvviso dei tassi di interesse.

Crediamo che una rapida crescita reale non causerà inflazione. Dall’inizio della rivoluzione Reagan fino alla fine della bolla tecnologica e delle telecomunicazioni, l’inflazione è diminuita con una crescita reale rapida grazie a politiche disciplinate, a una crescita della produttività sostenuta dall’introduzione dei personal computer e alla forza del dollaro.

Oggi, Bitcoin promette di mantenere onesta la politica monetaria; l’efficienza del governo e la deregolamentazione dovrebbero ispirare il settore privato a competere in modo più aggressivo; l’intelligenza artificiale potrebbe guidare guadagni di produttività sostenuti a livelli senza precedenti; e il dollaro statunitense dovrebbe continuare a rafforzarsi.

Cathie Wood, CEO and chief investment officer presso ARK Invest Europe

vaneck-logo

Opinione di VanEck 

In VanEck riteniamo interessanti diverse tematiche.

In primis il settore della difesa che risente delle tensioni geopolitiche e del chiaro trend di aumento della spesa pubblica da parte di numerosi paesi del blocco Nato. Dopo non essersi neanche avvicinati per anni al 2% del PIL in spesa militare, molte nazioni stanno finalmente dedicando maggiori risorse, con svariate voci che già invocano soglie più elevate nell’ordine del 3-5%. Molti investitori apprezzano inoltre il fatto che il settore della difesa sia abbastanza aciclico, ovvero poco sensibile all’andamento dell’economia globale. Questo perché gran parte degli ordini arrivano da governi e sono dunque stabili e prevedibili. I rischi principali includono quello di concentrazione settoriale e del mercato azionario.

Sempre connesso al tema della difesa c’è quello dello spazio e dell’energia. Il primo rappresenta ormai la prossima frontiera delle tensioni geopolitiche e vede una vera e propria economia da $680 miliardi svilupparsi (fonte: World Economic Forum). McKinsey ed il WEF stimano che da qui al 2035 crescerà del 9% annuo, sovraperformando la crescita del PIL globale. Produttori di razzi e sistemi di propulsione nonché aziende che realizzano sistemi di comunicazione ed attrezzatura satellitare, sono solo alcuni dei player di spicco. Naturalmente è importante considerare i rischi, tra cui quello associato a nuove tecnologie e quello normativo.

Il tema della sicurezza energetica è altresì molto importante in un mondo che ha un crescente bisogno di elettricità. Data center, veicoli elettrici, mining di criptovalute e molto altro rendono l’energia nucleare indispensabile per soddisfare questo fabbisogno. A nostro avviso il nucleare, insieme ai semiconduttori, è una modalità indiretta per prendere parte al trend dell’intelligenza artificiale. Chi potrà beneficiarne? Non soltanto i miner ma anche le aziende impegnate nella realizzazione di infrastruttura e tecnologia nucleare, il che rende necessaria un’esposizione olistica al settore. I rischi principali includono quello normativo e quello associato alle risorse naturali.

Restando in tema intelligenza artificiale un altro settore che sta vedendo un impatto notevole è quello del videogaming e degli esports. È infatti uno dei pochi ambiti dove l’IA non trova solo applicazione per attività di back office ma ha un impatto tangibile su ogni fase della catena del valore di un videogame. Dalle fasi di progettazione e sviluppo fino al marketing del prodotto finale. Le aziende del settore stanno vedendo una notevole espansione dei profitti come risultato delle efficienze di costo raggiunte. In ultimo, ascoltando i timori di molti investitori in merito ad una concentrazione eccessiva del mercato USA in pochi e grandi titoli, crediamo che sia interessante assumere un’esposizione diversa all’azionario americano. Ci riferiamo alla filosofia Moat, basata sulla scelta di aziende con vantaggi competitivi sostenibili a lungo termine e valutazioni attraenti, e portata avanti dal 2007 grazie alla ricerca azionaria di Morningstar. Nonostante sia agnostica nello stile, la metodologia risulta propensa ai fattori quality e value, nonché presenta un underweight significativo in titoli tecnologici rispetto all’S&P 500, soppesando molto di più settori come sanità, industriali e beni di consumo necessari. La metodologia equal weight offre poi la possibilità di beneficiare di un possibile allargamento della performance del mercato ed una protezione sul downside. In un momento in cui Morningstar vede l’S&P 500 scambiare a circa il 7% di premium sul fair value, la filosofia moat potrebbe essere un’esposizione complementare interessante. I rischi di mercato azionario e di diversificazione limitata sono presenti.

Alessandro Rollo, ETF Sales Associate presso VanEck

Previsioni sui mercati finanziari e crypto 2025: Conclusioni

Ora che abbiamo visto nel dettaglio le opinioni degli esperti su cosa faranno i mercati finanziari e delle criptovalute nel 2025, cerchiamo di individuare dei trend:

  1. Nel 2025, le criptovalute entreranno sempre più nel sistema finanziario tradizionale. Ad esempio, alcune economie potrebbero adottare Bitcoin come riserva strategica, e le aziende inizieranno a usare stablecoin per risparmiare sui costi dei pagamenti.
  2. Criptovalute e intelligenza artificiale rimangono i trend più caldi, ma a questi si affiancano anche: l’energia nucleare, il gaming difesa e dello spazio.
  3. Il contesto geopolitico porta grande incertezza sui mercati. Tuttavia, gli Stati Uniti rimangono al centro dell’attenzione. La loro economia mostra segni di forza, con inflazione contenuta e crescita robusta. Per Cina e Europa invece le prospettive non sono così rosee.
word-cloud-previsioni-mercati-2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto