Tutte le caratteristiche che definiscono un ETF
Se stai iniziando ora a gestire i tuoi investimenti in prima persona molto probabilmente hai sentito parlare degli Exchange Traded Fund, ETF per gli amici.
Gli ETF sono secondo me lo strumento più adatto per investire per l’investitore medio, che non vuole passare ore e ore a fare analisi, ma vuole comunque godere dell’apprezzamento del suo capitale.
Se sei arrivato su questo articolo comunque probabilmente sai già cosa sono quindi non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire quali sono le caratteristiche di cui devi tenere conto per scegliere l’ ETF di cui hai bisogno.
Prima di muovere qualunque passo ti invito comunque a consultare questi articoli:
NON iniziare ad INVESTIRE prima di aver risposto a queste 4 domande
GUIDA PRATICA 2021: come costruire il proprio portafoglio di investimento con ETF
Lista dei migliori ETF per categoria 2021
Sempre nell’ottica della produttività, vediamo subito cosa dobbiamo considerare nella scelta di un Exchange Traded Fund, ETF per gli amici.
- Sicurezza del provider
- Costi
- Capacità di tracking
- Liquidità
- Metodo di replica
- Gestione degli utili
- Valuta di riferimento
PS: se utilizzi JustETF questo articolo ti tornerà utilissimo per impostare i filtri in maniera corretta!

1. Sicurezza del provider
Dimensione ed età del fondo fanno la differenza. Acquistare un ETF da un fondo sconosciuto non è quasi mai una buona scelta. L’età del fondo è fondamentale per stabilire l’affidabilità del fondo stesso. Inoltre più è lungo lo storico del fondo maggiori saranno i dati a vostra disposizione.
2. Costi
Un elemento fondamentale da valutare è il TER (Total Exchange Ratio), un valore indice delle spese totali annuali associate alla gestione dell’ETF.
3. Capacità di Tracking
È la capacità dell’ETF di riprodurre esattamente la performance dei titoli a cui fa riferimento. Maggiore è la differenza nelle performance peggiore è la qualità dell’ETF.
4. Liquidità
Possedere un titolo che nessuno vuole non è mai un buon segno. Avere la possibilità di comprare o vendere il titolo quando lo so desidera è fondamentale. Per questo è bene valutare i volumi di negoziazione.
5. Metodo di replica
Ci sono due tipologie di replica: fisica e sintetica.
Per replica fisica si intende il fatto che l’ETF detiene effettivamente i titoli di cui reproduce le performance.
Come si può immaginare invece, nel caso della replica sintetica questo non accade. Si tratta di una specie di contratto con il provider, il quale si impegna a riprodurre sinteticamente la performance dei titoli.
6. Gestione degli utili
Ok, il nostro ETF sta finalmente iniziando a fruttare e a produrre degli utili. Che fine fanno?
Anche in questo caso ci sono due possibilità: ETF ad accumulazione, in cui gli utili vengono reinvestiti per acquistare nuove quote; ETF a distribuzione, in cui gli utili vengono distribuiti (sorprendente no?) e trasferiti al vostro conto sul broker.
7. La valuta di riferimento
Acquistando titoli americani o, in ogni caso, non in euro, non solo vi espone al rischio associato all’investimento ma anche a quello associato al cambio euro/valuta estera. Attenzione però, c’è di più.
Acquistando per esempio l ‘S&P500 denominato in euro, siamo comunque esposti al rischio di cambio in quanto la conversione euro/dollaro viene fatta in maniera implicita.
L’alternativa è scegliere un ETF con copertura valutaria, che però storicamente si è dimostrata un costo non giustificato (quindi svantaggiosa).
Su che borsa acquistare l’ETF
Ora che abbiamo visto tutte le caratteristiche che definiscono un ETF andiamo a scoprire su che borsa acquistarlo.
Riassumendo in una frase:
Di solito conviene acquistare sulla borsa dove l’ETF è più scambiato
ossia dove i volumi sono maggiori.
Se vuoi approfondire la questione ti consiglio di visitare questo articolo: