Previsioni Mercati Finanziari e Crypto 2024-2025

Previsioni mercati finanziari 2024 2025

Cosa faranno i mercati finanziari e delle criptovalute nei prossimi mesi? La parola agli esperti.

Il 2024 è iniziato con il piede giusto per la maggior parte delle asset class finanziarie e digitali regalando ottime soddisfazioni agli investitori.

Sia i mercati finanziari, che le criptovalute hanno registrato performance rilevanti.

La tabella qui di seguito riassume l’andamento di indici e strumenti di interesse registrati dal 1° gennaio al 1° giugno 2024.

Etichetta
Rendimento
ETH-USD
61,8%
BTC-USD
50,6%
FTSE MIB
17,4%
NASDAQ
12,7%
S&P500
12,3%
MSCI World
11,10%
STOXX Europe 600
10,63%

Come ci insegnano gli esperti però: “i rendimenti passati non sono indicativi dei rendimenti futuri”.

Cosa ci aspetta dunque per il futuro?

L’abbiamo chiesto ad alcuni nomi autorevoli del mercato globale e italiano. Andiamo a vedere le loro previsioni sui mercati finanziari e crypto 2024-2025.

Previsioni sul Mercato delle Criptovalute 2024-2025

Opinione di Andrea Ferrero, CEO & Co-Founder di Young Platform

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“Negli ultimi mesi, Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico di $73,666 a marzo. Tuttavia, questo aumento ha portato i Long-Term Holders (LTH) a vendere quantità significative dei loro BTC, aumentando l’offerta e innescando una fase di correzione e consolidamento dei prezzi. Sembra ora che questa fase di correzione stia per concludersi.

Nelle ultime due settimane, la domanda di ETF su Bitcoin è rinata, registrando afflussi netti di $136 milioni al giorno, superando la pressione di vendita giornaliera di $32 milioni da parte dei miner post-halving di oltre quattro volte.

Inoltre, le riserve di Bitcoin sugli exchange sono in calo e negli ultimi mesi si è osservato un aumento degli indirizzi di accumulazione.

Anche i LTH, che avevano venduto una parte significativa delle loro partecipazioni al picco, stanno ora riaccumulando Bitcoin per la prima volta da dicembre 2023, riflettendo un sentiment rialzista a lungo termine tra gli holder.

A livello macroeconomico, abbiamo osservato opinioni divergenti sulla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti. Il Conference Board ha riportato un aumento inatteso, mentre l’indice del sentiment dell’Università del Michigan ha registrato un calo netto. La crescita del PIL per il primo trimestre è stata rivista al ribasso all’1.3%, riflettendo una riduzione della spesa dei consumatori e una minore inflazione. È evidente che i tassi di interesse elevati e il ridotto supporto fiscale stanno rallentando la spesa dei consumatori, come confermato dalla stabilizzazione dell’indice dei prezzi PCE di aprile, mentre i tassi di risparmio personale rimangono bassi. Si prevedono possibili tagli dei tassi da parte della Fed più avanti nell’anno.

NYSE e CoinDesk Indices lanceranno opzioni su indici di Bitcoin regolati in contanti, migliorando l’offerta di asset digitali e gli strumenti di gestione del rischio. Franklin Templeton, VanEck e Invesco Galaxy stanno anche preparando il lancio di ETF spot su Ether, in attesa dell’approvazione della SEC.

Infine, l’ETF su Bitcoin di BlackRock, iBIT, è diventato il più grande ETF su Bitcoin, superando il GBTC, con volumi di trading più alti e commissioni più basse, attirando investitori istituzionali.

Young Platform continuerà a monitorare attentamente queste dinamiche per offrire ai nostri utenti le migliori opportunità e soluzioni nel panorama in evoluzione delle criptovalute.”

Andrea Ferrero, CEO & Co-Founder di Young Platform


Previsioni sui Mercati Finanziari 2024-2025

Opinione di Davide Biocchi, Formatore presso Directa

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“I mercati stanno arrivando a metà anno, muovendosi come da attese.

Da un probabile soft landing dell’economia, si è passati all’aspettativa di un “no landing”, ovvero di un’economia che resta tonica mentre l’inflazione lentamente torna sotto controllo.

Questo scenario, definito Goldilocks, si è andato identificando con l’idea che i tassi correnti consentissero stabilità economica e al contempo l’inflazione andasse avvicinandosi ai target desiderati.

Tuttavia, alcuni scricchiolii iniziano da qualche settimana a emergere nei dati macro americani, suggerendo che la Fed sarà costretta prima o poi a tagliare i tassi, anche se non è ancora chiaro quando.

Il colpo di coda dell’inflazione potrebbe essere uno dei principali catalizzatori della seconda parte dell’anno. Nel frattempo, l’azionario, fin qui forte, da aprile appare un po’ affaticato, dopo il forte incremento nel primo trimestre.

Dopo una fase di rotazione verso comparti come le utilities, sono però ancora le azioni tech ad attrarre, grazie al fortissimo appeal dell’AI e di titoli come Nvidia (NVDA).

L’obbligazionario governativo continua invece a fare fatica, specie sulle scadenze più lontane, e i rendimenti sono tuttora in crescita.

Nella seconda parte dell’anno, è prevedibile che le elezioni USA abbiano un impatto importante sulle borse e sulle altre asset class.

Per questo, chi ha già ottenuto buone performance diventerà più conservativo, mentre chi ancora non le ha ottenute sarà costretto a rincorrere.

In ragione di tutto ciò, è probabile che la seconda parte dell’anno sia caratterizzata da maggiore volatilità e nervosismo.”

Davide Davide Biocchi, Formatore presso Directa

Opinione di Vanguard

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“L’inflazione in USA non è ancora su un suo percorso sostenibile verso l’obiettivo del 2% fissato dalla Fed. Al momento i dati supportano la nostra view secondo cui nel 2024 la Fed non sarà probabilmente in grado di tagliare i tassi, che si attestano al momento al 5,25% – 5,5%.

Di recente abbiamo inoltre aumentato le nostre previsioni sull’inflazione core rappresentata dai prezzi PCE (Personal Consumption Expenditures). Continuiamo a prevedere per l’interno 2024 una crescita economica leggermente superiore al trend, intorno al 2%.

In Europa prevediamo tre tagli dei tassi della Bce di un quarto di punto ciascuno: ciò lascerebbe il tasso di riferimento di politica monetaria al 3,25% a fine anno. Continuiamo a prevedere che il primo taglio avverrà nella riunione Bce del 6 giugno. Abbiamo aumentato le nostre previsioni di crescita economica per l’intero anno dallo 0,6% allo 0,8%. A marzo il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 6,5%, un minimo storico, e probabilmente a fine 2024 si manterrà intorno a questo livello.

Riteniamo tuttavia che il mercato del lavoro sia più fragile di quanto il tasso di disoccupazione possa far pensare. Il tasso dei posti vacanti è infatti diminuito, l’accumulo di manodopera rimane elevato e il numero di ore lavorate è stagnante.

Dopo un deciso inizio d’anno e un periodo di deflazione di quattro mesi apparentemente alle spalle, l’economia cinese sembra avviata verso una crescita del Pil sul 2024 di “circa il 5%”.

Data la continua pressione sul settore immobiliare e la debolezza della fiducia dei consumatori, rimaniamo tuttavia cauti sulla sostenibilità dello slancio di crescita.

I dati sul credito sono particolarmente deboli e rendono le sfide economiche della Cina difficili da ignorare. Per sostenere l’economia e visti i bassi livelli di inflazione, ci aspettiamo che nel 2024 la Pboc riduca il tasso di riferimento dal 2,5% al 2,2% e che riduca i coefficienti di riserva delle banche.”

Vanguard Europe

Opinione di Salvatore Catalano – Country Head of Italy presso VanEck

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L’economia globale sembra in ripresa, come dimostra il superamento del PMI globale dei 50 e i segnali positivi dalla Cina.

Tuttavia, è importante considerare l’inflazione, specialmente negli USA, dove rimane più elevata e persistente rispetto all’UE. Di conseguenza, la Fed sta valutando attentamente la possibilità di un primo taglio dei tassi, creando incertezza sul futuro dell’economia e sulla necessità di ulteriori aumenti per contrastare l’inflazione.

In questo contesto di mercato, emerge un’interessante opportunità nel settore minerario, storicamente beneficiario delle fasi di crescita e in grado di offrire protezione dall’inflazione. I suoi attuali fondamentali sono solidi, con flussi di cassa positivi, dividendi affidabili e basso debito societario, accompagnati da valutazioni storicamente vantaggiose. Tuttavia, è importante ricordare che le performance passate non garantiscono risultati futuri. Pertanto, è consigliabile limitare l’esposizione a questo settore e concentrarla nella parte alternativa del portafoglio, con un’attenta valutazione della volatilità e una ponderata considerazione della propensione al rischio individuale.”

Fonte: Bloomberg. Dati calcolati per il MSCI World Metals and Mining Index.
Fonte: Bloomberg, VanEck. Dati per il MSCI World Metals and Mining Index e MSCI World. 31/01/2018 – 30/03/2024

Salvatore Catalano, Country Head of Italy presso VanEck

Opinione di Mario Montagnani – Senior Investment Strategist presso Vontobel

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“Dopo quasi cinque mesi di performance stellare, da fine marzo i mercati azionari sono in fase di consolidamento.

Gli investitori si pongono molte domande. La stagione degli utili contribuirà a tenere alto l’azionario? La crescita economica resisterà ai rendimenti elevati, sfidando il mantra della Fed «più alti più a lungo» dovuto all’insoddisfazione per i progressi fatti nel contenere l’inflazione? Da ottobre, il re-rating delle valutazioni sta trainando la performance dei mercati azionari, grazie alle buone notizie previste – da una politica monetaria meno restrittiva alla prospettiva di un soft landing.

Il risultato?

Negli USA, l’Indice S&P 500 ha chiuso sopra la media mobile su 50 giorni (prezzo medio di chiusura negli ultimi 50 giorni di trading) per oltre 160 giorni consecutivi, la serie più lunga dalla crisi finanziaria globale.

Tuttavia, i tre mesi consecutivi di inflazione più alta e i dati sulla spesa al consumo più solidi del previsto negli USA, insieme alle tensioni nell’Est Europa e in Medio Oriente (che hanno determinato un rincaro dell’energia) sono bastati a riaccendere il timore dell’inflazione.

La narrativa «più alti più a lungo» della Fed e la sua posizione aggressiva hanno fatto salire i rendimenti, ricalibrando l’aspettativa di tagli dei tassi imminenti.

La politica delle banche centrali è tornata quella della scorsa estate e si è nuovamente nelle prime fasi di una correzione più ampia? Probabilmente no. Innanzitutto, alla luce dell’inflazione più elevata, del differimento della virata e del sentiment rialzista degli investitori a fine marzo, un consolidamento non sorprende.”

Mario Montagnani – Senior Investment Strategist presso Vontobel

Opinione di Thomas Hartmann-Boyce – Client Portfolio Manager presso ARK Invest Europe

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“Il progresso simultaneo di cinque principali piattaforme di innovazione:

  • blockchain pubbliche
  • intelligenza artificiale
  • sequenziamento multiomico
  • stoccaggio di energia
  • robotica

sta creando opportunità potenzialmente uniche nella storia per gli investitori.

Attualmente, l’innovazione dirompente è relativamente economica grazie all’impatto del tasso obiettivo dei fondi federali, che è aumentato di 24 volte in poco più di un anno.

Le conseguenze deflazionistiche dell’attuale politica della Fed stanno già emergendo attraverso i fallimenti nel settore immobiliare commerciale e potrebbero culminare in un’altra ondata di fallimenti di banche regionali.

Se la Fed dovesse abbassare i tassi di interesse, i primi beneficiari dovrebbero essere le aziende che sacrificano la redditività a breve termine per investire e sfruttare le opportunità di crescita esponenziale consentite dalla tecnologia.

A nostro avviso, la storia dimostrerà che l’inflazione, inizialmente innescata da shock dal lato dell’offerta, è stata transitoria e si è evoluta in disinflazione e, infine, in deflazione.

Di conseguenza, è probabile che i tassi di interesse saranno più bassi delle aspettative, ampliando il rally azionario del 2023 da un ristretto sottoinsieme di azioni. Le nostre strategie mirano a catturare aziende veramente dirompenti che eccelleranno in questo regime di cambiamento.”

Thomas Hartmann-Boyce, Client Portfolio Manager presso ARK Invest Europe

Previsioni sui mercati finanziari e crypto 2024-2025: Conclusioni

Ora che abbiamo visto nel dettaglio le previsioni degli esperti, vediamo i 3 insegnamenti più importanti estratti da questi interventi:

  1. nel 2024-25 ci si aspetta una crescente adozione e integrazione delle criptovalute (come Bitcoin) nell’economia globale, sia da parte di investitori privati che istituzionali
  2. l’andamento dei mercati nel 2024-2025 sarà fortemente influenzato dalle decisioni delle banche centrali, in particolare dalla Federal Reserve e dalla BCE, sulle politiche dei tassi di interesse. Gli investitori dovrebbero essere preparati per possibili tagli dei tassi e i loro impatti sui vari asset class. Un approccio cauto e ben informato, con una potenziale ridefinizione del portafoglio per bilanciare tra crescita e protezione, potrebbe essere prudente.
  3. diversi commentatori hanno evidenziato il forte appeal e le opportunità nel settore tecnologico, specialmente con l’avanzamento dell’intelligenza artificiale e altre innovazioni disruptive. Gli investitori potrebbero considerare un’esposizione ponderata a questi settori, che promettono crescita a lungo termine grazie all’accelerazione tecnologica.

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